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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 12:38 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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kaio67 ha scritto:
Hai ragione ho un pò troppo generalizzato... quando parlo di newton ho sempre in mente solo la configurazione ottica e poichè mi hanno fatto una testa così mi vengono sempre e solo in mente i mega dobson... in effetti ci sono newton in equatoriale e sono molto versatili anche loro (forse però decisamente più ingombranti di un SC e necessitanti, perciò, di montature adeguate...)
E' vero che i Newton hanno il tubo più lungo degli SC, ma pensi che un C9 o un C11 possano accontentarsi di una montatura tanto più piccola di un Newton di pari diametro? Per me siamo lì.
kaio67 ha scritto:
Sulla figura di diffrazione, che è uno dei parametri per valutare la qualità di un'ottica, cosa vuoi che ti dica... non mi risulta che ci siano configurazioni che invece del famigerato "falso" mostrino il "vero"...
La figura di diffrazione è un'aberrazione come altre, e come le altre non si può eliminare del tutto ma solo diminuire. Però c'è solo un modo per rimpicciolire la figura di diffrazione...
Il risultato è che la figura di diffrazione in un'ottica D=x un po' imperfetta è comunque più piccola della figura in un'ottica D=x/3 perfetta.
fulvio mete ha scritto:
Ti sfugge... il peso e l'ingombro: prova ad immaginare un newton da 235 mm e 2,35 mt di focale come il C9,25 , o di 36 cm e 4 metri di focale come il mio C14, (ma anche uno ad f5 (2 mt) sarebbe leggermente fuori misura per qualsiasi montatura che non costi cifre molto elevate).
Ma perché devi fare un Newton f/10?
Lead Expression ha scritto:
Per caricare 30cm su una equatoriale ti ci vuole prima un camion che te li sollevi poi una montatura degna e poi un bel litigio per le torsioni. Un uguale diametro è estremamente più trasportabile (e non solo il telescopio, visto che la montatura è di conseguenza)
Ma quale camion! Io ho un 25 cm, lo sposto e monto sempre da solo (peso 55 kg) e sta benissimo sulla EQ6, e quando passerò al 30 lo terrò ancora sulla EQ6.
Il C11 è forse una piuma?
Lead Expression ha scritto:
Ti sfugge che ad uguale diametro e uguale focale un newton ha una leva imbarazzantemente più grande, che a parità di focale e diametro un newton praticamente non lo costruiscono (o metteresti 30cm f/10 su una equatoriale? :mrgreen:).
Aridaje! Perché devi guardare a parità di focale? Non ha senso, i Newton vanno benissimo a f/5, la focale è solo un parametro secondario perché si può modificare a posteriori a piacimento.
maidiremirko ha scritto:
ops sorry intendevo visuale planetario.
Anche questo è falso ma ci vuole un topic a parte perché qui siamo OT.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 12:42 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh, Daniela hai approfondito e puntualizzato le mie parole esprimendo in maniera più estesa quello che è anche il mio pensiero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 12:52 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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E poi li avete guardati bene i prezzi?
C9: 1900€ ; C11: 2500-2700€
25 cm Geoptik: 1000€ ; 30 cm: 1800€
25 cm Orion SPX: idem
25 cm GSO: 560€
25 cm Skywatcher: 400€! :shock: 30 cm: 750€ (penso, e spero, che l'ottica degli SW sia scarsetta rispetto a Geoptik e Orion, però sono sempre dei prezzoni!)
Quindi sarebbe ora di finirla con la favola degli SC che costano poco, no? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 12:57 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Gli SC a parità di diametro costano poco rispetto ai rifrattori e molto rispetto ai newton :idea:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 13:00 
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Iscritto il: domenica 13 luglio 2008, 12:57
Messaggi: 407
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mah... penso che dietro il successo del SC (e in primis del C8) ci siano ragioni razionali ed emotive ed il fatto che è stato in grado di cogliere e soddisfare esigenze diverse da parte astrofili diversi (esigenza che non sono solo quelle di prestazioni ottiche e meccaniche ma anche ad esempio di trasportabilità, peso e ingombro):

-è un tuttofare (può essere un pregio o un difetto, dipende dalle esigenze: evidentemente la maggior parte degli astrofili o molti di essi, cercano un tuttofare e quindi è percepito come un vantaggio)

-E' poco ingombrante e trasportabilissimo per rapporto all'apertura (e le condizioni logistiche e di trasporto spesso sono requisiti indipensabili per l'astrofilo, al pari dell'ottica e della meccanica)

-Costa poco per rapporto alle prestazioni ottiche, meccaniche, go-to e le caratteristiche di cui sopra

-Per alcuni rappresenta il sogno proibito dell'adolescenza, quando vidi quel "coso" arancione tozzo nel 1981 nicchiare accanto ai Newton a tubo bianco, subito me ne innamorai (col mio 114 che mi guardava in cagnesco) perchè lo vidi come un telescopio "al di fuori degli schemi" ma non potevo permettermelo, quindi anche la pancia (come d'altronde in tutti gli acquisti) ha la sua importanza

-Per altri è bello...alcuni ci scommetto lo comprano con la forcella perchè lo trovano più elegante che sull'equatoriale....motivo legittimo anche questo


Questo è per dire alcuni vantaggi che possono essere percepiti dal difensore del C8, il detrattore troverà acclimatamento, collimazione, nè carne nè pesce..come al solito dipende da cosa uno cerca, è la legge del marketing e un tubo non fa eccezione (un po' come la vecchia diatriba tra quantità e qualità- vedere di più oppure vedere meglio).

Per quanto riguarda le alternative, io considero provocatoriamente tutti gli strumenti dei compromessi (non in senso ottico) ma complessivo (ottico, meccanico, requisiti accessori-peso, trasportabilità, costo), nel senso che alla fine nessuno strumento è scevro da difetti (neanche un TOA 130 che otticamente è un miracolo..) e forse l'SC è stato quello che complessivamente ha saputo soddisfare a 360° più aspettative di più astrofili (un po' come l'orologio Swatch che divenne un prodotto trasversale....)

Poi dal punto di vista ottico è certamente inferiore ad altre configurazioni (anche se io parlerei di marche e non di configurazioni, cioè certamente il mio C8 esce con le ossa rotte da un confronto con un Taka 130 nell'80% delle osservazioni, ma da un cinese 120, non lo so...) però l'ottica -cercando di capire il successo di un prodotto- è solo un elemento, una variabile decisionale, forse più importante ma non l'unica...

_________________
Paolo

C8-S XLT "Davide Dal Prato Edition" su Advanced GT, Torretta Bino Baader Maxbright
"Beviti sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi...(P.Conte)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 13:02 
Pennuto ha scritto:
Dai, dillo Fede che ti vuoi prendere un C8 e stai cercando scuse per resistere alla tentazione.
:twisted:
Ciao
Maurizio


In realtà se trovassi un C8 ad un buon prezzo lo prenderei, perchè sul balcone sono talmente stretto da non riuscire a gestire nemmeno il corto NP101...
mi tocca mettere la torretta di traverso ed abbarbicarmi in mezzo al rosmarino...
ma ad oggi ho trovato decisamente più convenienti i Mak da 150 usati, ed anche meccanicamente fatti meglio.
Tanto dal balcone in città ne ho fin sopra con un 150, guarderei solo la Luna ed il pianeta di stagione...
ed il deep non ci penso nemmeno a farlo, quando mi garba "osservare" il cielo profondo mi faccio i miei bei chilometri e vado in posti dove quello che vedo col piccolo NP è un incanto... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 13:05 
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Iscritto il: domenica 24 settembre 2006, 23:01
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oh cosa mi tocca leggere..... proprio tu che me l'ha demolito quel bel esemplare di c8 del ferri che volevo prendere a fine anno scorso :twisted:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 13:07 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Ma quello che mi chiedo io e': gli altri SC (diversi dal C9,25 collimatissimo e acclimatato) fanno cosi schifo??
Boh, io anche se ho guardato in pochi altri strumenti della stessa apertura, ma tutta questa superiorita' non l'ho proprio vista.
Una volta saturno e giove si vedevano meglio nel SC che nel newton 360 F/6 dell'osservatorio dove andavo e marte meglio che nel taka 4" dove era minuscolo e nel newton da 8" era un po' piu slavato.
Fosse solo l'oculare?? non credo!!!

Tutti questi newton di pari apertura che stracciano il C9,25 devo ancora trovarli.....


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 13:43 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Scusate ma a me sembra si stia travisando sempre di più il dubbio postato da Fede, o almeno così intuisco (magari poi mi sbaglio) e si è finiti a parlare di schemi ottici più o meno diffusi. In soldoni a me è sembrato che la richiesta di Fede fosse sostanzialmente questa:
Ha ancora senso comprarsi un C11+CGEM quando con la stessa cifra si prende un GSO 16" + un 100ED e relativa montatura?

Al di la' dei gusti personali vedo che il grosso Sct ha ancora dei numeri per uscirne a testa alta nonostante il rapporto prezzo/apertura molto aggressivo del grosso Dobson e della praticità del rifrattore. Tornando invece ai gusti personali io propenderei ancora per lo strumento unico

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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 Oggetto del messaggio: Re: Qu
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 14:00 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Daniela Bigatti ha scritto:
Lead tu dici che collimare un newton e' piu' complesso che collimare un SC - ma intendi dire che nel SC collimi solo il secondario. Be certo i produttori di SC commerciali hanno fatto questa scelta proprio perche la collimazione e' infernale... in maniera che l'utente abbia uno strumento sempre un po' scollimato ma mai troppo scollimato, come succederebbe dandogli la possibilita' di collimare.


Beh, se si parla della "diffusione" di uno strumento, parlo appunto di SC diffusi. Altrimenti potrei dire che anche collimare la cella di un rifrattore è una follia, senza parlare della questione dei correttori. E' ovvio che quando la precisione e i diametri aumentano si cambia musica (tanto è vero che negli osservatori si vedono spesso i Cassegrain, non gli SC, sebbene i secondi abbiano un elemento correttore), ma si inizia a parlare di un altro mercato. E' ovvio che, se si parla di uno strumento che ha in tutto 3 elementi ottici (di cui uno a rifrazione), in generale la collimazione inizia ad essere estremamente complessa.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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