Un piccolo aggiornamento sulla saga della collimazione. Dunque, siamo d'accordo che collimare di notte con un oggetto posto all'infinito sia la cosa migliore, ma è un po' scomodo per ovvi motivi, tipo, svita e avvita al buio ecc. Di giorno e con un oggetto lontano è più agevole, ma l'oggetto in questione deve essere davvero lontano, non il palazzo di fronte. Allora ho pensato di risolvere il problema della parallasse realizzando una dima doppia in cui i riferimenti siano distanti esattamente la distanza tra i due assi ottici, tipo questa.
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Dima.jpg [ 86.15 KiB | Osservato 2412 volte ]
In questo modo, considerando un riferimento diverso per destra e sinistra, è facile fare una collimazione abbastanza precisa, indipendentemente dalla distanza a cui poniamo la dima. Unico problema è che la dima stessa deve avere una dimensione paragonabile al campo inquadrato dal binocolo alla minima distanza di messa a fuoco. Con l'APM il campo è, a 50X, di una cinquantina di cm, per cui è meglio farlo su un cartoncino 700 x 100 da mettere ad una ventina di metri. Quello che mostro è un esempio indicativo, perché è bene che i cerchi concentrici siano abbastanza ampi da andare a lambire il bordo del campo inquadrato. Essendo una dima doppia, poi, è importante che essa sia messa in orizzontale perfetto ed altrettanto sia per il binocolo, per cui una livella è utile.
Insomma, niente di che, ma è facile da fare e da sperimentare anche in cortile.
Ciao, Massimo