In verità il 2.0 c'è l'ho messo io, però è stata la prima cosa che ho pensato quando martedì scorso ho avuto tra le mani questo bellissimo strumento, a dirla tutta è andata così:
Una serie di fortunati eventiGià dalla scorsa settimana avevamo messo in ponte una serata osservativa con Roberto (Atreiu) fissata per Martedì 22 in modo da sfruttare le ultime ore di buio prima che la Luna si faccia troppo invadente, fortunatamente ero riuscito ad ottenere un turno pomeridiano per mercoledì in modo da poter fare le ore piccole ad osservare; ormai già da una settimana ero in trepidante attesa del Meade Lightbridge 12" in quanto l'importatore aveva venduto tutti quelli che aveva in magazzino, alla faccia della crisi

, e quindi dovevamo aspettare l'arrivo dei rifornimenti, previsti purtroppo per mercoledì o giovedì

ma tant'è m'ero rassegnato, quando inaspettatamente martedì mattina ho un'ispirazione improvvisa e telefono al negozio e "bang" mi comunicano che il LB è arrivato

il tempo di ottenere un'ora di permesso per uscire prima da lavoro e a mezzogiorno sono a caricare i due pesanti scatoloni in macchina.
A questo giro alla Meade si sono allargati, infatti oltre a tutti gli optional della versione Deluxe, dai cuscinetti a sfera per l'azimuth al fuocheggiatore crayford con demoltiplica 1:10 (libido!!) e la ventolina elettrica, col LB in dotazione danno anche un Oculare Meade QX 26mm 70° da 2", il solito red dot (buono) e il telo per coprire il truss, quel Light Shroud in vendita a oltre 70€ che prima si doveva comprare a parte, ma non è finita perchè in dotazione viene fornito anche un secondo oculare, un ottimo Meade SWA 16mm 68° dal costo di oltre 160€ e qui siamo già a quasi 250€ di accessori in "regalo" ma l'importatore italiano ha deciso di rialzare la posta mettendoci su anche un MySky Plus

un apparecchio che se puntato verso il cielo identifica e descrive l'oggetto puntato oltre a permettere di trovarlo con delle frecce e se collegato col cavo ad una montatura autostar punta pure il telescopio, in pratica consente di fare un "punta & clicca" direttamente nel cielo, questo gadget tecnologico è in vendita a 200€ portando il valore degli accessori "omaggio" ad un livello esagerato, ecco spiegato perchè il magazzino era vuoto
A questo punto la fortuna sembra cessare perchè arrivato a casa scopro che ho un problema alla centralina dell'antenna Tv nuovo appena installata e devo passare il pomeriggio sul tetto a smontare la centralina, farmela sostituire, rimontarla e tarare il tutto... alla fine sono le 18 passate e non ho ancora nemmeno scaricato gli scatoloni dall'auto
Vabbè, con una dotazione di FANTASTICI sandwich al pollo fatti dalla mia signora (con un Ketchup fatto in casa con i pomodori freschi, roba da delirio!!!) e un termos di caffè sbatto la valigietta degli oculari in auto e parto alla volta della montagna.
BricolageArrivato sul posto scarico gli scatoloni, li apro controllo il contenuto e mi accingo a montare il Lightbridge, sono le 18.40
Il telescopio di assembla con l'uso di una sola chiave a brugola e di un cacciavite a stella, le istruzioni manco le guardo tanto è intuitivo il montaggio della base, sono in tutto:
tre viti per i piedini di gomma, dieci viti per la rockerbox e due viti per il vassoio portaoculari, più le manopole per la frizioni in alt e in azimut.
La frizione in altezza è quella che mi ha fatto perdere più tempo di tutto il resto, non riuscivo ad avvitarla, eppure con un bullone da 10 avevo verificato che la filettatura metallica inserita nel legno fosse a posto, e lo era, lo stesso avevo verificato per la manopola avvitandola in un bullone da 10, ma quando andavo a inserira nel foro non en voleva sapere di avvitarsi, non sono riuscito a capire il perchè ma alla fine dopo parecchi minuti di tentativi la manopola si è avvitata tranquillamente e perfettamente, per fortuna non c'è bisogno di smontarla mai...
Montata la base, peraltro meno ingombrante e pesante di quanto mi aspettassi, sono passato al tubo ottico: il "secchio" con l'ottica l'ho trovato più maneggevole ( sembra anche più leggero) del tubo chiuso del GSO da 10" e la mia schiena non ha subito offese, i tralicci si fissano in pochi secondi con tre manopole sotto e tre manopole sopra, fisso il red dot, metto il telo paraluce, che è in materiale plastico argentato antistrappo fuori e in tessuto nero opaco dentro, lo fisso con la sua chiusura col velcro e mi siedo a contemplare l'opera: sono le 19.20 quindi in 40 minuti sono passato dall'imballo allo strumento operativo, niente male, se non avessi avuto l'intoppo della frizione in altezza avrei fatto tutto in mezz'ora e senza fretta..
Versione 2.0Mentre sul far della notte mi gustavo i meritati sandwich (slurp!) e la ventolina ronzava raffreddando diversi chilogrammi di vetro, mi sono reso conto che alla Meade aveva fatto diverse migliorie , tanto da farmi pensare ad una versione 2.o del Lightbridge, vedo di elencarle:
- la vite che fa da perno alla rotazione in azimut, che avviene su un cuscinetto d'acciaio a rulli grande come un LP a 33giri, è stata dotata di una manopola per regolare la durezza e sotto di una rondella anch'essa dotata di cuscinetti in modo da poter regolare la durezza senza compormettere la scorrevolezza o aumentare il carico di stacco, tale modifica veniva già fatta da diversi astrofili ma coportava il problema che la cella dello specchio urtava sulla manopola, adesso invece il problema non si presenta e il tutto funziona perfettamente!
- il movimento in altezza è stato dotato di una frizione regolabile che consiste in un pad di teflon montato su una placca in resina spinta sulla ruota laterale da una vite con manopola (quella che inizialmente mi aveva fatto dannare) anche questa frizione risulta comoda da usare ed efficace.
- La cella del primario ha tre triangoli di supporto per un totate di nove punti d'appoggio ( non sò com'era quella della prima versione) e una ventolina con pacco batterie per il raffreddamento, il bello è che per la collimazione le viti son state sostituite da due serie di tre manopole, tre nere più sporgenti per la collimazione e tra bianche più basse per il blocco dello specchio, con queste la collimazione è diventata uno scherzo e si fà senza nemmeno guardare il dietro della cella, altro che impazzire con cacciaviti e brugole, qui è come se ci fossero le Bob Knob's di serie
- Il "secchio" che contiene il primario ha tre piedini in gomma che permettono di appoggiarlo in terra senza danneggiare le manopole di collimazione o la ventolina, geniale!
Quello che non vàNon penserete mica che si sia davanti al Dobson perfetto?
Delle cose che non vanno ci sono, anche se di poco conto o facilmente rimediabili, in particolare:
- I tubi del Truss sono ancora in grigio metallico, perchè non li fanno neri opachi?
BOH! cmq rimedierò presto con del vellutino nero o del neoprene..
- la presa di alimentazione della ventolina è stata messa nella parte inferiore della cella (guardando da dietro col tubo orizzontale) in questo modo con lo spinotto inserito non si può osservare perchè alzando il tubo lo spinotto urta la manopola della regolazione dell'azimuth, in pratica non si può alimentare la ventolina mentre si osserva, a me sembra una bischerata e rimedierò al più presto spostando la presa.
- Un sacchettino in microfibra o neoprene a loro costerebbe pochi centesimi, ma farebbe un figurone come protezione per il secondario, invce non danno niente, per ora ho sopperito con un sacchetto di plastica ed un elastico poi vedrò, il coperchio del primario invece è abbastanza robusto e resta ben saldo.
- il telo paraluce sembra interferire con il fascio ottico, infatti osservando Giove parecchio fuori fuoco, al punto da vedere un enorme disco con una macchia circolare nera al centro e le "onde" dell'aria che si muovevano, ho notato che il disco non era circolare ma presentava dei tratti "tagliati" ho scoperto subito che era il telo e tirandolo con le mani e mettendolo un pò più in tensione si rimediava, però osservando soggetti sotto i 45° e con la pesante umidità il telo tende di nuovo a cadere dentro formando delle anse che inetrefriscono col fascio ottico, ciò non mi piace, provvederò con un paio di anelli flessibili, come ha fatto Ariel per il telo del suo GSO da 16", anche se ho letto che basta mettere il telo più in tensione, proverò entrambi i sistemi e poi vedrò il da farsi.
- il movimento in altezza score su due striscie di feltro, non mi piace perchè si muove a scatti e distuurba ad alti ingrandimenti, ho già provveduto a toglierlo e sostituirlo con dei pad in teflon, adesso si che scorre bene! e qui si passa al capitolo delle modifiche:
Le ModificheEh eh, ovviamente ci ho già messo sopra le mani e ho cominciato a modificarlo, oltre al teflon al posto del feltro ho....
(continua)
ps. metterò anche le foto...
pps. eccole
