xenomorfo ha scritto:
Attento, che a scrivere troppo si rischia l'effetto boomerang. Conosco benissimo gli integrali di convoluzione, le trasformate di qualsiasi natura, le tecniche di signal processing, l'ottica, la fisica, i principi variazionali, e tutto quanto serve, compresi i modelli di turbolenza, la phase structure function, e qualsiasi altra diavoleria.
Se non ho usato questo armamentario è solo perché, come ho spiegato all'inizio, non è utile in questo contesto. Chi ha la capacità di leggere la matematica può guardarsi il Suiter, oppure il Mahajan.
In quanto a simulare le immagini mi vien da sorridere perchè penso che se le avessi simulate io la prima cosa che mi sarebbe stata detta è che erano solo simulazioni. Questa volta le simulazioni (non certo fatte bene: è forse EXCEL uno strumento per fisici, matematici e ingegneri?) invece dovrebbero essere la prova.
Per chi desidera fare simulazioni, ed è alla portata di tutti, esiste un software gratuito che è aberrator. Aberrator funziona benissimo per calcolare le MTF (a proposito non la avevo menzionata per scelta non perchè non sapessi) le PSF, e le immagini di strumenti ostruiti e non e di diverso diametro e con diverse aberrazioni.Fa anche la "convoluzione" su immagini di pianeti, così è facile rendersi conto (ah già sono sicuro che quelle di Aberrator sono simulazioni ma che la realtà è diversa, invece quella qua sopra è una simulazione aderente alla realtà!). Aberrator ha solide basi fisiche ed è molto realistico. Non solo, la resa delle intensità sul monitor è particolarmente curata. Il punto debole di Aberrator è il modello frattale di turbolenza, che non rispetta perfettamente la struttura di Kolmogorv della turbolenza libera. Lo stesso problema si ha in Suiter il cui algoritmo non riproduce correttamente il fronte d'onda turbolento, ma la approssimazione è accettabile se si adotta un opportuno "quencing factor".
L'unica cosa che ha senso fare qua è usare metafore. La metafora del sistema audio è valida (Suiter inizia con quella). In verità la funzione di trasferimento di un sistema audio è piatta (possibilmente) fino a una certa frequenza, mentre qua decresce circa linearmente. Cambia tuttavia poco. Telescopi grandi hanno un banda più larga. A pari frequenza hanno un contrasto più alto e/o a pari contrasto hanno più risoluzione. E' vero che "poi c'è la turbolenza" ma, per tornare alla metafora, qua si sta sostenendo che per non sentire il fruscio del vento si abbassa la qualità del sistema audio e così facendo si perdono tutte le parti interessanti del segnale. Abbiamo Achille che corre più veloce della tartaruga, ma per un qualche oscuro motivo la tartaruga lo dovrebbe superare sul terreno reale e, si badi bene, solo in visuale. Ci sono invero testimoni che dicono che vince Achille anche in visuale, ma questi evidentemente non sono esperti. A me vien da pensare che se qualcuno riesce a far funzionare un telescopio bene e qualcuno no, a sbagliare è chi non ci riesce.
PS Esistono invero altri modelli modelli della turbolenza e software di calcolo che sono basati su un modello più accurato (lo stesso usato per la progettaziione di ottiche adattative).
Visto che sei un espertissimo di questi argomenti ti pongo umilmente una domanda: mi leghi per favore la banda del telescopio alla funzione di trasferimento?
Rispondi pure con calma, poi magari chiuditi in una stanza prima di rispondere con davanti le funzioni di trasferimento che ho postato calcolate con excel e prova a farci una correlazione.
Se ti è chiaro (ma CHIARO, non approssimativamente chiaor per sentito dire da un libro qualsiasi) il legame che c'è, allora forse capirai da solo ciò che scrivi.
Vi lascio soli in questa strana storia di illusioni matematiche.
Baci baci belli freschi questa mattina!
PS: Da buon ingegnere che sono mi hanno spiegato che la fft (e non la trasformata di fourier, piccola sottigliezza se comprendi) essendo una sommatoria di termini chiusi si può simulare non solo con excel, ma anche con qualunque altro programma che faccia somme e sottrazioni. E anche un grafico, giusto per far capire a chi non bastano i soli numeri.
Basta saperle scrivere le formule senza aver bisogno di un programma che per simulare qualcosa abbia un tool dove tu metti numeri "a caso" e lui genera.
Perchè tutti siamo buoni ad usare le cose, un pò meno a scriverle.