1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: lunedì 22 giugno 2009, 6:59 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Salve a tutti,
Vista la forzata chiusura del topic relativo all'astronomia urbana,vorrei inaugurare un nuovo topic sull'argomento, concernente l'aspetto delle riprese CCD dai luoghi ad alto tasso di inquinamento luminoso.
Chi di voi ha delle idee,quesiti o contributi sull'argomento è pregato di postarle, aprendo una interessante discussione.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: lunedì 22 giugno 2009, 7:32 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23673
io non amo molto la fotografia digitale, tuttavia a volte utilizzo un metodo che mi permette di "osservare" oggetti deep dal mio balcone (che si affaccia su un cielo pesantemente compromesso dall'IL).
in questo topic ne ho parlato quasi un anno fa:
viewtopic.php?f=10&t=29277

ci sono poi tanti contributi un po' piu' seri di gente che, mediante l'uso di filtri selettivi a banda stretta, riesce a sfornare veri e propri capolavori.
penso, per esempio, alle foto di franco sgueglia di qualche anno fa fatte dal centro di milano (e quando torni, oh franco? :lol:), oppure, piu' recentemente, per esempio, alle foto dal centro di cava de' tirreni, dei fratelli Donato e Gianluca (i nostri giuky84).
Ma sono solo due esempi tra tantissimi bravi astroimager cittadini.

ciao antonio

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: lunedì 22 giugno 2009, 8:26 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Ciao, Antonio:
Prendo atto e rispetto le tue preferenze, che sino a qualche anno fa erano anche le mie.
Sulla questione osservazioni astronomiche da siti urbani ad alto IL sono stati versati fiumi di inchiostro e di caratteri digitali.
Vorrei qui, tuttavia, aggiungere qualche nuovo approfondimento, che ho avuto appena modo di accennare nel topic precedente.
Quando parlo di astronomia CCD non mi riferisco esclusivamente a riprese di valenza estetica, come molti di noi (me compreso) hanno abitudine di fare per soddisfare una esigenza di identificazione degli oggetti celesti con parametri estetici, come una bella fotografia od un quadro.
Mi riferisco particolarmente a riprese con un minimo di valore scientifico, seppur nell'ambito delle modeste possibilità strumentali di ciascuno.
In tale contesto, vorrei citare di seguito alcuni dei lavori effettuabili anche dalle zone cittadine con strumenti di un minimo di apertura , diciamo 15-20 cm, oggi alla portata praticamente di tutti, anche dei new entry.
-Ricerca di SN
-Fotometria di variabili, anche cataclismiche
-Osservazione di Quasars di ridotto redshift e piuttosto luminosi, nonchè blazars delle stesse caratteristiche
-Osservazione delle AGN (Active Nuclei Galaxies) e galassie di Seyfert per le quali il nucleo molto luminoso rendono facile l'osservazione anche da siti cittadini (faccio l'esempio di M106).
-Spettroscopia di stelle luminose e di stelle BE, oltre, se possibile, anche degli altri oggetti precitati, con strumenti facili da usare come lo Star Analyser.
-Ripresa di Nebulose planetarie, per coloro che possiedono strumenti con una sufficiente lunghezza focale , o che possono portarla ad almeno 2000 mm.Tale settore è, a mio avviso , quello dove la differenza tra cieli inquinati e puliti è minima, in quanto la ridotta estensione angolare di questi oggetti rende predominante, ai fini della loro osservazione , il seeing del momento.Da prove fatte da me su M57 tra riprese CCD da Roma ed Arcinazzo, in Ciociaria, a 1000 mt sl e a 90 km da Roma non c'era praticamente alcuna differenza qualitativa.
-Osservazione di stelle doppie strette, e doppie fotometriche o spettroscopiche.
-Riprese, come è ovvio, di oggetti del sistema solare, sole in special modo, nelle quali il seeing in genere più stabile delle città costituisce un elemento a favore.
Tutto ciò, come è nelle premesse, richiede l'uso di una camera CCD con filtri appropriati e commisurati, se possibile, alla banda di emissione dell'oggetto da indagare.
Mi spiego: se so che quella planetaria emette, ad es, nella regione dell'OIII e dell'Ha, dovrò usare un filtro UHC che fa passare eslusivamente tali bande, in modo più o meno stretto a seconda dei tipi.
Circa il costo di una camera CCD new entry, occorre dire che negli ultimi tempi molte cose sono cambiate, e tali camere, che prima avevano un costo elevato, ora hanno un rapporto qualità prezzo ottimale.Sul mercato dell'usato, in particolare, non è difficile trovare camere di buona qualità a prezzi di 400-500 €.
Io stesso ho venduto un paio di mesi fa una ottima Starlight SXVF 7 praticamente nuova a 500 €.
Alcuni dei lavori precedenti sono peraltro effettuabili, seppure con maggiore difficoltà, anche con reflex digitali.
Fin qui il contesto strumentale ed operativo.Sul piano, poi, della opportunità della effettuazione di riprese CCD cittadine, da casa, per intenderci, vorrei sgombrare il campo dalla falsa idea che siano inutili: io direi, invece , esattamente il contrario, per un motivo semplicissimo: esse soddisfano il criterio fondamentale della sistematicità delle osservazioni, spesso non rispettato in caso di osservazioni d fuori casa, spesso saltuarie ed occasionali.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: lunedì 22 giugno 2009, 9:14 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23673
fulvio, io sono d'accordo con te.
le mie preferenza, come giustamente accennavi, sarebbero quelle di avere un cielo Nero e un osservatorio tutto mio.
purtroppo, pero', anch'io mi trovo a fare i conti con la "scarsità di risorese" che non mi consente di poter scegliere arbitrariamente dove vivere e costruirmi il mio osservatorio privato.
a, allora, anch'io ho fatto di necessità virtu' ed ho cominciato a fare astronomia urbana (visuale e ccd) e ad interessarmi, per esempio, delle doppie, campo che avevo snobbato per anni.

per quanto riguarda, invece, il discorso scientifico, sono molto interessanti gli spunti che hai dato ma, purtroppo, anche essi richiedono, a mio avviso, almeno due ingredienti fondamentali:
- un background scientifico di base non banale (ma che, con un po' di impegno, si puo' provare a raggiungere)
- una pazienza ed una perizia, oltre che una assiduità, che non sempre ci sono consentiti dai ritmi frenetici con cui ci confrontiamo ogni giorno.

tuttavia spero davvero che questa discussione possa portare nuovi contributi e nuove idee per quanti, me per primo, si scontrano ogni giorno (anzi, ogni notte :D) con un cielo davvero penoso! :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: lunedì 22 giugno 2009, 15:01 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Antonio:
Cita:
allora, anch'io ho fatto di necessità virtu' ed ho cominciato a fare astronomia urbana (visuale e ccd) e ad interessarmi, per esempio, delle doppie, campo che avevo snobbato per anni.


ottima Idea:proprio qualche sera fa per puro caso ho incontrato un amico amante di questa disciplina, per una osservazione di una doppia stretta (0.7 arcsec).Ebbene, per quanto io non sia proprio un neofita nel campo, ho scoperto un mondo nuovo, di assoluto interesse, che va dal calcolo dei centroidi a quello delle orbite.

Cita:
per quanto riguarda, invece, il discorso scientifico, sono molto interessanti gli spunti che hai dato ma, purtroppo, anche essi richiedono, a mio avviso, almeno due ingredienti fondamentali:
- un background scientifico di base non banale (ma che, con un po' di impegno, si puo' provare a raggiungere)
- una pazienza ed una perizia, oltre che una assiduità, che non sempre ci sono consentiti dai ritmi frenetici con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Per quanto riguarda il background di base, non credo occorra un master in fisica, certo, che ha già alle spalle un grado di istruzione in materie scientifiche sarà avvantaggiato, ma non è che il laureato in legge od in medicina,(cito le suddette solo per la notoria scarsità od assenza di matematica) ad esempio, non vi si possa dedicare.
Per quanto riguarda l'assiduità, qui il discorso si fa più delicato, in quanto effettivamente non tutti hanno tanto tempo da dedicare all'astronomia.Ma anche qui. con un pò di buona volontà, si possono fare cose notevoli, appaganti per se e per gli altri, come , ad es. la curva di luce di una variabile a non breve periodo.
Secondo me è questione di organizzazione e pianificazione dell'attività astronomica in funzione delle possibilità strumentali e personali e del cielo del periodo.Personalmente, io mi do una strategia organizzativa periodica (mensile o bimestrale) per l'osservazione di dati oggetti ed il conseguimento di alcuni risultati su di essi, e molti altri fanno allo stesso modo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: martedì 23 giugno 2009, 10:41 
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Iscritto il: lunedì 28 aprile 2008, 11:11
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Interessantissima discussione.

Volevo poter dire il mio pensiero.

io mi sono avvicinato all'astronomia proprio perchè mi appassionava l'aspetto scentifico dell'argomento, e quindi il mio approcio è tuttora "per quanto mi è possibile" orientato in tal senso, per questo acquistai a suo tempo un CCD.
la strumentazione è posta fuori casa su un ampio terrazzo, e devo dire che non mi sono mai spostato da li, forse sono anche fortunato, il cielo è abbastanza buono a volte riesco a vedere ad occhio nudo stelle di quasi 5° mag. capita molto di rado ma a volte ci arrivo vicino, in genere la mag. limite arriva a 4.3 - 4.5 , e disto a 10 Km da Vigevano e 25 da Novara.

il problema è che il ccd diventa "strumento" nel momento in qui si è a conoscenza, e che si siano studiate le basi, che io tutt'ora sto studiando.
Questo studio credo, sia fondamentale per ottenere dati che abbiano un minimo di valore scentifico.

ma non è finita il mettere in pratica le conoscenza che si sono acquisite con lo studio, non è semplice (qui a volte si va in contro ad un muro); materiale informativo, manuali, o semplicemente tutorial di chi già a fatto studi, e quindi il capire come affrontare nella pratica alcuni ambiti scentifici è di diffice reperibilità in italiano e questo devo dire che per me è un poroblema non da poco.

Jhonny

P.s. scusate se ho fatto modifiche successive, ma avevo scritto troppo velocemente e la forma faceva abastanza pena. :wink:

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Jhonny


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: martedì 23 giugno 2009, 19:16 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Jhonny:

Cita:
la strumentazione è posta fuori casa su un ampio terrazzo, e devo dire che non mi sono mai spostato da li, forse sono anche fortunato, il cielo è abbastanza buono a volte riesco a vedere ad occhio nudo stelle di quasi 5° mag. capita molto di rado ma a volte ci arrivo vicino, in genere la mag. limite arriva a 4.3 - 4.5 , e disto a 10 Km da Vigevano e 25 da Novara.


Non mi sembra che tu sia messo tanto male, quindi puoi ben sperare in buoni risultati senza muoverti da casa, e, quel che più conta, in qualsiasi sera (o quasi) tu lo ritenga necessario.

Cita:
il problema è che il ccd diventa "strumento" nel momento in qui si è a conoscenza, e che si siano studiate le basi, che io tutt'ora sto studiando.


Per quanto riguarda le camere CCD, sono dell'avviso che la teoria debba andare di pari passo con la pratica, quindi comincia pure, non so, a fare qualche variabile, ad esempio,od anche qualche semplice immagine di prova: gli errori ti faranno apprendere in men che non si dica tutto ciò che c'è da sapere.Tieni presente che il metodo scientifico non è solo approccio rigoroso, ma anche ripetibilità e verificabilità dei dati, cosa che difficilmente si può ottenere con una ripresa "una tantum" anche se da un cielo splendido.
Quindi, chi ha, come te, la possibilità di effettuare osservazioni sistematiche (entro certi ovvi limiti) è comunque avvantaggiato, anche se riprende da cieli inquinati.

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: martedì 23 giugno 2009, 22:43 
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si forse mi faccio troppe menate come dici tu fulvio, ma credo che sia meglio porsi i problemi per ottenere risultati validi, analisi in questo modo è sistematica, solo che le domande che si pone uno come me che ha iniziato da poco a intraprendere questo campo dell'astronomia sono infinite e non si può esserne indifferente, altrimenti si rischia di fare valutazioni sbagliate.
forse sono troppo pignolo in questo, ma è proprio questa pignoleria a farmi continuare.

cmq ieri sera ho iniziato ha fare le mie prime riprese di prova di profondo cielo su M57, e devo dire che sono molto soddisfatto anche se ci sono molte cose da risolvere ancora.

anzi non appena riesco a fare una buona e valida intendo scentificamente parlando, mi piacerebbe sottoporre il mio lavoro sil forum, ovviamente niente a che vedere con una calibrazione puramente estetica, ovviamente senza nulla togliere alle opere d'arte che vengo pubblicate qui sul forum perchè tali sono!!

Cita:
Tieni presente che il metodo scientifico non è solo approccio rigoroso, ma anche ripetibilità e verificabilità dei dati, cosa che difficilmente si può ottenere con una ripresa "una tantum" anche se da un cielo splendido.
Quindi, chi ha, come te, la possibilità di effettuare osservazioni sistematiche (entro certi ovvi limiti) è comunque avvantaggiato, anche se riprende da cieli inquinati.


sono pienamente d'accordo Fulvio e ti quoto!!

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MessaggioInviato: mercoledì 24 giugno 2009, 5:59 
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Ciao, Jhonny:

Cita:
anzi non appena riesco a fare una buona e valida intendo scentificamente parlando, mi piacerebbe sottoporre il mio lavoro sil forum, ovviamente niente a che vedere con una calibrazione puramente estetica, ovviamente senza nulla togliere alle opere d'arte che vengo pubblicate qui sul forum perchè tali sono!!


Le "opere d'arte" come le chiami tu sono senz'altro belle e estremamente piacevoli a vedersi, ed in alcuni casi suggestive pertchè stimolano l'immaginario, ma sono cosa diversa dall'astronomia professionale, molto meno appariscente e molto più routinaria.Pensa che in molti osservatori è fatto assoluto divieto agli addetti di riprendere immagini di qualsiasi tipo al di fuori dei programmi stabiliti, che spesso si riassumono nella ripresa di immagini anonime, tendenti ad individuare certe caratteristiche morfologiche dell'oggetto e/o nella ripresa dei relativi spettri per individuarne quelle chimico-fisiche.Con ciò non voglio dire che gli appassionati dovrebbero imitare l'astronomia professionale, anche perchè non ne avrebbero la possibilità, ma semplicemente che potrebbero unire alla voglia di estetica e bellezza delle loro immagini un minimo di approccio scientifico, che poi è quello che dagli inizi della storia ha fatto progredire il genere umano.

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana con il CCD
MessaggioInviato: mercoledì 24 giugno 2009, 8:17 
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secondo te per fare riprese con ccd sistematiche e programmate non è essenziale una postazione di osservazione pressochè fissa?
dove si può di giorno in giorno, andare ad affinare la precisione di inseguimento?
non è un fattore importante da considerare soprattutto per chi volesse fare riprese astrometriche?
se non si ha questa possibilità non viene a mancare in parte, la ripetibilità e la verifica dei dati?

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