Grazie a tutti voi che avete osservato l'immagine.
Un ringraziamento particolare agli amici che hanno voluto dedicare un attimo per rispondere con i propri commenti: Geppe, Andrea, Grad, Leonardo, Marco, Christian, Vittorio, Gianluigi, Davide Ghiso, Gimmi, Davide Bardini, Teo, Donato, Gianluca, Giuseppe, Giovanni, Nicola, Danilo, Carmelo, Mauro e Roberto.
Geppe, Grad, Marco: tecniche elaborative a parte, gli strumenti luminosi e le camere utilizzabili con lunghe pose, insieme ad un cielo abbastanza scuro, sono ingredienti fondamentali per ottenere immagini profonde e naturali.
Vittorio: in effetti questa è andata abbastanza bene. Non so se per gusto estetico o anche per un pò di fortuna per chi, come me, non ha una grande sensibilità sulle variazioni cromatiche di certe gamme di colore.
Gianluigi: Più che pelliccia direi "pellaccia"

Scherzi a parte, tu hai poco da lamentarti con le tue stupende immagini.
Christian: La rimozione dei gradienti in campi così ricchi di nebulose in effetti è un vero problema. Io mi regolo lavorando a parte l'RGB: inserisco in testa alla pila un livello provvisorio di regolazione della saturazione, aumentandola del 30% o più, così da individuare con chiarezza l'entità e la direzione del gradiente. Inserisco quindi un livello contenente un controgradiente in modalità
Colore e ne modifico il valore di l'opacità fino ad ottenere un certo senso di equilibrio. Bilanciato il tutto, elimino il livello di sautrazione provvisorio ed unisco il livello del controgradiente con il sottostante livello RGB. Infine aggiungo il livello di luminanza lavorato a parte, inalterato dalla rimozione del gradiente di colore. Così il piatto viene servito senza perdite di dati.
Gimmi: ho visto l'immagine degli americani e devo dire che ho trovato il nostro campo con una certa difficoltà in quell'oceano. Sì, la nebulosa h-alpha c'è ed è evidente. Mi fa anche piacere avere conferma del fatto che non si trattava di un gradiente di colore
Davide: i telescopi del Mauna Kea si saranno scollimati per le imprecazioni durante tutti questi mesi di maltempo, senza realizzare un cavolo! Altro che Etna...

Teo: quella strumentazione è imponente. Ne sa qualcosa anche la mia schiena.
Donato e Gianluca: esclamazione ricevuta. Ci sta
Giovanni: l'elaborazione ha richiesto un certo sforzo mentale. L'ho iniziata, sospesa, ripresa, sospesa e finalmente terminata nel giro di due o tre mesi. A mente, in tutto ci avrò lavorato circa 7-8 d'ore. Non ha poi richiesto così tanto tempo.
Nicola: il nuovo giocattolo è per le galassie, anche se tra un'imprecazione e l'altra contro il maltempo la stagione buona sta già per finire
Danilo: in h-alpha ti darà sicuramente delle soddisfazioni. Sull'Amiata avremo tanto da parlare, stanne certo. Incrociamo le dita, tocchiamo ferro e speriamo di non dover
parlare del tempo.
Roberto: non ho ancora avuto modo di vedere la B150 su Coelum. Anche altri amici mi hanno detto che in stampa rende molto bene. Ma questo mese il distributore di zona dalle mie parti ne sta ritardando la consegna alle edicole

Sarà un vero piacere incontrare molti di voi sull'Amiata; l'occasione giusta per conoscerci di persona!
A presto,
Gianni