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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Il senso di un SC oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 9:49 
Prendo spunto per fare una riflessione sul senso di uno SC in visuale oggi come oggi.
Non parlo di fotografia o ripresa, che con è il mio campo, anche se mi sono fatto una chiara idea di cosa costi rendere un c9 o un c11 "adatto" a permettere buni risultati.
Parliamo di utilizzo visuale, facendo un passo indietro di alcuni anni, nemmeno molti, per vedere quali eran le possibilità di un visualista italiano che non volesse aprire un mutuo per il telescopio:
il mercato degli apo era off limits, anche su aperture modeste...
chi voleva un rifrattore aveva ben poche alternative ad un 90 acromatico in f10...
su diametri "generosi" c'erano praticamente solo i newton da 200, con l'imgombro ed il peso che derivava dall'utilizzare una montatura "adeguata"...
le altazimutali erano da noi sconosciute o ignorate.
I Dobson non erano nemmeno nominati.
Restava una sola strada, il "classico" C8 o un Meade, e chi poteva spendere di più si beccava un CPC9.25.
Ma oggi, con gli Apo cinesi da 120 ed i Dobson da 40cm sotto i 2000 euro, che senso ha prendersi 8 o 9 pollici di SC per osservare?
Sinceramente non trovo davvero nessunissima ragione per spendere 1800 euro più montatura per un C9, o 2500 euro per un C11, se non una "abitudine al sentito dire", che ha visto per 20 anni il C8 come il "massimo" che si potesse desiderare.
C'è qualcosa di sbagliato nel mio ragionamento, mi sto dimenticando di qualche particolare importante?
No, non credo...imho.


Ultima modifica di fede67 il domenica 25 ottobre 2009, 12:50, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:01 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Eh... eccome se ne stai trascurando di cose.
Dal fatto che un dob da 40 è più difficile da trasportare rispetto a un c8 su heq5 o cpc (quindi dob contro montatura) alla differenza Goto sì/Goto no (quindi è giusto o no usarlo), passando per il dettaglio che su 20/23,5cm specchio si vede di più che non su 120 apo (quindi con tutta la diatriba lente contro specchio).

Direi che questo topic può diventare un bel guazzabuglio. ;)
Buon divertimento.

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:16 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23680
boh, fede :D
nonso dove sbagli ma so che pur avendo un dob da 30cm e un piccolo rifrattorino semiapo (80mm, mica i 120 che dici tu!) non vedevo l'ora di ricomprare un c8 e appena possibile l'ho fatto ed aspetto che mi arrivi ;)

la questione, a mio avviso è semplicissima, 80mm sono pochissimi, 120 sono pochi per il deep e, sempre amio modestissimo avviso, non c'è storia con il c8 (un paio di anni fa ad uno star party ho pasato una notte intera con un taka 102 a rimpiangere il fatto di aver lasciato il c8 in macchina... e la sera dopo il taka si è ben riposato!).

ci sarebbe il dob, allora, dici tu, ma onestamente in quelle sere in cui decidi di osservare un paio d'ora dal balcone di casa è molto piu' facile tirar fuori il c8 e una gp piuttosto che un catafalco che sbatte ogni 2 minuti sulla ringhiera o vicino al muro!

e poi la focale, e poi la possibilità di osservare doppie ad alti ingrandimenti senza toccare nulla, e la possibilità di dire ad una pulsantiera quale doppia vuoi osservare :D

insomma di motivi che rendono appetibilissimo un c8 se ne possono trovare migliaia, cio' non toglie che sotto il cielo del pollino, a casa dei miei genitori, abita un dob e non un catadiottrico, pero' ;)

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qa'plà!
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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:30 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Faccio da cavia io avendo il C9+gm8 dal 2000 e il dobson dal 2006 (praticamente la spesa e' stata la stessa).
Beh effettivamente a montarli ci metto circa lo stesso tempo (se tengo il cavalletto e montatura gia montati),sulla macchina mi tiene piu posto il dobson, come acclimatamento ci sono parecchi problemi con entrambi (ma il C9 lo metto in frigo :mrgreen: ), il dobson sbaraglia sui pianeti e deep l'altro, ma il C9 ha l'inseguimento e si osserva praticamente sempre da seduti su una sedia.

Se dovessi averne uno solo prenderei sicuramente il dobson adesso, ma i vantaggi di un tubo cosi compatto, corretto,gia pronto per la binoculare senza correttori aggiuntivi e ottimo nel planetario senza oculari tiratissimi (che mi spiace dirlo ma sbaraglia anche un takahashi 102 o un acromatico lungo 2km) e con l'inseguimento non sono fattori da trascurare.

Per sicurezza li tengo entrambi!!! :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:34 
Mah...
tutte le volte che sono andato a fare deep, che si trattasse di un C8 o di un Dob da 40, il baule della macchina era comunque a pochi metri, e le operazioni di "messa in moto" del C8 erano sempre poù lunghe e faticose rispetto alla "posa" di un 40...
addirittura ho visto scaricare e montare gli Acquarius, da 30 e 40, in tempo zero, senza alcuna fatica...
il 30 di milo addirittura era "appoggiato" nel baule con specchio, base e rocker box già assemblate, lo ha messo a terra in 10 secondi, gli è bastato fissare un pugno di "bastoncini" ed in 3 minuti si osservava.
Posso concedere che dal balcone sia più comodo un C8, ma a quel punto un mak è decisamente più prestante, e non ha le fastidiode rogne di mirror shift.
Per il resto, qualcuno deve davvero spiegarmi come mai nel Deep un C8 sia una bomba mentre un Dobson da 200 sia "troppo piccolo"...
sempre 8" sono... ;)
La focale?
Un Dobson da 30cm ha un metro e mezzo di focale, ed un 40 ne ha 1800...
non serve nemmeno una barlow per i pianeti, basta un ortoscopico da 5mm per tirarci fuori 300x, e con un oculare planetario più tirato si arriva ad ingrandimenti paurosi, se proprio voglio "banfare" mi prendo uno Zoom Nagler 3-6 e non mi serve altro...
Potrei anche concedere il GoTo, se non fosse che ho visto in funzione i cerchi digitali su diversi grossi (e medi) dobson, e non c'è confronto alla praticità di un puntamento passivo, che si fa un mese con una piletta da 9v, contro la "macchinosità" di un Goto, per il quale devo anche prtarmi dietro un baule di pesanti batterie...
In quelle sere che voglio osservare dal balcone, invece, con un apo cinese da 120 ne ho appunto fin sopra e fin sotto, anche senza la Heq5, ma con una normale altazimutale, ed altrettanto con un mak cinese.


Ultima modifica di fede67 il domenica 25 ottobre 2009, 10:36, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:35 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Gli Schmidt-Cassegrain commerciali furono un tentativo (riuscito) di rendere un telescopio di 8" trasportabile con una certa facilità, e questo incontrò il favore degli acquirenti, che in poco spazio riuscivano a trasportare un telescopio di diametro importante fino a luoghi adatti per fare osservazioni. Poi ci furono coloro che iniziarono ad utilizzarli in astrofotografia, ed ancora li utilizzano con profitto, specie nell'acquisizione di riprese planetarie con webcam.

E' vero che in visuale un Dobson di maggiore apertura rende sicuramente di più ad un costo inferiore, ma se acquisti uno SC, prima o poi potresti utilizzarlo anche per riprendere Luna e Pianeti, e per tentare qualche ripresa Deep-Sky, anche se esistono telescopi più adatti per tale scopo. In conclusione, per quanto mi riguarda, gli SC hanno ancora molto da dire, se è vero che Meade e Celestron stanno continuando la produzione di queste ottiche, recentemente migliorate nella resa visuale e fotografica ai bordi del campo.

Infine: con un Dobson fai solo visuale, con uno SC fai visuale, ripresa Lunare e Planetaria, e qualche tentativi di Deep Sky (a patto di avere una buona montatura, e di minimizzare il mirror-flop), e siccome succede spesso che dopo essere stati visualisti si desidera riprendere gli oggetti del cielo, a mio avviso il C8 rimane e resterà sempre un telescopio di grande successo, che sarà bene possedere nella miriade di strumenti che ognuno di noi ha in firma.

Roberto

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:39 
Certo che "prima o poi" potrebbe diventare utile in fotografia, anche se è innegabile che per rendere un C8 "di serie" "adatto" a fare buone riprese, ti tocca spendere altrettanto se non più di quanto è costato il tubo, e quel punto lo vendo ed opto per uno strumento "più fotogenico"...
ma sinceramente, nessuno compera un pickup al posto della vettura perchè forse un giorno dovrà caricarci della legna... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:44 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Ciao, ho avuto sct e anche il mitico c8.
Nel 2009, e in Italia, sottolineo in Italia per la questione prezzi, sono strumenti desueti. In tutti i campi c'è qualcosa che va meglio, a un prezzo leggermente superiore o addirittura inferiore (vedi dobson).
Tutti noi conosciamo i pro e i contro degli sct, sono stati strumenti diffusi ma ora col passare degli anni ci sono molte alternative.
Negli Usa, dove un c9,25 ota costa circa 900 euro contro i circa 2000 in Italia, li possiamo invece considerare come eccellente alternativa tuttofare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:47 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fede67 ha scritto:
ma sinceramente, nessuno compera un pickup al posto della vettura perchè forse un giorno dovrà caricarci della legna... :wink:


Sottoscrivo pienamente, ma anche quando scelsi l'automobile, mi sono preso una furgonata spaziosa che mi serve di tanto in tanto per trasportare un sacco di cose (vivo molto fuori città, per fortuna..), e ti assicuro che è un piacere avere un veicolo che fa il servizio di una qualsiasi utilitaria, ma che all'occorrenza diventa un ottimo furgone....

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:52 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
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Poi dipende anche da che riferimenti di catadiottrici prendiamo.
Il C9,25 e' nettamente superiore in tutto al fratellino C8 e a molti altri SC classici.
Anche un intes micro MN o MK sono catadiottrici, quindi si considerano anche quelli nella filosofia??
O qui si parla solo di SC celestron e meade?


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