1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 31 agosto 2009, 14:11 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Vedo con molto piacere che il numero di "esploratori" alla ricerca del cielo buio aumenta. Bene bene. Ci sono passato anche io e ho qualche consiglio da dare.
Ogni nuovo posto sembra sempre "il migliore". E lo è. Se abbiamo fatto progressi è il migliore "finora", fra quelli che abbiamo visto. Ma come cercare di essere oggettivi e capire soprattutto se si può ancora migliorare e quanto manca al sito perfetto (che non c'è in Italia).

Qualcuno dirà: "con lo SQM si ha una misura oggettiva". Già, ma finché si tratta di 21.3 contro 21.5 non c'è dubbio che il cielo dove si misura 21.3 deve essere inquinato. Non c'è nulla nel cielo naturale che possa essere così luminoso. Ma quando si misura 21.6 sul Cigno quanta è luce della Via Lattea e quanta è luce artificiale?

Giunti a questo punto bisogna essere un po' più precisi. Per prima cosa l'uso dello SQM va fatto seguendo le istruzioni che spesso nessuno legge.
La prima regola è di puntare il cielo a braccio teso, in modo da non coprire il campo di vista del sensore magari con la testa. In un luogo buio luci non dovrebbero entrare di lato a falsare la misura (questo è un problema dei centri abitati), ma bisogna ricordare che lo SQM ha un campo in cui è molto sensibile di circa 80° (+- 40°), ma sente fino a 120° (+-60°). Quindi è bene che non ci siano ostacoli scuri oltre circa i 45° dall'orizzonte. Se si punta lo zenit non c'è problema. Ma d'Estate allo zenit c'è il Cigno e con lo SQM base si misura al massimo 21.6 (e per fortuna che non è il Sagittario... o per sfortuna...). Con uno SQM-L si misura intorno a 21.4 nella parte più luminosa del Cigno.
Se si punta in direzione diversa dallo zenit nascono problemi. A 30° dallo zenit il Cigno è ancora dentro il campo (quindi non basterebbero) e al tempo stesso lo SQM "vede" l'orizzonte. L'orizzonte se è libero è sempre più luminoso del resto del cielo e la lettura è falsata. Sull'articolo di Cinzano (scaricabile dal sito Unihedron) c'è una valutazione dell'errore puntando diversamente dallo zenit nel caso di un sito naturale. Se l'orizzonte è coperto da montagne la lettura è di nuovo sbagliata perché si toglie una parte del campo di lettura.
In pratica lo SQM base va puntato solo allo zenit e non è possibile d'Estate sapere che cosa misurerebbe il trabiccolo se non ci fosse la Via Lattea. Teniamoci questo circa 21.60 sapendo che sarebbe così sia che il sito fosse Bortle 3, sia che fosse Bortle 2 sia che fosse Bortle 1.
C'è un altro problema. E' spiegato nelle istruzioni ma quanti lo conoscono? Il problema è che la prima lettura può essere sbagliata di un decimo, un decimo e mezzo. Nelle istruzioni è spiegato perché ed è spiegato che va ignorata e vanno prese altre letture immediatamente dopo. Ma se qualcuno non lo sa? Magari punta lo SQM al cielo e legge 21.69. Lo mette via. Ripete la misura dopo 30 minuti. 21.71. ecc ecc. Ma come sarebbero andate le misure seguendo le istruzioni?
La prima volta sarebbe probabilmente uscito 21.69, 21.55, 21.57, 21.58, 21.54. Cioè la prima lettura più alta e le altre che si ripetono attorno a un valore più basso. La misura giusta è la media di quelle che si ripetono bene. In questo caso 21.56. Diffidare se non si ripetono. Diffidare se un altro SQM fornisce letture sensibilmente diverse. Sarebbe meglio, tutto sommato, non mettere i centesimi. In questo caso si dovrebbe dire circa 21.55. Oppure fra 21.55 e 21.60. Non dimentichiamo, infine, che la precisione dichiarata di questo coso è 0.1 magnitudini. Per esempio quel circa 21.55 potrebbe anche essere circa 21.45 o circa 21.65. Che fa però una grande differenza a questi livelli.

E allora? E allora siamo al punto che lo SQM, molto utile per distinguere cieli di classe Bortle 4, 5, 6, 7...., non è di grandissimo aiuto per distinguere Bortle 3 da 2 da 1. Lo sarebbe solo quando manca la Via Lattea. Se al Polo Galattico si legge 21.8 oppure 21.6 questa è una differenza significativa.

Ci sono però altri elementi. Il contrasto fra il Cigno e il resto del cielo. La parte più luminosa del Cigno è intorno a 21. Bene, se il Resto del Cielo è molto più scuro è un buon segnale. Pensiamo che in un luogo diverso, con un cielo fino a ieri ritenuto eccellente (diciamo 21.1-21.2) tutto il cielo sarebbe stato luminoso quanto quella parte centrale del Cigno. Beh, se stiamo vedendo nero attorno al Cigno possiamo capire quanto grande sia la differenza fra 21.2 e 21.6. Si vede il sacco di carbone del Nord? Dovrebbe apparire illusoriamente nerissimo, ancora più scuro del cielo fuori della Via Lattea.

E passiamo ora all'orizzonte. L'orizzonte fa la differenza fra Bortle 3, 2, 1. Rileggiamo le descrizioni di Bortle.
A Bortle 1 l'orizzonte è scuro e sopra a circa 10° di altezza si vede il chiarore dell'airglow. Se non abbiamo mai visto l'airglow è possibile che questo non ci dica molto. Ma se si vede così, tutto attorno, significa che nel raggio di centinaia di km è tutto buio. Questo è Bortle 1. Lungo l'eclittica si dovrebbe anche vedere la banda zodiacale che fa tutto il giro e in direzione opposta al Sole il Gegenshien. Scordiamoceli.
Nelle Alpi si può sperare di vedere l'airglow in direzione Est o Ovest, dove ci sono centinaia di km di buio. Non in direzione Nord Sud. La pianura, a 150 km di distanza oltre i monti è sufficientemente luminosa da mangiarsi l'airglow.
Ovviamente se l'orizzonte è mascherato non possiamo notarlo, ma la situazione non cambia. Quello che vediamo (o non vediamo) all'orizzonte è luce cattiva... che finirà per inquinare (poco) anche lo zenit.
Vabbuo'... scordiamo Bortle 1 e vediamo il 2. L'airglow dovrebbe ancora essere vagamente visibile. Le nuvole all'orizzonte come sono? Sono scure? Nelle Alpi le nuvole all'orizzonte Sud sono sopra la pianura Padana o comunque illuminate da sotto dalla pianura (immaginate di essere una nuvoletta a qualche km di altezza sopra i monti e a metà strada fra il sito e la pianura: la pianura è in vista e vi illumina).
Il Sud delle Alpi NON è da Bortle 2. Poi magari in media altre direzioni lo sono e le Alpi talvolta sfiorano Bortle 2, ma il più delle volte sono Bortle 3.
Altro elemento è la luce zodiacale. Si vede? In questa stagione guardiamo verso Nord Est ben prima del sorgere del Sole. Il cielo sembra come se fosse "inquinato"? La metà del cielo a Est è sensibilmente più luminosa della metà a Nord Ovest?
Se ci allontaniamo dalla Via Lattea verso Nord Ovest dovremmo vedere sempre più scuro. Se Ci allontaniamo verso Nord Est, passiamo dal Perseo ad Andromeda all'Ariete. Bene si dovrebbe vedere una fascia scura su Andromeda e sotto di nuovo chiaro indefinito lungo la linea Toro-Ariete-Pesci. Quella è la luce Zodiacale (lo scuro sarebbe il cielo senza luce zodiacale). Se sembra inquinamento luminoso rispetto al resto del cielo dobbiamo essere felici perché il resto del cielo è buio.
E veniamo a Bortle 3. Guardiamo attentamente l'orizzonte Sud. Le nuvole saranno illuminate per forza se sono lontane e sopra la pianura. Se non vediamo l'orizzonte perché nascosto non significa che sia buio. Ebbene sì: se fosse per il Sud le Alpi sarebbero Bortle 3 se non peggio. Poco contano i 150 km in linea d'aria che possiamo mettere fra noi e la pianura.
Infine ultimo elemento: M33 a occhio nudo. Se si vede in visione diretta il cielo è Bortle 1-2. Se serve la visione distolta è Bortle 3-4. In questa stagione è un po' più difficile vederla perché è vicina alla luce zodiacale.

Tutti questi sono elementi di giudizio che ho raccolto con un po' di pazienza più e più volte e spero possano essere utili ai novelli esploratori.


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MessaggioInviato: lunedì 31 agosto 2009, 15:13 
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Iscritto il: domenica 12 marzo 2006, 10:36
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Interessantissimo!!! Ne farò tesoro e mi hai chiarito alcune cosette ostiche della scala di Bortle.

Ho acquistato negli states, oltre ad un c6, anche il fantastico SQM (peraltro esaurito nei due store scopecity di los angelese e las vegas).

In definitiva: ho letto le istruzioni più volte, ho letto moltissimo riguardo i cieli bui, sia i tuoi interventi, che il sito di cinzano che anche il blog di qualche forumista qui, ma l'SQM va sempre puntato allo zenit? Giustamente se allo zenit c'è la via lattea segnerà un numero più piccolo rispetto ad un cielo più inquinato ma senza via lattea allo zenit, giusto? E quindi? Come ci comportiamo?
Ad es. nel mio sito rurale di campagna, ho alberi tutt'intorno alti anche 10 metri. Io cerco di stare in più lontano possibile da tutti, circa 10 metri almeno da ciascuno, e questo è sufficiente per avere una misura attendibile?
Dalle prove che ho fatto sembrerebbe di si, visto l'angolazione di misurazione dell'SQM! :)

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MessaggioInviato: venerdì 4 settembre 2009, 14:00 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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xenomorfo ha scritto:
Ma d'Estate allo zenit c'è il Cigno e con lo SQM base si misura al massimo 21.6 (e per fortuna che non è il Sagittario... o per sfortuna...)
Io dico per sfortuna! Quella è la via lattea con la V maiuscola.


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MessaggioInviato: venerdì 4 settembre 2009, 16:09 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3441
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie Mauro, il tuo intervento riassume benissimo ciò che stiamo imparando. E la seconda parte, per me, è tutta da studiare. Fare il punto serve a darsi una direzione comune.
Ma vorrei proporre un ulteriore spunto di discussione.

Si parla spesso di cieli buoni, suburbani, ottimi, discreti, perfetti ... ecc. Mi piacerebbe che nel forum ci dessimo una dichiarazione univoca, riferita a tutti i 70° che circondano lo zenith. Ne propongo una, che completerete e modificherete voi più esperti.
Naturalmente si parla di osservazioni deep-sky di un certo livello.
sito perfetto: SQM stabilmente oltre 21.7
sito ottimo: SQM medio oltre 21.5
sito eccellente: SQM medio superiore a 21.3
sito discreto: SQM medio superiore a 20.9
sito sufficiente: SQM medio superiore a 20.5

Aggiungete voi la mv limite, gli oggetti visibili ad occhio nudo ecc, io sarei di sicuro troppo impreciso.

Per me, che sono diventato esigente, un sito sotto 20,8 non è nemmeno sufficiente, ma dobbiamo fare una guida anche per chi inizia. Tutti, una volta cresciuti nella nostra passione, avremo il desiderio di osservare solo sotto cieli ottimi.

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Massimo Alessandria
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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 18:40 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Mah, non so. I concetti "perfetto", "ottimo", "eccellente", "discreto", "sufficiente" sono concetti nebulosi (poco precisi), eccetto "perfetto" che significa senza traccia di IL (e senza estinzione abnormale).
Il Perfetto non c'è (probabilmente non c'è in Europa) visto che ci vorrebbe un raggio deserto di centinaia di km attorno.
Per il resto mi pare che la scala di Bortle funzioni benissimo. Il punto sta solo a capire che cosa significano le cose scritte per ogni livello. Dire che si vede l'ariglow non è chiaro per chi non lo ha mai visto. Idem per la luce zodiacale. Eppure sono gli elementi che caratterizzano Bortle 1 e 2.
La stessa luce all'orizzonte (da 3 in poi) in genere non viene notata (un chiarore alto 10° passa inosservato a meno che non si sappia che cosa guardare).

Secondo me fino a 21.-21.2 basta lo SQM. Se indica 21.2 quello è tutto IL. Da 21.4 scompare il senso di "assedio" che si ha e "scompare" l'effetto "buco buio allo zenit". Sopra 21.5 il cielo è molto buono allo zenit e occorre scrutare l'orizzonte per capire come è il sito.

Si cerca il sito migliore nel raggio di azione disponibile (che grossomodo sono due ore o poco più di viaggio). A Nord del Po bisogna andare verso le Alpi e più dentro possibile, e attenti alle regioni popolate dome il Trentino e la Valle d'Aosta. Si trova Bortle 3 e forse un pochino meglio. L'importante è cercare sapere che cosa guardare (per questo ho cercato di trasmettere quello che ho imparato).
A Sud del Po secondo me non esiste nemmeno il Bortle 3 (eccetto qualche particolare notte ed eccetto Pollino e Sila). Le isole sarebbero un discorso a parte.

E poi lo stesso sito, se non è ben protetto dall'IL, oscilla di qualità a seconda di che cosa succede meteorologicamente nelle zone inquinate. Ci sono notti in cui è 21.2 e altre in cui è 21.6. E basta trovarne una di 21.5 per avere una esperienza di cielo buio (21.5 o Bortle 3 è secondo me il punto che fa la differenza). In fondo non conta tanto la media quanto la frazione di notti in cui si raggiunge il punto in cui la luce naturale domina su quella artificiale.

PS la magnitudine limite sarebbe un discorso a parte. Per veder le stelle oltre 6.5 bisogna usare un metodo che Bortle stesso ha chiarito successivamente. In sostanza si deve fissare l'attenzione dove si sa che esistono le stelline finchè le si vede. Con questo sistema almeno fino a 7 le mv riportate nella scala di Bortle sono corrette. Altrimenti si vede solo fino a 6.5 e qualcuno nemmeno quelle.


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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 19:36 
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Iscritto il: lunedì 15 gennaio 2007, 21:54
Messaggi: 1872
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Evidentemente la valutazione risulta più precisa se fatta da qualcuno esperto che conosce il cielo e sa valutarne le caratteristiche.
Tuttavia la misura SQM dovrebbe poter dare buone indicazioni (naturalmente non sotto un albero :D ).
Nel mio caso ho potuto osservare un paio di cose: sotto un cielo che misurava (allo zenith, braccio teso, diverse misure) 21,60 (i valori oscillavano da 21,58 in avanti, le misurazioni fatte dal proprietario) io facevo fatica (non essendo visualista) a vedere certi oggetti, altri li vedevano. Per es. M33, che si trovava piuttosto bassa, non riuscivo ad individuarla (mentre altri la vedevano). Altri oggetti erano molto più evidenti.
Il sud era leggermente inquinato (oramai :( ).
Insomma, la valutazione fatta da noi profani é sicuramente da prendere con le pinze, L'SQM, se utilizzato correttamente, può dare indicazioni più oggettive, almeno allo zenith.
Rimane il problema degli orizzonti, che sono quelli che pagano il pedaggio maggiore all'IL .

Ciao


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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 20:34 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Lo SQM non distingue se la luce è dovuta alla Via Lattea oppure all'inquinamento luminoso.

Se misuri 21.2 in primavera allo zenit OK. Non c'è problema: 21.2 è praticamente tutto IL, perchè la parte naturale ammonta a circa 22 (che significa che la luce naturale è circa un terzo-un quarto di quella artificiale, e anche se cambia fa poca differenza nella misura totale).

Al contrario se misuri 21.5 in Namibia con il Sagittario allo zenit probabilmente quella è tutta luce naturale. Però potrebbe esserci anche un luogo ipotetico un po' inquinato e meno trasparente. Diciamo che misuri ancora 21.5 ma questa volta la luce naturale, a causa della estinzione, è ridotta al 70% (o perchè non c'è proprio il Sagittario). Al tempo stesso c'è della luce artificiale che (supponiamo) equivale a circa il 30% della misura. In questo secondo esempio lo SQM misura sempre la stessa quantità di luce (21.5), ma mentre nel primo caso si tratta al 100% di luce naturale, nel secondo caso la luce naturale è il 70% e si aggiunge un 30% di luce artificiale. Lo SQM vede sempre la stessa luce totale e non può sapere quanta di questa è IL. In altri termini la misura della parte artificiale di luce è affetta da un errore (la luce naturale) che diventa via via meno robusta a mano a mano che il cielo diventa buio.
Dal punto di vista della visibilità degli oggetti la differenza nei due esempi è cosmica. Nel primo caso gli oggetti hanno un contrasto elevato con il fondo del cielo, nel secondo il contrasto è 70 a 30 (bassino).

21.6, se misurati sul Cigno, è una situazione simile: a rigore non puoi dire quanta parte sia naturale e quanta sia artificiale. Non puoi dire che 21.55 sia peggio di 21.60, perchè potrebbe essere che il cielo di 21.55 sia per la parte di 21.6 luce naturale e per 5 centesimi luce artificiale. Quello di 21.60 potrebbe essere per la parte di 21.70 naturale e per un decimo artificiale (e il risultato finale è a favore del 21.55). Per non parlare del fatto che un decimo è l'errore di uno SQM gestito bene.
In altre parole ci possono essere cieli con "21.6" di qualità diversa. E' qua che altri elementi, che si fondano sulla visibilità degli oggetti e quindi sul contrasto con il fondo del cielo (come nella scala di Bortle) diventano importanti.
A me è capitato già qualche volta di notare un miglioramento nella visione durante la notte (giudicato tale anche da compagni di osservazione) e, alla misura con lo SQM, notare un leggero abbassamento (5 centesimi più luminoso) che interpreto come il fatto che il cielo (non inquinato) diventava più trasparente.

Gli elementi rivelatori della qualità del cielo, da 21.5 in su, sono quindi le luci lungo l'orizzonte (scrutare bene perchè sono molto deboli ma sono quelle che rovinano la perfezione), la visibilità dell'airglow, la visibilità della luce zodiacale (specie se si vede la banda zodiacale e il gegeshien). La visibilità di M33 è già, come la visibilità delle stelle deboli, un elemento più soggettivo (per non parlare del fatto che dipende anche dalla stagione, e cioè se M33 è nella luce zodiacale o meno).

Purtroppo (e sembra incredibile) luci a 200 km sono abbastanza per passare da Bortle 1 a Bortle 3. Ci sono degli esempi del servizio nazionale americano dei parchi. Per esempio prendiamo questo: http://www.nature.nps.gov/air/lightscap ... 040619.cfm
21.7, Bortle 3!! L'inquinamento maggiore non arriva da Flagstaff a 11 km ma da Phoenix a 188 km, che brilla complessivamente di magnitudine integrata -2.17 e forma un domo di luce alto quasi 30° e che copre un arco di orizzonte di quasi 120° (isofota 21).

Le nostre Alpi non fanno eccezione. L'umidità è di gran lunga superiore a quella dell'Arizona e la luce ha gioco facile a propagarsi. A favore c'è solo il fatto che le montagne schermano una parte della luce.
Possiamo quindi essere felici se troviamo un cielo Bortle 3 autentico.


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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 21:05 
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xenomorfo ha scritto:
L'inquinamento maggiore non arriva da Flagstaff a 11 km ma da Phoenix a 188 km, che brilla complessivamente di magnitudine integrata -2.17 e forma un domo di luce alto quasi 30° e che copre un arco di orizzonte di quasi 120° (isofota 21).
Scusa un attimo, ma che stai a dì? E' il contrario! Ti sei confuso: Phoenix è -2,2 mentre flagstaff è -5,8!! La macchia chiara a W nella mappa è proprio Flagstaff, mentre Phoenix è un alone molto più tenue a S.
Hanno scelto un sito infelice perché è proprio attaccato alla città, ma cosa gli costa allontanarsi un pelo di più? Vedrai che se ti sposti di 80 km a NE è buio.


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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 21:40 
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Località: LV426/Acheron
Orpo mi sono sbagliato! E pensare che avevo cercato apposta un esempio con IL da lontano. Diciamo che non fa testo se l'IL ariva da 11 km. E' ovvio che ci si può allontanare.
Comunque ce ne sono altri dove si vede che 200 km non bastano. Di solito si scappa da una luce e si va incontro ad un'altra (specie in Europa).

Ecco: questo si vede l'airglow. http://www.nature.nps.gov/air/lightscap ... 030602.cfm
Questo ha Las Vegas a 103 km http://www.nature.nps.gov/air/lightscap ... _1_pan.jpg
Qua si vede Los Angeles a 272 km, anche se l'IL maggiore arriva da Fresno a 96 km. http://www.nature.nps.gov/air/lightscap ... 051206.cfm


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MessaggioInviato: sabato 5 settembre 2009, 21:58 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
Nella mia raccolta di siti osservativi sarò "costretto" a inserire i dati SQM a furor di popolo, ma ho una marea di dubbi sulle misurazioni, dubbi acuiti dai vostri interventi oltre che dalla personale esperienza.
Dipende troppo da chi fa la misura e dal tipo di apparecchio. E' un po' come misurare la pressione arteriosa: alla faccia di tutti i "macchinini" che ogni tanto si trovano anche al Lidl e sono indubbiamente precisissimi, se non si seguono certe regole i valori sballano e non di poco.
Inoltre dipende anche dalla situazione. Per esempio Fonte Vetica che lo scorso anno avevo battezzato come uno dei migliori posti italiani, quest'anno faceva pena.
SQM 21,14 -21,16. Sinceramente a quel livello non mi faccio 1.000 km fra andata e ritorno. Magari tornando alla Luna Nuova di ottobre, potrei trovarci un 21,7 misurato dalla stessa persona.
A questo punto il problema non è tanto fare una media tra i vari periodi dell'anno, ma valutare anche il grado di probabilità di trovare buone condizioni. Mi spiego meglio: se so che un posto in un dato periodo dell'anno è statisticamente sempre buono, ci vado in quel periodo e lascio perdere il resto. Il discorso vale anche per il meteo: se so ad esempio che agosto è sempre pieno di instabilità e temporali notturni, a meno di abitare a pochi chilometri, eviterò il sito anche se nei rari periodi di bel tempo ho valori di SQM da Namibia.
Insomma, in definitiva mi sa che le recensioni migliori siano quelle descrittive.

Del tipo: sito eccellente in estate a 1.500 slm., vicino alla strada e raggiungibile in auto, ma totalmente al riparo dei fari delle pur rarissime auto di passaggio. Posto per almeno una decina di tele. Condizioni meteo nella norma per la regione, seeing da medio a buono, ma raramente eccellente. Trasparenza notevole dopo temporali pomeridiani, ma un po' di umidità sempre presente. Nessun problema a stazionare coi tele.
Ah, dimenticavo, :twisted: attenzione ai branchi di cani randagi incrociati coi lupi che hanno marcato come territorio di caccia notturna la vostra area osservativa... :mrgreen:

Poi l'SQM se volete anche segnalarlo... più che altro per non dover ammettere che con quei soldi avremmo fatto meglio a comprare un oculare! :wink:
Ciao a tutti
Maurizio

_________________
mauriziomarsigli ( at ) gmail.com
Tele: C8/CG5 goto superaccessoriato; ETX 70; EQ3 Bresser; WO 66 Zenithstar Petzvel ED OTA; Pentax 75 SDHF OTA; accessori vari foto visuali
Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3)
Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color
Mini "Tele" con GPS, planetari, astrosoftware, CCD: Nokia N95 con due doppietti (6X e 8X) intercambiabili... ;-)


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