1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 15 luglio 2009, 12:01 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Ho fatto la prova tempo fa di diaframmare eccentricamente il 18" a 18cm.
Intanto non direi che "diventa" come un rifrattore apo di tale misura,in quanto si hanno ancora 2 riflessioni, ma piuttosto un riflettore nn ostruito di quel diametro......come per esempio i tri..spli..eger (nome impronunciabile).

L'immagine era ovviamente piu scura,appena piu ferma,appena piu incisa, ma le tenui sfumature di colore.... erano tutte diventate dello stesso colore uniforme.
Preferisco la piena apertura (poi con la binoculare e' d'obbligo)


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MessaggioInviato: mercoledì 15 luglio 2009, 21:44 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
Prova fatta fino allo sfinimento. Il risultato a cui sono pervenuto è che se c'è qualche errore "di postazione" diaframmando si ha qualche guadagno più che altro psicologico (e al prezzo della perdita dei colori). Succede se l'ottica non è stata raffreddata perfettamente oppure se ci sono altri inghippi tipo postazione su pavimenti appena tiepidi. Non è affatto vero poi che c'è coma, anzi le figure di diffrazione migliorano.
Se però, si prendono gli accorgimenti del caso, ci si può divertire a togliere e mettere il diaframma e l'esperienza parla da sola.
Un'altra prova che ho fatto fino allo sfinimento è stato il confronto fra newton di diametro diverso (anche molto oltre 10"). A meno di quanto detto sopra, sempre e sistematicamente si vedeva di più nel più grande, anche se nelle serate di seeing non buono le prestazioni erano appiattite.


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MessaggioInviato: giovedì 16 luglio 2009, 8:26 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1407
Località: Veneto
Confermo al 100% quanto detto da Vale e Xeno. E' una vita che faccio sti' esperimenti. Il diaframma eccentrico può servire se si vuole un'immagine di diffrazione delle stelle " da manuale" , simil rifrattore. Inoltre può servire per verificare la correzione delle ottiche: se si vede molta differenza di nitidezza tra l'apertura ridotta e la piena apertura significa che la correzione dell'aberrazione sferica è insufficiente. E' quello che mi capitava in un dobson da 30cm che avevo anni fa : diaframmando eccentricamente a 12cm l'immagine lunare diventava nitida mentre a tutta apertura era sempre come leggermente sfuocata. Il fatto che migliorasse con l'apertura inferiore era perchè il rapporto focale passava da f/5 a f/12,5 e quindi la tolleranza nei confronti della aberrazione sferica aumentava. Per la cronaca quel 30 aveva una correzione di circa lambda/2.

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MessaggioInviato: domenica 26 luglio 2009, 23:08 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:35
Messaggi: 530
Località: Carpi (MO)
qualche aggiornamento sul contrasto con le simulazioni rugosità/turbolenza vs superlucidatura/turbolenza?

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tripletto apo 155 f. 7 a contatto
oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45
zoom vixen 8-24; zoom hyperion 8-24
erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
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prisma di Herschel 2"
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MessaggioInviato: lunedì 27 luglio 2009, 17:19 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Al momento, sto modificando la funzione della PSF, per simulare la dispersione di luce di una superfice rugosa, da integrare nella PSF "originale" (quella che tiene conto dell'ostruzione e dello strehl ratio), riguardo la turbolenza... n'zomma... devo ancora capire dove sbattere la testa. :oops:

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 27 luglio 2009, 18:15 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:35
Messaggi: 530
Località: Carpi (MO)
Grazie Angelo per il tuo impegno.
E' interessante capire se effettivamente vale la pena tirare bene la lucidature delle superfici ottiche, perchè il lavoro in più e veramente tanto.
Tieni presente, se ti può servire per gli ordini di grandezza, che l'ossido di cerio ha dimensioni di 3 micron, il liquido che uso io è 150 volte più piccolo.
Intanto se riesci a fare confronti con rugosità diverse è già un bel risultato.
Buon lavoro.

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MessaggioInviato: martedì 28 luglio 2009, 23:17 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3511
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
Questo è un post critico, ma non ho intezione di scatenare polemiche: ho desiderio di dirvi come la penso, come mio diritto, e accetterò senza ribattere ogni obiezione, come mio dovere.

Questa sera, avendo un po' di tempo, mi sono avventurato in questa sezione leggendo alcuni topic; questo in particolare, difficile, corposo, a tratti incomprensibile se non "ai pochi che ne capiscono qualcosa" e con il limite dato del fatto che "senza concetti matematici" NON si può comprendere l'essenza del contesto (necessita quindi scaricarsi da "sangoogle appunti di analisi I e II"), è stato particolarmente interessante anche sotto il profilo umano.
Ho apprezzato molto la chiarezza e la modestia di alcuni utenti, meno la supponente presunzione di altri, apparentemente impossibilitati a spiegare le cose se non con strumenti complessi, accessibili a pochi, ma che mi sono parsi maggiormente impegnati a dare sfoggio della loro "cultura" ( impossibile pensare che non si rendessero conto del linguaggio utilizzato considerata la platea e il contesto a cui era destinato il post).
Credo che sarebbe opportuno una trattazione a due livelli: una per quelli che "capiscono" e una per quelli che "non capiscono"; epperò quest'ultima sembra essere irrealizzabile. Sembra cioè che chi "sappia davvero" ritenga, come dicevo, che non sia spiegabile più semplicemente non per un suo limite ma per l'ignoranza altrui.
Questo è un vero peccato perchè ho l'impressione che alla fine il neofita o l'astrofilo che avesse voluto capirne di più sul tema (interessantissimo) non sia riuscito a farlo in modo stimolante e soddisfacente, a partire da me.
In campo scientifico questo accade di frequente (lo dico perchè faccio un lavoro scinetifico dalla parte dei "saccenti" e non da quella degli utenti), ma è anche naturale: se sei un medico o un fisico è estremamente più facile spiegare una situazione a un collega che non al tuo edicolante.
Però da sempre chi davvero possiede la materia è sempre riuscito a trasmetterla nella suo nocciolo fondamentale; il bravo professore, il bravo medico, il bravo ingegnere, il bravo matematico.
Vale la pena citare A. Einstein: "Hai capito qualcosa quando sei in grado di spiegarlo a tua nonna" .
Qualche anima illuminata e generosa avrebbe voglia di "tradurre" queste 11 pagine di post in una sintesi utile a tutti noi? Chi vorrà, potrà poi approfondire l'argomento al livello desiderato.
grazie :)
piero pignatta

_________________
osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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MessaggioInviato: martedì 28 luglio 2009, 23:58 
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Iscritto il: lunedì 28 agosto 2006, 20:07
Messaggi: 2017
Località: Roma - Montefano (MC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
deneb ha scritto:
Questo è un post critico, ma non ho intezione di scatenare polemiche: ho desiderio di dirvi come la penso, come mio diritto, e accetterò senza ribattere ogni obiezione, come mio dovere.

Questa sera, avendo un po' di tempo, mi sono avventurato in questa sezione leggendo alcuni topic; questo in particolare, difficile, corposo, a tratti incomprensibile se non "ai pochi che ne capiscono qualcosa" e con il limite dato del fatto che "senza concetti matematici" NON si può comprendere l'essenza del contesto (necessita quindi scaricarsi da "sangoogle appunti di analisi I e II"), è stato particolarmente interessante anche sotto il profilo umano.
Ho apprezzato molto la chiarezza e la modestia di alcuni utenti, meno la supponente presunzione di altri, apparentemente impossibilitati a spiegare le cose se non con strumenti complessi, accessibili a pochi, ma che mi sono parsi maggiormente impegnati a dare sfoggio della loro "cultura" ( impossibile pensare che non si rendessero conto del linguaggio utilizzato considerata la platea e il contesto a cui era destinato il post).
Credo che sarebbe opportuno una trattazione a due livelli: una per quelli che "capiscono" e una per quelli che "non capiscono"; epperò quest'ultima sembra essere irrealizzabile. Sembra cioè che chi "sappia davvero" ritenga, come dicevo, che non sia spiegabile più semplicemente non per un suo limite ma per l'ignoranza altrui.
Questo è un vero peccato perchè ho l'impressione che alla fine il neofita o l'astrofilo che avesse voluto capirne di più sul tema (interessantissimo) non sia riuscito a farlo in modo stimolante e soddisfacente, a partire da me.
In campo scientifico questo accade di frequente (lo dico perchè faccio un lavoro scinetifico dalla parte dei "saccenti" e non da quella degli utenti), ma è anche naturale: se sei un medico o un fisico è estremamente più facile spiegare una situazione a un collega che non al tuo edicolante.
Però da sempre chi davvero possiede la materia è sempre riuscito a trasmetterla nella suo nocciolo fondamentale; il bravo professore, il bravo medico, il bravo ingegnere, il bravo matematico.
Vale la pena citare A. Einstein: "Hai capito qualcosa quando sei in grado di spiegarlo a tua nonna" .
Qualche anima illuminata e generosa avrebbe voglia di "tradurre" queste 11 pagine di post in una sintesi utile a tutti noi? Chi vorrà, potrà poi approfondire l'argomento al livello desiderato.
grazie :)
piero pignatta




Quoto ogni singola frase. E' anche il mio pensiero.

Saluti, Angelo.

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Osservo con:
Dobson RP Astro 12" (tuned)
Rifrattore Skywatcher 100 ED f/9 Pro - Achro Meade 102 f/9
Oculari: Baader Hyperion Aspheric 31mm - Nagler 20mm T5 - Vixen LVW 13mm - Exp. Sc. 8,8mm 82° - Exp. Sc. 6,7mm 82° - Exp. Sc. 4,7mm 82° - Takahashi TOE 4mm
Binocoli: USM 15x70, Astrotech 20x90, Nikon Action EX 12x50, Pentax PCF III 10x50, Asahi Pentax 10x50, Swift Newport 10x50 mod. 825, Bino Lidl 10x50, Eschenbach Consul 8x30, Pentax Marine 6x30 BIF


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MessaggioInviato: martedì 28 luglio 2009, 23:59 
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Località: LV426/Acheron
Caro Piero. Come ho detto, per spiegare le cose in parole semplici occorre spiegarsi per metafore. A questo punto può succedere che chi ha interesse a capire segua il discorso, ma non avrà mai la sicurezza che non gli siano state raccontate frottole. Chi invece "desidera" un'altra conclusione cercherà qualsiasi scusa, e si aggrapperà ai punti che per forza di cose non possono essere chiari pur di rigettare le spiegazioni.

Sarebbe mia intenzione aprire un altro thread come mini corso di Aberrator. In questo modo, facendo, è possibile fissare meglio i concetti. Ovviamente l scettico a priori avrà da dire che Abberrator non è abbastanza fedele, accurato, realistico. Pazienza. Forse però qualcuno potrà capire qualche cosa in più. E' sintomatico il fatto che sia stata proposta un una "risposta impulsiva" campata per aria e che con questa sia stata fatta una convoluzione insensata e che nessuno se ne sia (inizialmente) accorto.


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MessaggioInviato: mercoledì 29 luglio 2009, 9:12 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
ma Einstein ha detto:

"Make
everything as simple as possible, but not any simpler."

Ciao
Massimo

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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