Le condizioni meteo molto buone, jetstream lontano, serata libera…. si osserva!
Ore 19,30 ultimo controllo meteo (esito: positivo), carico tutto in macchina e parto, destinazione Serole, piccolo paesino incastonato tra i monti sul confine tra Piemonte e Liguria.
Gli ultimi 20 km di saliscendi e tornanti mi portano a circa 600 mt. s.l.m., su un cocuzzolo che offre un’ottima visione verso est, sud e ovest, un po’ meno a nord dove un ripetitore e alcuni alberi occludono la visuale.
http://www.postimage.org/image.php?v=aV5ZHEiSono le 21,00, ho ancora un po’ di luce per montare tutto e preparare le mappe; l’attesa della notte è surreale, quassù dove gli unici rumori sono il sibilio continuo del vento e il canto degli uccelli… più in basso si accendono le luci dei paesini, fortunatamente gli alberi schermano bene, così non ho luci dirette a dar fastidio.
http://www.postimage.org/image.php?v=Pqii4tASeeing: all’inizio scandaloso, con l’avanzare della notte diviene abbastanza stabile;
Trasparenza: buona ma migliorabile.
E cala la notte, una notte più “buia” del solito, anche se non è ancora il vero buio; il cielo è costellato da una miriade di stelle, allo zenit si supera tranquillamente mag. 6, le stelle dell’orsa brillano a tal punto da sembrare quasi presuntuose; l’orizzonte invece è un po’ compromesso, specie verso nord ed est, dove le luci delle città lontane creano un alone chiaro che arriva fino a circa 20°.
L’osservazione parte da NGC 4038 e 4039,le famose galassie antenne; evidente (quando le ho viste m’è venuta in mente la parola FACILE) la forma a “C” che queste galassie irregolari formano nel cielo; un oggetto di mag. 10.7, basso sull’orizzonte, impensabile da casa mia, qui è quasi ovvio. E’ un buon inizio…
Prossimo target M83, galassia a spirale nella costellazione dell’Hydra: nucleo piccolo e intensamente brillane, tutto intorno un alone esteso e irregolare, nessuna traccia dei bracci.
Più a ovest cerco e trovo M68, un globulare di medie dimensioni, non troppo condensato, facile da risolvere e molto bello a vedersi.
Si sale nel Leone, il trio formato da M65-66 e NGC3628 è superbo, ogni galassia è diversa dall’altra, la NGC è tanto luminosa da richiedere a gran voce un posto tra gli oggetti Messier;
Stessa emozione osservando l’altro trio, quello formato da M105, NGC 3389-3384, con più in basso M95-96… non posso fare altro che rimanere inebetito all’oculare…
Dal Leone alla Vergine è un attimo, mi fiondo così nel famoso ammasso di galassie; osservate nell’ordine M98-99-100-85-58-59… NGC 4567/68… poi mi sono perso e ho continuato a vedere grandi e piccoli batuffoli di luce senza preoccuparmi di dar loro un nome, rapito da quel che il telescopio stava offrendomi.
Per la serata avevo preparato una scaletta di oggettini “difficili”… purtroppo mi son lasciato trascinare dalla foga, e la scaletta è stata quasi dimenticata, quasi perché mi sono ricordato di NGC 4395, un’estesa galassia a metà strada tra la Chioma e i Cani da caccia; si presenta come una grande macchia biancastra, ho cercato nel disco la presenza di condensazioni… ma nada de nada.
Verso est sono visibili il Mandriano e la Corona, due costellazioni avare di oggetti, a meno di essere a monte Palomar; vado quindi a nord, alla ricerca dei tesori dell’Orsa.
M101: finalmente si comprende il suo aspetto galattico, un nucleo compatto e luminoso, tutto attorno un alone enorme che riempie il campo dell’oculare; l’alone ha zone chiare e scure, forse un indizio della presenza dei bracci.
M51: non solo un indizio, ma una chiara conferma della forma spiraleggiante di queste due stupende galassie. Evidenti in visione diretta i bracci, perfettamente circolari, meno facile il ponte di materia, lo si nota solo in distolta e a fatica.
M81-82: ebbene sì, M81 è più grande della compagna (dal mio solito sito in campagna è invece il contrario…). La grande spirale ha un alone molto debole, che non si vede se non da siti bui; il sigaro è invece magnifico come sempre, tridimensionale, a volte luminoso e a volte oscuro come la pece, è una visione che non sazia mai.
M97: il gufo mi guarda, chiedendosi cosa vorrà mai quel piccolo uomo di un mondo tanto lontano… occhietti visibili in diretta e senza filtri.
M108: galassia di taglio, presenta anch’essa come M82 zone chiare e scure sul disco. Abbastanza evidente una banda di polveri che ne attraversa l’alone, in perfetto stile “Sombrero”.
A sud sale lo Scorpione, testa e chele sono ormai sopra l’orizzonte; lo spettacolo intorno ad Antares è imperdibile: da un latoM4, un immenso globulare poco concentrato, dall’altra NGC 6144, fratello minore del precedente, ancora più su (che terminologia… i fruitori dell’equatoriale mi prenderanno per un cavernicolo

) Al Niyat, doppia di aspetto “Polare”, per magnitudine e separazione delle componenti.
Si è fatto tardi, è ormai l’una e mi aspettano ancora un’ora e fischia di strada prima di essere a casa, purtroppo è ora di smontare; purtroppo perché la Via Lattea comincia ad alzarsi e ad essere visibile… la prossima volta toccherà a lei!
P.S. La parte più divertente deve ancora venire; all’altezza di Aqui Terme una pattuglia di carabinieri, indispettita dal carico che trasporto, mi si mette dietro con lampeggianti e fari puntati…
Una volta fermato, i due militari trotterellano intorno all’auto osservando dai finestrini il carico, chiedendosi cosa sarà mai quell’armamento bellico; la situazione è comica e per poco non mi scappa da ridere, così spiego ai due che è un telescopio e che sono stato a Serole bla bla bla… Il commento di uno dei due: “Ma che ci vedi i marziani con sto bestione?!”
Cieli sereni!!
