sbab ha scritto:
Mah, per il discorso del campo è questione di gusti.
Se ti piace l'effetto di immersione, proprio il fatto di faticare a vedere il bordo campo dell'oculare rende l'ethos unico.
Io ormai non ci faccio più caso perché il mio vaporetto è praticamente saldato al focheggiatore, ma quando mi capita di piazzare al suo posto il Meade UWA 14mm (84°) o il nagler 11T6 (82°) mi sembra davvero di rientrare in un buchetto della serratura....
Inoltre, non c'è solo il fattore del campo.
Questi ethos (almeno, io parlo solo per il 13mm) sono "diversi" anche in termini di resa rispetto ai nagler.
Forniscono un'immagine un po' più fredda, azzurra, neutra, rispetto alla dominante calda (giallina) dei nagler.
Altro aspetto determinante è la nitidezza. Nonostante il progetto ottico parecchio complicato, gli ethos danno del filo da torcere ai nagler anche su questo.
Secondo me non c'è proprio storia.
Il nagler, anche il tipo 6, è un progetto ottico VECCHIO a confronto degli ethos, su tutti i fronti.
L'unico vero problema è il costo, decisamente esagerato.
Per questo, come suggeriva Wide, sarebbe interessante provare gli esemplari della concorrenza....
Fabio
Beh... è vero che è personale. Però dire che il Nagler è un progetto vecchio confronto degli Ethos non è un buon argomento secondo me. Che dire dei Plössl o Ortho, allora? Il Nagler ha provato fra gli anni che è uno dei migliori tipi di oculari nel mercato e a parte del campo ancora più largo non ho visto molte differenze coll'Ethos. Ne riguardo alla nititezza, ne alla trasmissione. Magari un confronto diretto mi farà cambiare idea, ma finora non lo credo. Un oculare resta un compromesso e anche l'Ethos non scappa da questa legge.
Quindi a mio parere la questione resta se il lusso di questo campo di 100° vale la spesa o no.
Ciaooo!
Peter