1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 13:58 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
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deneb ha scritto:
..........mi rendo comunque conto che trovare dei porro ad ampio campo e buoni prezzi sia ormai quasi impossibile.........

In effetti, basta fare una piccola ricerca di mercato per accorgersi che le cose stanno proprio come dici.
Parrebbe un controsenso, visto che costruire un binocolo a tetto con buone caratteristiche ottiche e meccaniche è più complesso rispetto ad uno a porro, ma evidentemente le aziende del settore in questi anni hanno affinato le tecniche costruttive, per venire incontro alle richieste di mercato ed oggi pare quasi che la situazione si sia ribaltata. :shock:

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Stefano
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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 15:42 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Angelo Cutolo ha scritto:
@ K8: un confronto lo faremo, sarà sicuramente interessante, hanno la stessa p.u. ed un campo simile, il fury di qualità migliore ed il db di diametro maggiore. :P


Alla prossima mangiata! :D

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 16:43 
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Aggiornamento:
il binocolo è arrivato, mentre stavo aprendo l'ufficio mi ritrovo il tipo sell'SDA che mi aspettava, appena ho visto le condizioni del pacco, ho avuto un brivido di terrore :evil: pareva ci avessero giocato a calcio, comunque ritiro CON RISERVA, il corriere non ha fatto un fiato (e vorrei anche vedere) e comincio a ravanare nel pacco e con piacere riscontro che Giuliano non ha lesinato sull'imballaggio (complimenti), evidentemente conosce bene SDA. :twisted:

Prime impressioni: il binocolo e compatto (secondo i miei standard) del solito colore verde, piu leggero del Vixen 8x56, trovo particolarmente carina la custodia è completo di cinghie (del bino e della custodia) e del solito panno per le lenti (che non userò mai, meglio la lens-pen). Viste le condizioni del pacco, la prima cosa che verifico è la collimazione, esito positivo (per fortuna) ma farò un'ulteriore verifica a casa con cavalletto (forse :roll: ), a tal proposito segnalo un potenziale difetto, c'è il rischio che l'esiguo spazio tra i tubi non permetta l'ingresso e quindi il collegamento con la staffa ad "L" per la sistemazione del binocolo sul cavalletto, comunque dissiperò questo mio dubbio questa sera a casa.
Continuando con la descrizione, ho verificato la "bontà" dei dati tecnici di questo strumento, innanzitutto le pupille sono ambedue rotonde ed uniformemente illuminate (Binomania docet :lol: ), il campo reale dalle verifiche compiute risulta di 8,1/8,2° appena superiore agli 8° promessi (ottima cosa), la minima distanza di messa a fuoco è di circa 1,3 metri, altra parentesi su questo dato, la visione a questa distanza è nitida (e tutto il campo a fuoco) ma abbastanza (per me) faticosa, devo far convergere gli occhi in maniera considerevole, ho "osservato" una mappa stradale di Milano ed ho avuto la precisa sensazione di osservare il fondo di una scodella, in breve una fortissima distosione a cuscinetto, almeno credo sia quella la causa. Osservando il paesaggio (ovvero i palazzi) a distenze piu "normali" la distorsione risulta invece molto leggera, la sensazione di nitidezza generale mi sembra buona, al centro del campo è ottima, ho passato qualche minuto ad osservare due piccioni su un'antenna sullo sfondo del classico cielo afoso milanese (ovvero color bianco-celeste tenue), i colori (invero un po monocorde) dei due volatili mi sembrano abbastanza fedeli e senza particolari dominanti, il primo era il classico piccione con le sue varie tonalità di grigio-blu e ardesia, il secondo (una femmina?) color nocciola, beige con la porzione ventrale bianco crema; il cromatismo su soggetti contrastati (antenna su fondocielo e pannelli solari illuminati) diventa avvertibile dopo circa il 60% del campo, ai bordi diventa molesto, a dx un'orlatura verde pistacchio mentre a sx il classico violetto. Su soggetti in ombra (sbirciavo dentro le vetrine dei negozi su strada :oops: ), la questione cromatismo migliora drasticamente e si rivela la luminosità dello strumento, dandomi immagini ottimamente dettagliate delle scene interne ai negozi.
Questa sera a casa, farò ulteriori osservazioni (possibilmente) al crepuscolo ed a sera inoltrata (non credo sul cielo, visto che si prospetta una fetenzia), oltre alla prova di sistemazione sul treppiede e quindi sulla collimazione fine.

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 16:49 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
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Ottima prima impressione, complimenti Angelo!

Parlando in giro comunque ho sentito che i prismi a tetto sono scollimabili più difficilmente dei loro cugini a porro. Verità o leggenda?

Aspetto allora le seconde impressioni :D

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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 17:13 
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Sui prismi "scollimabili" :lol: non ti so dire, sò ngurant sul tema, sarebbe da chiedere a Piero e/o a Piergiovanni.

Dimenticavo una o due cose sulle prime impressioni, l'ergonomia, si maneggia estremamente bene con una mano sola, mentre con tutte e due ho qualche problema, non c'è spazio, per tenerlo devo incrociare le dita stile "Guicas Casella" :mrgreen: , per la presa a due mani i porro sono infinitamente piu comodi, la regolazione diottrica è DURA, ma tanto si fa una volta sola, la messa a fuoco mi sembra precisa senza scatti od indurimenti zonali, forse un'attimino duretta e per andare dalla minima distanza all'infinito, occorrono poco piu di 1,5 giri della manopola, per la precisione 600°, in ultimo la distanza interpupillare si regola molto dolcemente.

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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 18:32 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Il diamonback e' made in china o japan?
E per la diottria ha la ghiera a scatto o e' sempre libera?

Anch'io comunque faccio 1 po fatica col mio a trovare sunbito "l'incastro" giusto per le dita...


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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 20:28 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
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Angelo Cutolo ha scritto:
la minima distanza di messa a fuoco è di circa 1,3 metri, altra parentesi su questo dato, la visione a questa distanza è nitida (e tutto il campo a fuoco) ma abbastanza (per me) faticosa, devo far convergere gli occhi in maniera considerevole, ho "osservato" una mappa stradale di Milano ed ho avuto la precisa sensazione di osservare il fondo di una scodella, in breve una fortissima distosione a cuscinetto, almeno credo sia quella la causa.


la visione alla minima distanza di messa a fuoco è più difficoltosa sui prismi a porro per un effetto di sdoppiamento dell'immagine che invece non si ha sui prismi a tetto; in questi utlimi inoltre la messa a fuoco è più rapida per una minor escursione (molto utile per i naturalisti)
la curvatura che hai notato forse potrebbe essere legata alla cosiddetta distorsione angolare: un "difetto" volutamente inserito e calcolato per evitare nel panning il fastidioso effetto rolling (come se le immagini ruotassero su un cilindro), tipico dei binocoli con lenti asferiche
relativamente al cromatismo, consolati: non esiste un binocolo che ne sia totalmente privo
in effetti è vero che i prismi a tetto sono molto più difficilmente scollimabili se non per gravissimi traumi, in quanto i prismi sono praticamente fissati in quella posizione: la collimazione di tali binocoli è infatti difficilissima ed eseguibile solo in fabbrica in quanto bisogna tenere conto anche della correzione di fase: per carità, non metteteci la mani!
le mani "in preghiera" sono la tipica "disergonomia" che detesto nei prismi a tetto dove anche i gomiti sono tenuti stretti: personalmente è una posizione che sento molto più faticosa, con maggiori tensioni e con minor stabilità, ma è una questione personale, tuttavia il roblema deve essere sentito perchè la swarosky ha progettato lo splendido 8x32 EL con la cavità centrale, molto, molto comoda
http://www.chuckhawks.com/swarovski_EL8x32.htm, una resa ottica molto, molto buona , un prezzo molto, molto, molto, molto alto....... :x

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osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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MessaggioInviato: martedì 16 giugno 2009, 7:07 
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I binocoli Vortex necessitano di una staffa apposita, più stretta, per essere fissati al cavalletto, come quasi tutti i bino con prisma a tetto... ma non cercavi un largo campo da usare a mano libera?

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MessaggioInviato: martedì 16 giugno 2009, 9:38 
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@ Deneb: Grazie, spiegazione molto chiara sulla distorsione, effettivamente la visione a "minima distanza" è come guardare il proprio dito a 20 cm di distanza :mrgreen: , riguardo l'ergonomia, sulla comodità dei porro rispetto i tetto, non c'è confronto.
Avrei una domanda, ho cercato su Binomania l'articolo che spiega come valutare in maniera seria il CM, CP e CI ma non l'ho trovato, tu hai il link? Se no, puoi spiegarmelo tu?

@Vicchio: naturalmente l'uso di questo binocolo sarà quasi esclusivamente a mano libera (e vista l'ergonomia), spesso con una mano sola, ma per le verifiche della collimazione e delle prestazioni generali, avevo bisogno di un supporto stabile. Comunque sono riuscito ad attaccargli (per un pelo) la staffa, ho dovuto togliere i tappi per recuperare i 2 mm necessari a permettere al pomello di avvitarsi al binocolo. :wink:
Allegato:
bino.jpg
bino.jpg [ 73.27 KiB | Osservato 1594 volte ]

Per il momento come prima valutazione (da prendere con le molle ed un paio di airbag), dalle sosservazioni che ho fatto al tramonto e di sera tardi, se con CM s'intende la porzione di campo ben definita, senza distorsioni, cromatismo e aberrazioni varie siamo sul 50% scarso (meglio 45%), la parte di campo al bordo (CI) che serve solo a fare "insalata", dove trovi di tutto e di piu, è un buon quarto abbondante di campo 30%, rimane la via di mezzo (CP); comunque salvo diversa indicazione da Piero e/o Piergiovanni, azzarderei CM 45%; CP 25%; CI 30%. Il binocolo risulta perfettamente collimato, verificata sul solito elettrodotto che ho a 3/4 km da casa.

Ps.: A qualcuno sembrerà che lo stia criticando troppo, trovando "difetti" a destra e a manca, invece devo dire che stò coso mi soddisfa abbastanza, ho osservato all'imbrunire le evoluzioni di un gruppo rondini per almeno 20 minuti e mi sono divertito un sacco, in questo caso gli 8° del Vortex si sono fatti sentire, rispetto i 6° del Vixen, ma soprattutto l'aggeggio è veramente molto, molto luminoso.
In definitiva penso di aver fatto un buon acquisto, se la futura prova sul cielo non mi farà cambiare idea. :mrgreen:

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Anche il contrasto è notevole no? 8)
Per la correzione del campo direi che siamo nella media per la classe di costo dello strumento, campi corretti è più facile ottenerli su misure più piccole, su 8° di campo diventa difficile e i costi lievitano, come al solito ogni strumento è un compromesso tra costo, campo corretto, dimensione del campo e le altre caratteristiche ottiche, l'importante è trovare il mix giusto per l'uso che se ne vuol fare :idea:


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