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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 21 luglio 2009, 6:46 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16889
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Questo è quello che emergerebbe dagli ultimi dati acquisiti ed elaborati dalla sonda Venus Express dell'ESA.
Eccovi l'articolo, tratto dal sito www.orione.it


La navicella europea “Venus Express” ha scoperto che il pianeta Venere in passato aveva una attività geologica molto simile a quella terrestre, con una tettonica a placche (la moderna versione della “deriva dei continenti” supposta da Alfred Wegener nel 1911)e oceani di acqua. Lo rivela la prima mappa dell’emisfero sud di Venere (disegno) tracciata osservandone la superficie nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso, una operazione non semplice in quanto il suolo di quel pianeta ha una temperatura vicina ai 500 gradi centigradi, ciò che ostacola lo studio dell’emissione termica delle rocce dal quale si ricavano i dati sulla composizione chimica della superficie planetaria (invisibile a causa della spessa coltre atmosferica).

La mappa è stata ottenuta componendo più di mille singole immagini registrate tra il maggio 2006 e il dicembre 2007. Lo spettrometro “Virtis” a bordo della navicella ha raccolto i dati mentre era notte sull’emisfero australe, per ridurre il disturbo termico. Sono state individuate rocce di granito formatesi da antichi basalti finiti nel sottosuolo per azione dello slittamento delle placche continentali nelle quali era suddivisa la crosta venusiana, analogamente a quella del nostro pianeta.

Non sorprende che Venere abbia avuto questa attività tettonica, dal momento che ha all’incirca le dimensioni della Terra e nel sottosuolo nasconde probabilmente analoghe quantità di elementi radioattivi come uranio, torio e potassio 40 che con il loro decadimento nucleare liberano calore e alimentano flussi di magma, che a loro volta hanno prodotto lo slittamento delle placche. “Se su Venere c’è granito – ha concluso Nils Muller, geologo del team di Venus Express – in passato devono esserci stati oceani e una tettonica a placche.” Resta da capire come mai, dopo, un avvio geolofico così simile, l’evoluzione di Venere e quella della Terra siano poi diventate così radicalmente divergenti.

Altre informazioni all’indirizzo:

www.esa.int/esaSC/SEMUQCLXOWF_index­_2.html


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MessaggioInviato: martedì 21 luglio 2009, 8:50 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh, da geologo mi viene da aggiungere che la tettonica a placche dovrebbe essere attiva ancora oggi, vista la struttura interna molto simile dei due pianeti, mentre su marte dovrebbe essere stata bloccata dalle minori dimensioni del pianeta che hanno accelerato il raffreddamento.

Non mi sembra che tutti i dati finora raccolti escludano una tettonica ancora attiva su venere, ma la risposta definitiva la avremo solo quando qualche sonda non posizionerà dei sismografi sulla superficie per registrare i terremoti (o i veneremoti? :lol: ), che sono l'indizio principale dell'attività delle placche.

Le differenze fra Venere e Terra (soprattutto a livello di atmosfera) potrebbero essere causate essenzialmente dalla differente distanza dal sole.

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

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MessaggioInviato: martedì 21 luglio 2009, 11:50 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16889
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Eh si Andrea hai proprio ragione!

Servirebbero delle sonde sulla superficie di Venere per registrare simili attivività. L'unico problema è che le sonde nell'inferno di Venere non vivono che per pochi minuti...


cieli sereni!

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