fabio_bocci ha scritto:
Il 9 1/4 non è uno strumento per neofiti, ma esiste un telescopio per neofiti? Forse un piccolo rifrattore. Ma si fa presto a non accontentarsi di un piccolo rifrattore, soprattutto se non siamo proprio dei ragazzini. E allora? Si può comprare un rifrattore più grande (non necessita di collimazione). Ma poi se è troppo "grande" potrebbe necessitare di collimazione anche lui. Poi per la verità se si trattano bene (nel senso che se si evita di fargli prendere grossi colpi) per l'uso visuale gli S.C. non necessitano di essere collimati molto spesso (a parte forse casi particolari) e la collimazione in genere è piuttosto semplice. Il mio Meade 10" acf rimane sempre collimato. L'acclimatazione? Tutti i telescopi si devono acclimatare se sono di un certo diametro, mica solo il 9 1/4. Sul tempo di acclimatazione poi ci sono anche molte opinioni diverse. Per quanto mi riguarda non ancora capito se si acclimata prima il mio Newton 10" oppure il Meade 10" acf. Quando ho preso il Meade 10" per la verità non sono stato a pensare al suo tempo di acclimatazione, l'ho scelto per altre caratteristiche e non me ne sono pentito. Il telescopio ideale o definitivo che dir si voglia non esiste, ma se si prende un Celestron 9 1/4, di sicuro si troveranno molti ogetti nel cielo su cui puntarlo!
Bisognerebbe chiedersi se esiste il neofita

nel senso che ognuno di noi viaggia sulla curva di apprendimento a velocità molto diverse. Riflessioni filosofiche spiccie a parte, nella maggioranza dei casi si consiglia di partire sempre da uno strumento agile che non mette subito alla dura prova la pazienza e la numerosità delle dritte da apprendere, proprio perchè-mediamente ripeto-l'astrofilo debuttante è pieno di aspettative, ha fretta di vedere e forse ha poca pazienza (in media dico io) e quindi uno strumento come l'SC che ha una serie di condizioni mica tanto al contorno che devono tornare tutte (manco fossero congiunzioni astral): seeing, acclimatamento, collimazione, può portare allo sfinimento. Quindi se uno vuole partire subito a bomba il mio suggerimento è essere trasparenti e schietti (che è poi essere realisti) e cioè: lo strumento non sempre lo sfrutterai a dovere perchè è molto sensibile al seeing, per lavorare al pieno della potenzialità deve essere perfettamente o quasi collimato, quindi va controllato ad ogni uscita, lo devi portare fuori un'ora prima, etc. Non per essere paranoici ma da queste 3 condizioni dipende la resa ottimale del SC, è inutile tralasciarle perchè sarebbe come comprare una Ferrari e poterla guidare solo in seconda marcia. Detto tutto questo io sono ancora favorevole a fare i salti, perchè è da lì che si capisce spesso se la passione è un fuoco di paglia oppure no, però prima di fare il salto bisogna dire al tuffatore quanto è alta l'acqua, come tira il vento e quali rischi corre......sul caso specifico io sono solo dubbioso sul fatto che lo strumento sia acquistato per privilegiare il deepsky, se così fosse sarebbe come comprare, lo ripeto, un SUV per fare fuoristrada, una jeep UAZ rende il triplo sullo stesso terreno e costa meno della metà....va bene che siamo masochisti ma non esageriamo.... poi per carità io non mi pento mai delle decisioni altrui
