Per prima cosa si deve comprendere come funziona un software di guida.
Viene rilevata la posizione della stella. Viene spostata la stella per tot secondi e il software rileva lo spostamento. La rimanda indietro per tot secondi e controlla che lo spostamento sia corretto. Questo in AR e in Decl.
Da qui rileva i parametri di correzione.
Poi comincia la guida. Il software rileva la posizione della stella e controlla lo spostamento rispetto alla posizione precedente. Sulla base dello spostamento da l'impulso di correzione.
Sin qui la teoria che è semplice.
Ma se la guida è sottodimensionata rispetto alla ripresa abbiamo che lo spostamento di un pixel di guida può essere maggiore di un pixel in ripresa.
Il pixel è ovviamente lo spostamento minimo rilevabile.
E allora come possiamo fare per le guide sottodimensionate?
Qui subentra un algoritmo del software.
Poiché la stella non è mai puntiforme ma presenta sia gli anelli di diffrazione sia un po' di alone il software legge anche i pixel intorno alla stella e sulla base dei loro valori di adu estrapola la posizione del centro della stella non sul pixel ma all'interno del pixel creando una specie di matrice fittizia in cui calcola la posizione del centroide.
Quanto più l'algoritmo è preciso tanto più la precisione della posizione del centroide della stella è accurata.
Ovviamente non tutti i software usano i medesimi algoritmi ed è più facile (anche se non così automatico) che i software commerciali siano più accurati di quelli free.
Per cui non è escluso che fra phd guiding e maxim il secondo guidi meglio, specie in certe condizioni
Se invece le condizioni non sono troppo critiche ecco che tutti i software vanno bene.
Per dirla alla Belushi: "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare"
Tanto per darti alcuni dati per fare un esempio il primo software che lavorava con il calcolo del centroide a subpixel per quanto mi ricordi fu quello di gestione dell'ST4 che aveva una precisione di 1/5 pixel
Quando la sbig lo sostituì con l'STV il firmware fu modificato permettendo una precisione al trentesimo di pixel (diminuendo altresì le dimensioni fisiche del pixel stesso). Fu una svolta enorme poter vedere telescopi con focali di un metro abbondante guidati con piccoli strumenti da 200 mm di focale.