Salve a tutti,
come avevo preannunciato in altri topic avevo intenzione di dotarmi di un dobson ottimizzato per l’uso delle torrette binoculari senza correttori di tiraggio, per sfruttare il vantaggio dell’osservazione con entrambi gli occhi su ampie porzioni di cielo.
Dopo un’attenta ricerca di mercato mi sono letteralmente innamorato del Dobson Acquarius costruito artigianalmente dal mio amico e socio del Circolo Astrofili Veronesi Mauro Pozzato
http://www.astrofiliveronesi.it/index.p ... quarius-08Mauro è un restauratore di mobili e ha riversato le sue competenze e manualità nella realizzazione di uno strumento dalle caratteristiche costruttive notevoli e funzionali.
Innanzitutto il peso, solo 16 kg circa in setup da trasporto (vedi foto) più 1,2 kg tralicci in alluminio e 10 kg di contrappesi, poi la velocità nel montaggio, solo qualche pomello da avvitare, inserire i contrappesi, una collimata con il laser e in 5 minuti si è pronti.
Mi sono fatto realizzare due set di tralicci, uno standard e uno di 15cm più corto per l’uso binoculare.
La prima luce è avvenuta il 22 maggio in occasione di una serata pubblica del Circolo in località Passo Fittanze. Il cielo era molto chiaro, non sembrava di essere a 1400 mt d’altezza, il seeing era pessimo e dulcis in fundo la gente si affollava intorno allo strumento, insomma un disastro, comunque la visione dei vari oggetti Messier in binoculare è stata si interessante ma non così bella come mi aspettavo, le stelle non erano puntiformi come nei due altri dob da 16” che avevo accanto, le immagini erano impastate, ho scoperto poi il perché. Solo a fine serata ho fatto uno star test, l’ombra del secondario era sul bordo della stella sfocata, questo perché ho effettuato la collimazione con il laser inserendolo nel portaoculari senza la torretta, invece avrei dovuto collimare con la torretta già inserita, cosa che ho fatto ieri sera ottenendo prestazioni assolutamente migliori.
Appunto ieri sera, dalla periferia di Verona, si godeva di un ottimo cielo, la mag limite allo Zenith era superiore alla 5. Avevo appena finito di lavorare ed erano gia le 23.30 ma la curiosità di provare lo strumento era troppa.
Ho provato a montare lo strumento con i tralicci standard, una collimatina e star test: imaginin in intra ed extra focale da manuale, ottiche di classe queste Hubble optic made in USA…poi,inserito un oculare da 20mm, via su M13, esplosione di stelle! Risolto fino al nucleo a 70x, idem per M3.
M51 evidente e in visione distolta percepivo i dettagli della spirale. Monto allora i tralicci corti e stavolta collimo attraverso la torretta, stessi target. E’ risultata evidente la perdita di luminosità e soprattutto la comparsa di una fastidiosa luce diffusa attorno alle stelle più luminosa nonché un certa dose di cromatismo, chiedo a chi usa le torrette, è così anche con le vostre? (ho la Baader Maxbrigth).
Insomma per ora mi è piaciuta di più la visione mono, forse a causa di uno sdoppiatore binoculare non molto performante, prima o poi proverò una Denk o una Zeiss Mark V.
Certo è che la sera del 22 ho provato gli Ethos di Wide, ho avuto delle visioni di una tale perfezione da far passare in secondo ordine la visione stereo della torretta, oltretutto quegli oculari rendono la visione tridimensionale anche in mono, per non parlare del campo immenso e corretto fino al bordo.
Alla prossima!
Milo