twuister73 ha scritto:
Il limite molto spesso viene notevolmente condizionato dall'inquinamento luminoso, è una variabile a cui non si può prescindere dai nostri cieli.
Un esercizio molto utile è quello della costellazione del Piccolo Carro (orsa minore) sempre presente in ogni stagione, considera che due stelle del Piccolo Carro sono di seconda magnitudine (una di queste è appunto la polare), una è di terza, tre di quarta e una di quinta; quando le stelle della costellazione sono tutte visibili e quindi ne conti sette, il cielo può definirsi in condizioni buone per l'osservazione, tenuto conto dell'inquinamento luminoso, in quanto arrivi alla quinta magnitudine.
Per andare oltre la quinta devi trovarti in siti particolarmente bui e ben lontano da centri cittadini, e dopo entrano in gioco le tue capacità visive, arrivare alla sesta deve essere un gran bello spettacolo.
Salutissimi
grazie, ottima dritta sulla magnitudine, semplice ed efficace.
Una domanda:
a quanto ho studiato le stelle di prima magnitudine sono 2.5 volte piu' luminose di quelle di 2°, quelle della 2° sono 2.5 volte piu' luminose di quelle di 3° magnitudine e cosi' via. Una differenza di 5 nella scala delle magnitudini corrisponde ad un valore di 100 volte. Quindi ad esempio la Polaris (alfaUMi) a 1.95M è 200 volte più luminosa di Kokab (betaUMi) 2.05M.
E' corretto questo ragionamento?