1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 16:36 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3443
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
spok ha scritto:
Conoscere il cielo comprende l'uso delle mappe, il sapersi orientare ad occhio nudo, il saper usare al meglio la propria strumentazione e sapere scegliere come espandere le proprie dotazioni fino al trovare e osservare gli oggetti.
Questa attività richiede tempo, disciplina e pazienza, ma soprattutto continuità. Perchè è vero che fare un paio di raduni l'anno insieme a molti astrofili sia bello e importante, ma per imparare veramente bisogna osservare i mutamenti del cielo notte dopo notte, per almeno un anno o due. Questa condizione ci obbliga PER FORZA a fare gli osservatori urbani, ma è l'unica possibilità per imparare più in fretta a volte.
Secondo me è meglio osservare per 1 ora ogni sera dal balcone, magari una ristretta lista di oggetti abbordabili, che osservare 1 notte al mese tutto quello che si può e poi niente. Questo non vuol dire che si può osservare sia 1 ora al giorno che 1 volta al mese in un cielo scuro. Ma dire che è meglio solo 1 notte al mese in un cielo scuro lo trovo limitante in particolare per il neofita.


Ciao Spok, piacere conoscerti.
Quanto dici presuppone che tu abbia imparato molto in fretta in solo un mese di osservazione, quindi complimenti.
Io ho fatto un percorso simile al tuo, iniziato poco più di tre anni fà.
Inizialmente ho preso un telescopio per osservare dal balcone di casa. Poi faticavo a trovare gli oggetti e ho pensato fosse colpa del cielo poco buio. Appena mi sono spostato dal balcone al campo dietro casa le cose erano già cambiate: gli oggetti si vedevano già meglio. Ricordo in particolare una luminosissima M31 nel mio newton 130mm.
Piano piano prendevo dimestichezza con l'attrezzatura, imparavo ad usare le mappe, a muovere il telescopio nella direzione corretta mentre osservavo nel cercatore.
Poi mi sono reso conto che dove dovevano esserci oggetti, c'erano solo ombre e macchioline troppo soffuse per entusiasmare anche il più appassionato astrofilo.
Così ho capito che il cielo buio conta molto, troppo!
Piano piano mi sono spostato, su cieli sempre più bui. Lì è tutta un'altra cosa. Fare star hopping è bello già nel cercatore, e anche ad occhio nudo vedo molte delle stelle di riferimento. Gli oggetti li trovavo più in fretta e quando li guardavo saltavano fuori dei bei dettagli.
Poi è arrivata la sete d'apertura e il goto, ma questo è un altro discorso che non c'entra.

Con il mio discorso voglio dirti che dopo una prima fase, che chiamerei di apprendimento e presa di dimestichezza con l'attrezzatura, vorrai per forza vedere bene, e da casa ti limiterai a osservare doppie, pianeti, luna e poco di più.
Personalmente io da casa osservo con molto profitto e soddisfazione quanto sopra, e una volta al mese mi sposto con alcuni amici sotto un cielo veramente buio: è solo lì che io sento di godere appieno della mia passione.
E non sottovalutare nemmeno l'importanza di trovare alcuni compagni di osservazione.

Buona fortuna

P.S. Sbab ti ha detto circa le mie stesse cose.

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Massimo Alessandria
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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 16:40 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
Iapetus ha scritto:
Ecco, analogamente, rendendo un pò "elastico" il ragionamento, per chi è stato sotto cieli molto migliori del mio è la stessa cosa, è difficile tornare indietro, piuttosto di rimbambire davanti alla tv si fa qualcosa lo stesso ovvio, ma un cielo buio è un cielo buio, sono sicuro che se il tuo Bresser lo porterai sotto un cielo buio vedrai così tante differenze dal tuo cielo usuale che ci vorrrai tornare il prima possibile e l'astrofilia da balcone resterà sempre un piacere ma consapevole che un cielo buio ti fa la differenza! :wink:


Tu hai avuto uno strumento analogo al mio ed hai osservato M13 dalla città. Poi hai preso un dobson molto più ampio e M13 è diventata un'esplosione di stelle, non più una nuvoletta. Per lo stesso ragionamento per cui ora preferisci il dob al tuo vecchio 130, è evidente che anche coloro che osservano un cielo scuro lo preferiscono ad uno inquinato. Ma ciò non vuol dire che ad un neofita devo consigliargli di prendersi un telescopio molto aperto e spesso anche costoso e tralasciare le cosidette "navi scuola". Questo secondo il noto proverbio astrofilo per cui il migliore telescopio è quello che si usa più spesso.
Alla stessa maniera non posso dire ad un neofita "se non vai in un cielo buio evita di osservare che non serve a niente". Questo atteggiamento a mio avviso è quello più deleterio perchè allontana dall'hobby.

Io osservo da poco tempo, ma una cosa la ho capita: l'astronomia non è un "desiderio", come un gelato quando per strada si vede il carretto che lo vende. Non basta il telescopio a fare l'astrofilo, anzi, forse non è neanche quello fondamentale perchè gli strumenti vanno e vengono nella vita. Quello che è importante sta nel crearsi una cultura notte dopo notte, un passo alla volta. Occorre leggere dei libri, consultare dei siti e frequentare dei forum se non delle persone dal vero organizzate in club. Occorre osservare sempre e farsi delle domande.

Questa possibilità -osservare sempre- oggi non è possibile per via delle nostre vite frenetiche e poi ci si mette anche la disgrazia delle luci artificiali che rendono ormai il cielo pessimo. Eppure è proprio nelle frequenza il segreto dell'apprendimento di questa disciplina. Per cui, se ad ogni balcone la notte spunterà un telescopio, forse qualcuno deciderà nelle Amministrazioni locali di sostituire almeno certe lampade e attenuare i fari...non lo vedo un pericolo per l'astronomia amatoriale essere in tanti ad osservare dalle città. Come non è un pericolo per il calcio vedere nei prati dei parchi tanti bambini che giocano a pallone, anche se non sono in uno stadio.

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Imparo a osservare il cielo buio con:

bresser messier n-130 (newton 130/1000, f/7,7, eq 3.2), binocolo bresser hunter 10x50
oculari: ploss 25mm, 15mm e 10mm (in dotazione al bresser); William Optics Swan 20mm, TS Planetary HR 9mm, TS Planetary HR 5mm
barlow: barlow 2x, celestron OMNI barlow 2x
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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 16:51 
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Iscritto il: martedì 8 aprile 2008, 1:18
Messaggi: 525
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
spok ha scritto:
Tu hai avuto uno strumento analogo al mio ed hai osservato M13 dalla città. Poi hai preso un dobson molto più ampio e M13 è diventata un'esplosione di stelle, non più una nuvoletta. Per lo stesso ragionamento per cui ora preferisci il dob al tuo vecchio 130, è evidente che anche coloro che osservano un cielo scuro lo preferiscono ad uno inquinato. Ma ciò non vuol dire che ad un neofita devo consigliargli di prendersi un telescopio molto aperto e spesso anche costoso e tralasciare le cosidette "navi scuola". Questo secondo il noto proverbio astrofilo per cui il migliore telescopio è quello che si usa più spesso.
Alla stessa maniera non posso dire ad un neofita "se non vai in un cielo buio evita di osservare che non serve a niente". Questo atteggiamento a mio avviso è quello più deleterio perchè allontana dall'hobby.

Mi sarò perso qualche cosa ma non mi risulta sia mai stato espresso un concetto del genere.


spok ha scritto:
[...]Per cui, se ad ogni balcone la notte spunterà un telescopio, forse qualcuno deciderà nelle Amministrazioni locali di sostituire almeno certe lampade e attenuare i fari...non lo vedo un pericolo per l'astronomia amatoriale essere in tanti ad osservare dalle città. Come non è un pericolo per il calcio vedere nei prati dei parchi tanti bambini che giocano a pallone, anche se non sono in uno stadio.

I telescopi ad ogni balcone li vedo un pò lontani purtroppo, come l'interesse per il cielo buio da parte delle amministrazioni locali...nutro una certa rassegnazione sull'interesse per il cielo buio per vari motivi e potrei dirne tante ma mi fermo qui.

In ogni caso calma ragazzi, secondo me un forum è bello e costruttivo perchè ci sono tante opinioni, non per forza la mia è quella giusta! :wink:

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"...eppure il vento soffia ancora, spruzza l'acqua alle navi sulla prora e sussurra canzoni tra le foglie bacia i fiori li bacia e non li coglie..."


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 16:53 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
sbab ha scritto:
Io personalmente considero le osservazioni urbane solo come una palestra per quelle vere, fatte sotto il cielo più buio che riesco a raggiungere.
E una volta che l'allenamento è arrivato ad un certo punto, quando si passa dall'essere "neofita" all'essere "neofita avanzato" :wink: (come credo di essere io...), allora le osservazioni urbane perdono quasi completamente la loro attrattiva e a quel punto è decisamente meglio 1 notte al mese fatta bene che 10 notti limitate dal cielo di casa.


Infatti te pensi, proprio come me ed altri, che comunque le osservazioni urbane sono importanti per un neofita. E' evidente che man mano che prendo confidenza con il cielo poi troverò gli oggetti più facilmente e anche le osservazioni diventano più immediate e organizzate. Sarà naturale non solo cercare cieli scuri lontano da casa per osservare certi oggetti, ma addirittura se si è abbastanza abili bastano poche uscite 1 volta al mese o 1 volta ogni due. Ma questo è diverso dal dire che l'osservazione urbana è inutile e anche dannosa per i neofiti e per il futuro dell'astronomia amatoriale in generale. A meno che qualcuno di voi abiti in un rifugio a 2000 metri sulle dolomiti, tutti siamo stati osservatori urbani o lo siamo anche ora...

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:03 
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Iscritto il: martedì 8 aprile 2008, 1:18
Messaggi: 525
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
spok ha scritto:
[...]Ma questo è diverso dal dire che l'osservazione urbana è inutile e anche dannosa per i neofiti e per il futuro dell'astronomia amatoriale in generale. A meno che qualcuno di voi abiti in un rifugio a 2000 metri sulle dolomiti, tutti siamo stati osservatori urbani o lo siamo anche ora...


Si vede che non conosci Fede! :D
L'osservazione urbana è inutile al fine di capire cosa sia un cielo buio, è inutile al fine di capire cosa sia un M31 al telescopio, è dannosa perchè ciò che vedi dalla città non è ciò che offre un cielo buio! Il fatto che siamo tutti o quasi degli osservatori urbani adattivi è dovuto a cause di forza maggiore, per un neofita agli inizi è logico che per capire come son messe le costellazioni, come stazionare, come fare un primo star-hopping, ecc un cielo urbano può essere anche una buona palestra, ma credo sia un pò riduttivo accontentarsi, tutto qua.
E stiam morbidi ragazzi, che alla fine sotto sotto la pensiamo tutti allo stesso modo...più stelle si vedono meglio è.

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:05 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
spok ha scritto:
Ma questo è diverso dal dire che l'osservazione urbana è inutile e anche dannosa per i neofiti e per il futuro dell'astronomia amatoriale in generale. ...


Sono d'accordo con te.
Ma credo che quello che intendesse Fede non fosse poi così drastico come lo hai inteso tu, o come lo ha dipinto lui.
E' giusto che all'inizio ognuno approfitti di ogni occasione per puntare il prorio telescopio.
Ma è anche giusto che tutti, in particolare modo i neofiti, sappiano bene che sotto un cielo degno di quel nome è tutta un'altra storia e che il tempo speso ad "allenarsi" dal balcone di casa non deve restare fine a sè stesso, ma servirà al gradino successivo, quello della trasferta.

Quello che Fede dice, e che anch'io quoto al 100%, è che non deve passare il concetto secondo cui l'astrofilo urbano è quello a cui aspirare, senza sforzarsi di provare di meglio. Ovviamente esistono sempre tutte le eccezioni del caso.

Fabio

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http://www.sbab.it
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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:09 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
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Iapetus ha scritto:
Mi sarò perso qualche cosa ma non mi risulta sia mai stato espresso un concetto del genere.


Provo a citare alcuni interventi:

fede67 ha scritto:
Bisogna, è un dovere per ogni astrofilo, far capire alle giovani leve che il cielo buio è insostituibile.
E questo lo si può ottenere solo stimolando i neofiti a recarsi sotto a cieli bui, magari con qualche associazione, non di certo "fuorviandoli" con liste di oggetti osservabili dalla città.


e inoltre

fede67 ha scritto:
si può anche mentire a se stessi, giurare di stare godendo come un riccio nello sdoppiare la Doppia Doppia della Lira, ma quello che si sta vivendo è il mero surrogato di una bella passione...
ed arrivare a creare addirittura associazioni per perpetrare questa "mutazione" è a mio avviso deviante, profondamente sbagliato, malsano oserei dire...
è più il danno che si arreca ai neofiti della soddisfazione che si ricava...
tanti saranno coraggiati, ma ancora più non si renderanno mai conto di cosa è un cielo buio, semplicemente perchè la "routine quotidiana" del balconaro fa mancare lo stimolo ad uscire verso luoghi bui...


Per "associazioni" si intende la Associazione Astronomica Urbana che ho linkato come stimolo alla discussione, presso il sito della Lega Astrofila Americana.
http://www.astroleague.org/al/obsclubs/urban/urban.html

Ma ancora per rimarcare il concetto inequivocabile:

fede67 ha scritto:
Rinunciare a questo è quello che considero la morte dell'astrofilia, ed il "pantofolismo balconistico" è un'arma pericolosa, pericolosissima, perchè si rischia di non venirne più fuori... :wink:
e, appunto, fondare o iscriversi ad una associazione di urban astronomy è a mio avviso il primo passo verso la rassegnata accettazione che col tempo porta all'abitudinarismo, e alla morte della passione...
andiamo, non posso credere che ci possa veramente essere qualcuno "entusiasta" di guardare M31 come un piccolo diafano sputazzo all'occulare... :wink:
La prima sera - wow, che storia, la vedo, che figata 'ste mappe!
La seconda sera - hey, la ho ritrovasta, quiesta volta ci ho messo davvero poco!
La terza sera - ecco, trovata, bene...
la quarta sera - bah, non la punto nemmeno, tanto è li, proviuamo qualcos'altro...

ecco la tristezza, tutta condensata in quattro battute, che sembrano battute, ma in fondo in fondo non lo sono...


Io dalla mia sostengo che, prima degli interventi di oggi, non si è mai detto in questa discussione che è meglio il cielo urbano di quello buio di montagna (o fate voi il posto che vi pare). Ho sempre considerato l'osservazione urbana come parallela a quella di chi viaggia per chilometri per cieli bui. Fra l'altro ci sono anche persone a cui piacciono luna e pianeti, altri a cui invece piace osservare e studiare stelle doppie e variabili. Queste due attività sono tipiche dell'astronomia urbana. Forse non sono astrofili queste persone? Forse sono un danno e una vergogna per l'astronomia amatoriale?

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:16 
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Iapetus ha scritto:
E stiam morbidi ragazzi, che alla fine sotto sotto la pensiamo tutti allo stesso modo...più stelle si vedono meglio è.

In effetti stavo ancora cercando di rispondere al messaggio di prima che ho già trovato altri 2 interventi... meglio cambiare flame che mi sto un po annoiando :mrgreen: :D torniamo a litigare se è meglio usare un dobson o un newton equatoriale (dal balcone, sia chiaro!) :mrgreen: :lol: :mrgreen: :twisted:

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:19 
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Messaggi: 10072
Località: Caserta (N:41° E:14°)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao spok, quanto dici sulla questione "urbana" è quanto mai lecita, ti chiedo di evitare di riportare costantemente quello che ritieni sia OT (lascia che sia lo staff a pensare a ciò) o quello che possa "minare" la discussione aperta da te, non devi difendere una posizione visto che si sta discutendo in termini di condivisione di esperienze.
Ritorniamo quindi sulle questioni da te richieste all'inizio:
spok ha scritto:
Vorrei iniziare questa discussione sulla astronomia urbana, dove portare link, esperienze, suggerimenti.

Ognuno porta la sua esperienza (link, osservazioni, etc) ed è giusto rispettare tanto quella del cielo urbana quanto quella del cielo buio; da quest'ultima non dimentichiamo che deriva il "cielo". ;)

Cieli sereni

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Il mio blog: https://www.astroimaging.it


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 17:46 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
Antonello Medugno ha scritto:
Ciao spok, quanto dici sulla questione "urbana" è quanto mai lecita, ti chiedo di evitare di riportare costantemente quello che ritieni sia OT (lascia che sia lo staff a pensare a ciò) o quello che possa "minare" la discussione aperta da te, non devi difendere una posizione visto che si sta discutendo in termini di condivisione di esperienze.
Ritorniamo quindi sulle questioni da te richieste all'inizio:
spok ha scritto:
Vorrei iniziare questa discussione sulla astronomia urbana, dove portare link, esperienze, suggerimenti.

Ognuno porta la sua esperienza (link, osservazioni, etc) ed è giusto rispettare tanto quella del cielo urbana quanto quella del cielo buio; da quest'ultima non dimentichiamo che deriva il "cielo". ;)

Cieli sereni


http://www.dirtyskies.com/

http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=4735

http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=4741

http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=4742

http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=4744

Una curiosità: usando google con la chiave "urban astronomy" pare che ci siano parecchi libri sul tema, naturalmente in inglese. Qualcuno ha letto qualcosa?
Inoltre, se si cerca "astronomia urbana" compare subito questa discussione in testa alla lista. Fino a qualche giorno fa invece in testa c'era questo:

http://astronomiaurbana.blogspot.com/

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