andreaconsole ha scritto:
c'è un topic apposta per l'argomento, comunque ci metto la mano sul fuoco che nessun software per quanto miserrimo contempla in questo caso l'opzione "non so che pesci prendere". La teoria c'è e basta applicarla. Lascia aperte opzioni, questo sì, ma in fondo, che scelga 5 o 6 non è differente! (tanto con una posa in meno prendeva 5, con una in più 6).
In effetti probabilmente è così (guarda però un sistema operativo come windows... l'opzione "non so che pesci prendere" è meno rara di quanto si possa pensare).
Con IRIS, poi, penso di viaggiare in una botte di ferro!
Probabilmente l'origine delle pose dispari è dettata dall'eseguire un'unica operazione di ricerca del valore di mezzo, che in forma "pura" esiste solo per sequenze dispari.
Volevo, invece, attirare l'attenzione sulla natura del rumore e sull'efficacia parziale dei dark.
Il rumore soprattutto di natura termica (agitazione degli elettroni prodotta dal riscaldamento, che produce una corrente che si va a sovrapporre la segnale), presenta alcuni tratti ripetitivi ed alcuni casuali ed imprevedibili.
In questo campo, il comportamento degli elettroni, risponde più al principio di indeterminazione tanto caro alla fisica quantistica,che non al meccanicismo della fisica classica.
Con la mediana dei dark si cerca di produrre un'immagine che contenga solo i tratti ripetitivi ad una certa posa e temperatura, evitando così di sottrarre alle immagini light anche il rumore casuale che si presenta in maniera difforme in ogni singola immagine light.
Dunque anche dopo la calibrazione delle immagini, ognuna di esse presenta una certa quantità di rumore imprevedibile, casuale.
Ciò sarà più accentuato usando sensori non raffreddati, come per le reflex digitali, e più "trascurabile" con sensori raffreddati.
A mio avviso, l'unica soluzione per spalmare e ridurre questa parte del rumore rimane quella di sommare o mediare molte immagini light.
Cieli sereni
Paolo