adastra ha scritto:
TRE: collimazione perfetta
Stesse condizioni (con gli stessi ingrandimenti) di quello precedente, ma questa volta con la stella “a fuoco”. Valutare se il famoso pattern di Airy si presenta in modo simmetrico e uniforme, altrimenti agire sulle solite viti, molto leggermente, come nei passi precedenti.
Nota: a differenza dei precedenti step che possono tollerare una condizione di seeing mediocre, quest'ultimo necessita di condizioni sufficienti dal punto di vista della turbolenza atmosferica.
Buona fortuna!
Ciao, mi sono accorto di una leggera scollimatura del mak127 proprio dal punto tre di adastra ed è anche la prova che faccio sempre quando inizio ad osservare (poco per la verità) col makkino.
Se dovesse essere necessario ricollimare lo strumento, dotati di un paio di brugole (non ricordo il passo ma non è un problema reperirle) e fai come ti hanno già suggerito, tenendo in considerazione il fatto che nella culatta del 127 ci sono 6 viti e non è immediatamente intuitivo il loro funzionamento. Da quello che ho capito io le tre grandi reggono lo specchio e vanno appena svitate, mentre le tre piccole agiscono sull'inclinazione dello specchio stesso e vanno ruotate DELICATAMENTE mentre controlli l'immagine della stella in intra ed extra fuoco. Trovata la configurazione ideale riavviti le tre grandi senza forzare tropppo.
Occhio alla guarnizione di gomma che allentando le tre viti grandi può uscire leggermente dalla sede e rimanere schiacciata quando riavviti.
Luca
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Dob LB 12", Mak 127sw, sw80ED, C8, newton sw 200/1000; eq5 motor;HEQ5PRO, Celestron CG5gt, Orion StarShoot autoguider, SPC900NC WO 40 2" - PAN 27 2" - Burgess 20 - Speer Waler II 13,4 - TMB 9 - Or 7 -SW UWA 6mm - TMB 5 - Televue Barlow 2x[/size]
GHT 20x90 - Vortex 8*42; Manfrotto 055XB+701hdv Canon 7D Mark II; Canon 600D e 1000DLe mie immagini: http://www.astrobin.com/users/Luca_M/