1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 9 maggio 2009, 14:57 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Perchè l'Europa vale come il due di picche sullo scacchiere del commercio mondiale, non estranea una certa politica (di cui oggi TUTTI paghiamo conseguenze con la chiusura delle fabbriche iniziata circa 15 anni fa) di favore verso i trader nord europei, per cui è stato importante fino a ieri (ma oggi sono tutti molto pentiti, peccato che le filiere produttive siano oramai disintegrate come in Germania, Francia, nord europa, UK) importare a basso costo e rivendere con alti prezzi o margini senza dover costruire nulla. A questo punto la Cina ha e avrà tutto l'interesse a daziare i prodotti europei (meno quelli americani per i motivi detti) per spingere la produzione e il consumo interno di Made in China.
E' persino difficile importare generi alimentari caratteristici italiani, vengono frapposte continue barriere..........ma "l'illusione" che la Cina fa credere ai molti governi che un domani diventerà un consumatore mette sotto silenzio qualsiasi forzatura.......
Ciao
Massimo

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: sabato 9 maggio 2009, 23:08 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Non per dare lezioni di economia di macro-scala ma credo che si stiano facendo molti luoghi comuni e che si vada a cercare la spiegazione dei fenomeni cui assistiamo dove questa non c'è. perdonatemi quindi la sincerità ma i motivi "detti" non sono affatto quelli che avete detto...

La Cina ha investito il 70% e passa della propria liquidità monetaria e azionaria in titoli USA(titoli, proprietà immobiliari, compartecipazioni societarie, acquisto di emissioni bancarie garantite) - parliamo della gestione economica Cinese in quanto "paese" e non in quanto singoli investitori privati, sia ben chiaro - e si trova in una situazione di immobilizzazione di capitale rischiosissima poiché gli investimenti fatti, causa la recessione interna del mercato americano e la sua scarsa penetrazione in export di questi ultimissimi anni, rendono molto meno di quanto sperato e, soprattutto, non sono "liquidabili" se non con ingenti perdite. Quindi, da questo punto di vista, la Cina NON filo statunitense, è fortemente legata a manovre di salvaguardia del proprio rapporto economico con gli Stati Uniti. Questa è la verità. Inoltre alla Cina manca un'altra cosa: manca lo spazio.. inteso come "spazio" in cui mettere le proprie attività (non lo Spazio extra atmosfera terrestre). E guarda caso, appena oltre il confine cinese (che è sovrappopolato) si stende una delle regioni più grandi al mondo con uno degli indici di abitazione più bassi... Ecco perché la Cina non può nemmeno essere tanto schizzinosa nei confronti delle politiche del Cremlino di questi uiltimi anni (del tutto opinabili, tra l'altro).
Qui non è lìItalia che conta o non conta, non parliamo di protezionismo unilaterale, qui parliamo di una macroscala economica che è sfuggita alla grande all'occhio dei produttori europei e italiani.
Non ha certo niente a che fare con i telescopietti di cui ci occupiamo noi... :-)
Il processo di "regolarizzazione" del surplus lavorativo cinese sarà più lungo di quanto non si pensa e passerà necessariamente attraverso una fortissima emigrazione di mano d'opera. In Russia in primis, negli Usa e in Europa.

Questo solamente per sottolineare che i "motivi" di cui si parla qui non hanno nessuna incidenza con i valori di tassazione dei prodotti in import ed export.

Paolo

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MessaggioInviato: sabato 9 maggio 2009, 23:39 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
Quello che dici Paolo e' quello che e' gia' stato detto e ripetuto. Resta il fatto che non e' prevista nessuna emigrazione di mano d'opera cinese in altri paesi. Anzi ti diro' di piu', da quello che sento in giro e da amici e parenti residenti negli Stati Uniti e qua in Italia, risulta che molti cinesi ritornano al loro paese, perche' con quello che hanno appreso qua, possono tranquillamente inserirsi nella classe media cinese, fortemente in crescita. Il resto sono elucubrazioni politiche e sociali che valgono poco, i fatti - soprattutto se tu parli con coloro che fanno affari con la Cina - sono ben diversi (e qui i telescopi c'entrano poco perche' rappresentano un mercato da due soldi). La Russia non e' interessata ne' si puo' permettere immigrazione cinese, ha gia' molti problemi suoi di disoccupazione interna e di assetti politici soprattutto nelle regioni asiatiche dove l'egemonia culturale cinese viene vista male molto male, tanto da limitare gli ingressi ai cinesi. Quanto poi al fatto che la Cina sia legata a doppio filo al debito USA e' stato ampiamente detto e ribadito mi pare. Per il resto non si capisce cosa hai voluto dire........ francamente, se non ovvieta' di quelle che si leggono nelle riviste da sala d'aspetto o dal parrucchiere. Ah Paolo ricorda che la costa e' sovrappopolata, l'interno e' praticamente deserto secondo i nostri standard, e i recentissimi progetti sociali cinesi, se ti sei informato un pochino, spingono proprio nello sviluppo dell'interno per alleggerire la pressione demografica lungo la costa...


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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 0:12 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 23:21
Messaggi: 63
Località: Ripatransone
Tipo di Astrofilo: Visualista
il mio modesto parere è che ora rispetto a 10 anni fà, grazie a questo periodo storico,ci si può permettere dell'attrezzatura che prima era solo un sogno irraggiungibile(un etx 90 lo pagai 1.600.000 lire nel 96) quindi oggi approfittiamone "domani è un'altro giorno" e si vedrà.........

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Stefano Pompei

Osservo con:Meade LigthBridge 12" Deluxe oculari: Meade 26mm 2" UWA 70°,Meade 16mm 1,25" SWA,Planetary 4mm 1,25" HR, meade 6,7mm 1,25" MA,Barlow meade 2x.



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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 16:05 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
non mio sembra affatto che qualcuno, in questo topic, abbia scritto una sola delle cose che ho detto.
E' stato scritto dell'altro (legato alla imprenditoria privata di qualche singolo, cosa che non ha alcuna importanza - se non per il singolo, appunto) e quindi poco utile a comprendere il perché del protezionismo doganale di un paese.
Come sempre il tuo amore per la polemica, Daniela, a cui io sto evidentemente sullo stomaco pur senza averti mai mancato di rispoetto, in nulla sfocia se non nel farti fare brutta figura pubblica, in modo continuativo, tra l'altro. Sei tu che non prevedi emigrazione da un paese che conta, da solo, 1/4 della popolazione mondiale?
(...)
Trovo invece che sia una grande fortuna che la Cina abbia stravolto il mercato internazionale (anche se i presupposti per farlo sono stati la mancanza di controlli e l'evasione fiscale - a qualunque livello - e questo è grave, in effetti). Ogni grande "terremoto" finanziario e industriale è foriero di creazione di nuovi mercati, opportunità, modifiche societarie e, di fatto, progresso.
Il fatto che i prodotti cinesi riguardanti il settore astronomico dilettantistico siano migliorati enormemente nel corso di pochissimi anni è solo molto positivo poiché permette ai più di utilizzare strumenti estremamente qualitativi in relazione ai loro diametri, cosa impensabile fino a nemmeno un decennio fa.
Oggi chiunque quò acquistare un semi-apo da 12 cm. che funziona bene (ovvio: non è un Takahashi o un Pentax) e offre enormi soddisfazioni. Questo è un bene, eccome.
Lo vede chi, abiutato a usare rifrattori di un certo livello, prova a usare un ED cinese dell'ultima generazione e trova che la qualità si sia elevata tantissimo nel corso di questi 5 anni o poco meno. Lo sceglierà come strumento personale? Forse no, ma non può che restare molto ben impressionato dal rapporto prezzo-prestazioni.
Lo stesso avviene per gli strumenti compound o per i riflettori. Gli RC GSO et similia ne sono un chiaro esempio.
Sono degli assemblati? Certo, ma lo sono anche le presunte blasonate produzioni di nicchia di molti artigiani dell'astrofilia italiana o europea. Quindi non vedo nulla di male. Hanno pecche costruttive (o meglio: ne hanno ancora?) Sicuramente, ma sono problemi tutto sommato veniali e che possono essere risolti con il tempo (poco), in compenso costano 1/3 della produzione nostrana. Capisco che a certi produttori o aspiranti tali questa cosa possa dare fastidio, però non è buttandogli carote addosso che si risolve un problema di "nicchia di mercato".
Sono sicuramente un amante della "piccola produzione personalizzata", è risaputo, ma non posso non comprendere ed apprezzare l'enorme valore che la produzione cinese sta avendo sul nostro piccolo mondo di astrofili.
Ovviamente chi desidera uno strumento "top level senza compromessi (benché questi ci siano sempre...)" non si rivolgerà a questo tipo di produzuione ma costoro rappresentano una percentuale estremamente ridotta del mercato e non è pensabile pretendere di rapportarsi a tutti gli astrofili nello stesso modo.

Trovo molto bella invece la logica "riassuntiva" di questo post che ci ricorda come si siano evuluti strumenti che, solo pochi anni fa (comunque meno di dieci) consideravamo in molti "spazzatura" di plastica e vetrini colorati.

Paolo

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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 18:44 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 637
Località: seconda stella a destra
gigi ha scritto:
In poche parole i cinesi sono dei potenziali acquirenti! Ed è un Paese di 1 miliardo di abitanti!
Meditate gente :D !

io sno anni che sto mediatndo x capire cosa potrebbe piacere ai cinesi per metterlo in produzione
anche a guadagnare solo 1 euro per pezzo, mi becco un miliardo di euro :shock:
ma anche per 50 cent. ! :mrgreen:


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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 19:02 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
cherubino ha scritto:
(comunque meno di dieci) consideravamo in molti "spazzatura" di plastica e vetrini colorati.Paolo


beh si in effetti sono meno di dieci, ma ho preso come riferimento il '99 perchè ricordo benissimo cosa si vendeva in quell'anno ;) (e quanto costava!!)


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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 19:25 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
pkappa ha scritto:
gigi ha scritto:
In poche parole i cinesi sono dei potenziali acquirenti! Ed è un Paese di 1 miliardo di abitanti!
Meditate gente :D !

io sno anni che sto mediatndo x capire cosa potrebbe piacere ai cinesi per metterlo in produzione
anche a guadagnare solo 1 euro per pezzo, mi becco un miliardo di euro :shock:
ma anche per 50 cent. ! :mrgreen:


Beh, tra le cose che piacciono ai Cinesi, su due piedi mi vengono in mente le Ferrari e alcuni generi alimentari; i secondi li copiano, da schifo ma li copiano, le Ferrari è ancora dura al momento.
Tornando ai telescopi (e a tutto il resto della produzione cinese) finirà come il Giappone. La globalizzazione tende a livellare. De Tommaso diceva che per risolvere il problema della concorrenza giapponese nelle auto sarebbe bastato esportare i nostri sindacati: non è stato necessario, in quanto ci hanno pensato da soli. Adesso le auto giapponesi, ma anche l'elettronica, sono dentro un contesto di concorrenza globale dove alcune merci hanno dei vantaggi di un tipo, altre di un altro, ma il Giapèpone in generale è pari all'occidente. In compenso sono in una crisi finanziaria da incubo, che dura da diversi anni. In ogni caso ne verranno fuori e il tutto si stabilizzerà nuovamente.

Piuttosto, in questo eccesso di produzione mondiale, io vedo un grosso problema di economia globale. Il consumismo non può durare all'infinito, ma possiamo soltanto spostare in avanti il punto di rottura aprendo o spostando mercati e acquistando sempre di più.
Non sono comunista, ma ho paura che la vecchia teoria sulle crisi di Marx non sia così campata in aria. Semplicemente finora ci abbiamo messo delle pezze, ma prima o poi se andiamo avanti così il crollo ci sarà. Di sicuro il rimedio non è e non sarà il comunismo. Anche rallentare la produzione non è semplice.
Già più facile sarebbe indirizzarla a spese più utili e ragionate, per esempio imponendo la qualità su certi prodotti. Per esempio penso alle case: inutile costruire catapecchie nuove per tutti quando ce ne sono già a iosa di vecchie. I nuovi immobili devono essere costosi, ma efficienti e indistruttibili. Idem le strade e tutto il resto.
Però non basta ancora: prendete un tot di topi e metteteli dentro un ambiente troppo piccolo e si sbraneranno a vicenda. Beh, noi uomini lo facciamo anche in ambienti non piccoli...
Che la risposta non venga da una colonizzazione dello spazio da parte dell'uomo! Forse sono andato avanti troppo rispetto ai 10 anni iniziali dei quali si discuteva, ma credo proprio che non ci siano tante altre alternative anche andando avanti soltanto di qualche centinaio di anni.
Altrimenti i nostri discendenti mi sa che dovranno aspettarsi tempi molto duri dove dal centro di Roma non solo si tornerà a vedere il Carro a occhio nudo, ma anche M33. Sempre che esistano ancora città come Roma.
Ciao
Maurizio

_________________
mauriziomarsigli ( at ) gmail.com
Tele: C8/CG5 goto superaccessoriato; ETX 70; EQ3 Bresser; WO 66 Zenithstar Petzvel ED OTA; Pentax 75 SDHF OTA; accessori vari foto visuali
Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3)
Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color
Mini "Tele" con GPS, planetari, astrosoftware, CCD: Nokia N95 con due doppietti (6X e 8X) intercambiabili... ;-)


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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 20:33 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 637
Località: seconda stella a destra
Pennuto ha scritto:
Altrimenti i nostri discendenti mi sa che dovranno aspettarsi tempi molto duri dove dal centro di Roma non solo si tornerà a vedere il Carro a occhio nudo, ma anche M33. Sempre che esistano ancora città come Roma.
Ciao
Maurizio

vorrei essere tra quei discendenti
a casa mia si dice che quando c'è salute, basta un piatto di pasta ed un tetto sopra la testa, si vive lo stesso, tutto il resto son dettagli
sono nato e cresciuto nell'arcipelago delle Eolie, negli anni 60 da ragazzino la mia vita era piena di mare, di sole e di stelle, anche se mangiavo tutti i giorni pasta e fagioli, camminavo a piedi scalzi ed a casa mia non c'era neppure la TV
se è per questo non c'era neppure la corrente elettrica che veniva fornita nelle case da gruppi elettrogeni a gasolio
adesso vivo nella ricca Lombardia, ho 10 paia di scarpe, 2 auto, 4 computers, 1 moto e viaggio sempre in aereo
ma se mi presti una macchina del tempo, ti regalo tutto, pure un rene, e me ne torno a mangiare pasta e fagioli tutti i giorni
spesso penso che viviamo in un mondo fatto di illusioni
ma spero di sbagliarmi


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MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 21:33 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
cherubino ha scritto:
Sei tu che non prevedi emigrazione da un paese che conta, da solo, 1/4 della popolazione mondiale?

Si' esatto, proprio come scrivi, anche perche' se ti prendi la briga di informarti scoprirai che la Cina e' - a parte la costa - praticamente neanche sfiorata dallo sviluppo industriale e li' stanno spingendo molto anzi moltissimo per dare occupazione industriale alla popolazione locale. E la Cina ha, rispetto a tutti gli altri paesi emergenti, i mezzi finanziari e tecnici per farlo.

Su tutto il resto - e chiedendo scusa a tutti i disoccupati di oggi, che "grazie" ai portatori di "progresso" (ovvero: speculazione finanziaria) sono a spasso o lavorano nei call-center e ci resteranno per molti anni - lascio giudicare ai lettori. Quanto agli strumenti cinesi.... per carita' ben vengano... valgono quello che costano e costano quello che valgono. O sbaglio? O hanno un rapporto qualita' prezzo inarrivabile? per carita' non discuto avrai ragione tu!!! Si vede caro Paolo che chi si compra e paga un BRC e' un fesso! Scriviamolo pure a chiare lettere!!


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