aquila55 ha scritto:
Sono indeciso tra un Newton Sw 200/1000 ed il MC 127.
ciao
Difficile essere indecisi tra due strumenti tanto differenti.
Forse non hai chiaro in testa di cosa si tratti nei due casi.
Faccio un riepilogo.
Mak mc127Diametro 127mm, focale 1500mm.
Piccolo e compattissimo, entra in una valigetta da elettricista, non necessita di montature particolarmente robuste: una eq3.2 è già sufficiente per il visuale, una eq5 per le riprese fotografiche.
Avresti un setup leggero e molto comodo da portare in giro.
Regge bene la collimazione, da verificare solo saltuariamente (tipo all'inizio e poi una volta all'anno).
Essendo un mak, ha il tubo chiuso frontalmente da una spessa lente (menisco), quindi necessita di un certo tempo prima di rendere al top (almeno 30 minuti, meglio 1 ora, dipende dal salto di temperatura).
Ingrandimenti massimi "normali" sui pianeti: sui 250x
Fondo cielo sempre molto nero nelle immagini, quindi contrasto elevato nelle immagini planetarie.
Non può montare accessori da 2", quindi il massimo campo reale inquadrabile è attorno a 1° o poco più, con oculari da 31.8mm.
A causa del menisco (che assorbe luce rispetto ad un newton), in visuale sul deepsky è meno luminoso di un newton di pari apertura. Quindi di fatto sul deepsky sotto un cielo buio permette di osservare solo gli oggetti classici più luminosi (Messier e poco altro).
In fotografia è votato alle riprese planetarie con webcam. Del tutto inadeguato invece per le foto a lunga posa deepsky.
Newtoniano 200/1000E' un newtoniano a veloce rapporto focale.
Ingrandimenti massimi "normali": sui 250/300x. Se il seeing permette si può salire ancora, anche se è raro....
In visuale la sua vocazione è il cielo profondo sia per il diametro (200mm ti aprono la finestra verso il deepsky vero) che per la meccanica: può usare infatti oculari da 2", permettendo di inquadrare oggetti estesi come alcune nebulose diffuse o gli ammassi aperti estesi (si può arrivare ai 2° di campo e oltre, compatibilmente con la pupilla di uscita, ma questo è un altro discorso).
Permette quindi anche di sfruttare i filtri interferenziali per l'osservazione delle nebulose ad emissione. Tutto questo, se si osserva da cieli bui.
Sul planetario ha una risoluzione maggiore del mak127 grazie al maggior diametro, ma avendo un'ostruzione maggiore le immagini sono meno contrastate e con fondo cielo più slavato. Il rapporto focale veloce inoltre è più critico e richiede maggior cura nella collimazione per raggiungere ingrandimenti elevati sui pianeti.
In fotografia è il classico riflettore adatto alle foto a lunga posa degli oggetti deepsky, ma funziona egregiamente anche sul planetario con una webcam.
Il tubo è aperto frontalmente, quindi l'acclimatamento è più rapido rispetto al mak. Ma una mezzoretta prima di spingere con gli ingrandimenti serve comunque tutta.
I contro: rispetto al mak, è decisamente più ingombrante, lungo, pesante. E richiede una robusta montatura. Il minimo sindacabile in visuale è una eq5, ma sei proprio al limite. In foto serve almeno una eq6.
Se lo monti su un'equatoriale in ogni caso per le osservazioni visuali è tra le configurazioni in assoluto più scomode, perché ti ritrovi ora con l'oculare in alto ora a raso terra.
Spero di non aver aumentato la confusione che già hai in testa

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Fabio