Interessante questa discussione, pero' non vanno dimenticati alcuni particolari, che in settori non astronomici emergono oramai da un paio di anni e che si rifletteranno indubbiamente anche nei telescopi.
Il primo puno da considerare è che quando un produttore cinese vuole fare un prodotto di livello occidentale, deve comunque sottostare a delle forniture (per esempio i vetri, che anche se sei la Synta li paghi a listino) che non fanno parte della propria filiera produttiva, ne lo faranno mai.
Il secondo punto è che i costi cinesi stanno aumentando in modo esponenziale. In mercati di altissimi volumi (commodities) il prodotto cinese non è più considerato competitivo, e i medesimi hanno avviato diversi OEM in paesi vicini (vietnam per esempio) a cui subappaltare le produzioni.
Il terzo punto è politico: la Cina può produrre quello che vuole al prezzo che vuole, ma se l'occidente non compera........... E' per forza obbligato percorrere (anche per sedare le piccole contestazioni che raccolgono i 2-300.000 cinesi per volta e di cui noi non abbiamo notizia) la strada dell'aumento dei consumi interni. Il mercato nord americano era ed è stato il propulsore della crescita cinese. Ora questo mercato è completamente fermo, non solo in modo temporaneo, ma anche e soprattutto sta compiendo un passo culturale, che lo porterà a rivalutare la manifattura locale e consumi più parchi. Puo' il governo cinese permettersi questo detenendo gran parte del debito pubblico statunitense? Di certo non può più contrastarlo con i prezzi bassi.
Il quarto punto è fondamentale: ho visto negli ultimi venti anni la concorrenza cinese ce ha disintegrato intere filiere produttive europee. risultato: a operazione conclusa e in condizioni di monopolio gli stessi cinesi hanno eliminato gli intermediari europei, hanno aperto uffici in Italia, hanno alzato i prezzi del 40-50% (ed era logica questa mossa, ora in determinati ambiti sono liberissimi di fare quel che gli pare).
Il quinto punto: è la debolezza della cina. Non è proponitiva e non è creativa, va sempre a rimorchio di altri o acquisendo pezzi di società o acquistando progetti. E non potrebbe essere altrimenti. Una creatività si sposa molto male con l'esigenza (si perchè hanno margini aziendali ridottissimi.....) di fare numeri elevati.
Il sesto punto: forse - con grande ritardo - ci si sta accorgendo che anche la Cina deve comunque sottostare ad una comunità commerciale mondiale, con i relativi DOVERI sociali e non solo con l'affarismo più becero. Non a caso in quel paese si stanno facendo molte discussioni su una impostazione del welfare che almeno si avvicini ad una mentalità occidentale, e che comunque avrà le sue ripercussioni sui costi finali........ma ciò poco importa, si sono già resi conto da tempo che sono finiti i tempi delle produzioni a bassissimo costo e che devono forzatamente accostarsi ad un'altra mentalità, lasciando spazio a paesi ancora più poveri.
Potermmo continuare parlando ad esempio del grande freno che hanno a causa della mancanza di risorse mondiali, ora meno a causa della crisi, ma fino ad un anno fa.......il limite della loro crescita era dato dalla mancanza di energia (impianti che lavoravano 3 gg alla settimana) e di materie prime...
Ciao Massimo
_________________ non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe) Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio) Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato. SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style" Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione. Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.
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