jhonny81 ha scritto:
ing. Nicolini Mi ha dato il consenso per riportare qui sul forum le sue e-mail
è una persona davvero gentile e disponibile a chiarire qualsiasi dubbio.
1° email
Cita:
Buongiorno Bartolomeo,
è un po' difficile risponderti senza dei dati CERTI dal costruttore.
Sarebbe fondamentale capire intanto se ha un convertitore a 16 bit o
(più probabile) a 15. Quindi sapere che GAIN hanno applicato. Da questi
dati, supponendo una 15 bit, la FWC si può stimare con la solita formula:
FWC = GAIN * 32768 (oppure 65535 se è una 16 bit)
ma, come capisci anche tu, si tratta solo di una stima che da' ben poche certezze.
Io ti consiglierei di scrivere direttamente al costruttore della ATIK, è
impossibile che non abbiano questi dati.
Una cosa certa è che il chip Sony in questione non è uno dei più adatti
per la fotometria, anzi, forse uno dei meno adatti: i pixel piccoli
significano necessariamente poca "capacità" e non mi stupirei si
aggirasse ben al di sotto delle 100000 unità. La presenza
dell'antiblooming poi è significativa della poca idoneità alla fotometria.
In ogni caso, non si faccia tanti scrupoli: cerchi di capire fin dove
riesce ad essere lineare e "si butti" su un ammasso facile e ben
conosciuto (M67 ad esempio) per fare delle prove incrociate di misura su
varie tipologie di stelle. Tenga presente che se non utilizza dei
filtri, e non fa una precisa calibrazione (troppo complesso...), il
fattore "colore" delle stelle può portare a degli errori che possono
superare il decimo di magnitudine. Le conviene fare dei test di
fotometria differenziale, staccandosi così dal problema della
magnitudine "da catalogo" che è SEMPRE riferita ad una banda (R, B, V, o I)
Cordiali Saluti
M. Nicolini
2° email
Cita:
>Grazie per la sua disponibilità. E per la veloce risposta!
Mi sono scordato nell’e-mail di farle i complimenti per il suo sito molto ben fatto e soprattutto molto utile, ed anche per il libro che stò leggendo “CCD in astronomia” al quale so che lei a collaborato, >Grazie, grazie! Mi fa piacere che sia utile a qualcuno.
>Vorrei comprendere il perché ha affermato che il convertitore è a 15 bit, anche se dichiarato sul manuale del costruttore che è ha 16? È un dato che lei ha ipotizzato senza visionare il manuale? Oppure controllando il manuale ha dedotto che il valore non sia corretto, mi scuso per il giro di parole.>Non ho guardato il manuale, semplicemente non ho visto la cosa riportata sul sito ATIK (ma mi deve essere sfuggito)
OK per i 16 bit allora!
>
Cosa intende con “fotometria differenziale”? capisco che magari in poche parole non si possa spiegare … se così fosse dove posso trovare spiegazioni a riguardo?
Un volta letto il libro che ho citato prima, mi interesserebbe approfondire la materia “fotometria” che testi mi consiglia come passo successivo per addentrarsi un po’ di più (ma non troppo) per approfondire certe tematiche.>Il sito di Gianni Roselli può essere un'ottima risorsa per iniziare e presenta anche un capitolo sulla fotometria differenziale:
http://digilander.libero.it/astrogi/index.htmCordiali Saluti
M. Nicolini
vai anche dopve hai scaricato il manuale di fotometria (quello del GAD) e chiedi al responsabile ti dira quali testi leggere e tutte le spiegazioni possibili.
Quella differenziale, lo dice la parola, e' una stima della differenza di mag tra la stella di confronto e il soggetto. SOLO la differenza quindi non DEVI sapere il valore assoluto della stella di confronto (che spesso non si ha e sei costretto ad cercarla fuori del campo inquadrato e se succede son dolori perche' gli errori con i cieli nostri diventano grandi).
Per quella ASSOLUTA devi avere il valore in varie bande della mag e cosi poi dai un valore ASSOLUTO all'oggetto che devi fotometrare.
Quindi fatti un campo stellare, vedi le differenze tra 2 stelle (e anche piu' non si sa mai quella di confronte fosse una variabile non conosciuta!!) e controlla la linearita'.
