maidiremirko ha scritto:
Cita:
2.dato che ho imparato che la scelta della risoluzione di campionamento (2"o 3"/pixel) di immagini è data dalla valutazione del seing medio e dalla valutazione della precisione della montatura e della guida se ce. tolto il problema seing di (facile determinazione) come posso determinare che risoluzione di campionamento è meglio adottare per ottenere il massimo dei dettagli con il mio sistema di montatura e guida manuale?
Credo che questo sia un problema da porsi nelle riprese in hires piuttosto che a quelle a lunga posa di campi stellari più o meno ampi.
ciò che affermi in questo punto non mi risulta, sono pronto a cambiare idea, ma la teoria che ho studiato dice che:
il campionamento per l'alta risoluzione è in funzione alla risoluzione teorica dell'ottica (x"arc.), a questa risoluzione, per poter ottenere il maggior dettaglio deve essere campionata su 2 pixel² , pertanto ogni pixel dovrà campionare x/2"arc (per il teorema di Nyquist) per questo che vengono utilizzate aperture focali molto lunghe in hi-res.
il seing nel hi-res non dovrebbe essere un fattore determinante per la scelta del campionamento, infatti quello che si dovrebbe fare in fase di elaborazione e di scartare le immagini peggiori compromesse dal seing, oppure con l'utilizzo di un seondo telescopio, puntato sullo stesso soggetto per individuare i momenti di calma in cui fare riprese.
quanto detto finora vale soltanto se i tempi di posa sono brevissimi congelando così gli effetti dannosi del seing.
mentre per le immagini di profondo cielo, dovendo fare lunghe pose, l'elemento che pregiudica la risoluzione massima ottenibile, è per ovvi motivi il seing, che andrebbe controllato sera per sera, tramite la valutazione dell FWHM o per lo meno utilizzando un valore medio in funzione della zona in qui si riprende,
se con tale valutazione si ottiene che la risoluzione massima sarà di 4"arc si dovrà campionare a 2"/pixel, perciò si dovrebbe portare le focali tenendo conto della grandezza dei pixel, al campionamento calcolato.
un altro fattore determinante per la scelta del campionemento nelle riprese deep sky, è la montatura e i sistemi di guida che dovrebbero consetire una precisione pari alla risoluzione prefissata dal seing, se cosi non fosse non sara piu il seing a darci il limite di risoluzione ma i limiti della meccanica.
questo dovrebbe essere più o meno quello che dice la teoria la fonte di tali spunti è presa dal libro scritto dal dott Vincenzo Franchini, dott. Guido Pasi e Ing. Martino Nicolini "il CCD in Astronomia".
Mi piacerebbe approfondire il discorso con tutti voi può uscirne qualcosa di utile a tutti no?