OSSERVAZIONE 2 maggio 2009 – MI strumento: Pentax 85/1000 Cielo: LUNA 1° quarto e nuvole di velo umidità: BASSA seeing: 6/7 (1-10)
78 Leonis Doppia molto stretta, assolutamente al limite del potere risolutivo strumentale. Le due componenti brillano di magnitudo 4,06 e 6,71 distanti circa 1,7” secondi d’arco. Quindi due stelle vicine e di intensità luminosa relativamente sbilanciata (oltre 2,5 magnitudini). STF1536 non mostra segni di duplicità a ingrandimenti inferiori ai 200x. Con il LV 4mm. (che offre circa 250x accoppiato al Pentax) è possibile scorgere, debole ma certa e inequivocabile, l’immagine della secondaria proiettata esattamente sul primo anello di diffrazione della stella principale. La differenza di luminosità percepita concorda con le circa 2,5 mag. delle effemeridi mentre non è possibile, con questi diametri, grande speculazione sulla cromia delle componenti. La primaria è bianca mentre la secondaria non offre sufficiente visibilità per coglierne la dominante cromatica. Resta, a dispetto della difficoltà intrinseca, una stella doppia di sicuro interesse in strumenti a lente da almeno 80mm. Di altissima qualità. Test strumentale severo richiede seeing stabile e un po’ di attenzione nella focalizzazione.
11239 +1032 STF1536 AB 4,06-6,71 sep. 1,7” dist. 108 A.l.
Nu UMA (n° 54) Coppia estremamente sbilanciata (le componenti sono rispettivamente di magnitudo 3,48 e 10,1) che richiede cieli bui affinché il debole segnale della secondaria possa essere apprezzato in piccoli strumenti. Nonostante la separazione di 7,1” infatti non mi è stato possibile cogliere l’immagine della secondaria, probabilmente troppo debole per il cielo lattiginoso e velato della serata. Target da ricercare con condizioni di trasparenza migliori.
11185 +3306 STF 1524 3,40 – 10,1 sep. 7,1” dist 147 A.L.
Xi UMA Stella doppia piuttosto stretta come testimoniato dalla separazione delle componenti pari a 1,7”. La stella primaria brilla con magnitudo di 4,33 e la secondaria di 4,8, quindi coppia molto bilanciata. All’oculare il sistema viene risolto con ingrandimenti alti a cominciare dai circa 166x forniti dal TMB 6mm. A questi poteri si distingue una classica figura a “8” in cui la secondaria appare lievemente più piccola (confermando visualmente una differenza tra le due di circa mezza magnitudine). L’immagine è bellissima e migliora ulteriormente a 250x con il LV da 4mm. Che permettono una separazione completa con i due dischi di airy quasi a contatto divisi da un “filo nero” inequivocabile. Immagine emozionante che porta a non respirare per paura di rovinarla con qualche movimento o vibrazione. Ancora una volta resto stupefatto dalla qualità ottica del Pentax 85 che sembra chiedere stelle doppie più difficili mostrando questa in modo sfacciatamente nitido e “facile”. Su stelle bilanciate come quelle di Xi UMA si ha la netta impressione che lo strumento possa tranquillamente scendere a separazioni prossime a 1,4” e anche oltre. Considerazione su Xi UMA: sistema multiplo da non perdere se si ha a disposizione uno strumento a lenti di qualità elevata e diametro prossimo ai 90/100 mm.
11182 + 3132 STF1523 AB 4,33-4,8 sep. 1,7” dist. 245 A.L.
STF 1521 Tipico sistema multiplo di mio gusto. Ancora all’interno della costellazione del Leone è una doppia di media separazione (3,6” secondi d’arco per l’esattezza) con componenti di magnitudo 7,66 e 8,06. All’oculare la natura doppia del sistema è perfettamente svelata a 166x (oculare TMB da 6mm.,). Due minuscole stelline “la cui fioca luce è ulteriormente velata dalla palta del mio cielo cittadino serale” che sembrano abbandonate in un campo estremamente povero di stelle. Non si riescono a percepire dominanti cromatiche sia a causa dell’intrinseca debolezza delle stelle sia per l’elevato “velo lattiginoso” del cielo. Sicuramente un sistema doppio da osservare sotto cieli più trasparenti e con strumenti a lenti da almeno 80mm. o a specchio da 100/130mm. Come minimo. Nello scegliere un aggettivo adatto al sistema in oggetto penso a “rasserenante”.
11154 +2734 STF1521 7,66-8,06 sep. 3,6” dist. 98 A.L.
LEO 54 La stella doppia più bella della serata. STF1487: doppia facile con componenti di magnitudine 4,48 e 6,3 separate da ben 6,3”. Situata nella “pancia” del Leone offre visione incantevole già all’oculare Omnia 40mm. che offre 25x sufficienti (al limite della percezione) a evidenziare un certo allungamento “sospetto” della stella. Con un plossl da 15mm la duplicità del sistema è perfettamente rivelata: la primaria appare bianca e la secondaria bianco-azzurra in una immagine ben separata ed estremamente rilassante per via del basso potere conferito dall’oculare (circa 67x) e della massima saturazione di colore avvertita a questi ingrandimenti in relazione al diametro dell’obiettivo. Sistema da non perdere, indipendentemente dallo strumento utilizzato dai 5cm. In su. Sarei molto curioso di poterla osservare nel mio piccolo “nuovo” Revue 60/910 che, però, è in via di restauro e campeggia smontato in laboratorio.
10556 +2445 STF1487 4,48-6,3 sep. 6,3” dist. 111 A.L.
ALGIEBA (gamma Leonis) Sempre bellissima, nel collo del leone, Algieba richiede attenzione alle sue componenti A e B più strette (le altre sono separate da valori angolari eccessivi per essere interessanti all’oculare). Mi concentro sulla colororazione percepita delle due stelle principali 2,37 e 3,64 separate da un angolo di 4,6”. Con il 9mm. la primaria è luminosa e gialla, perfettamente definita nel suo disco di airy e nel suo anello di diffrazione unico percepito, mentre la secondaria appare meno satura. Ovviamente sistema facile sia per via della luminosità delle sue componenti più caratteristiche che per l’elevata distanza angolare che le separa.
10200 +1950 STF 1424 AB 2,37-3,64 sep. 4,6” dist. 127 A.L.
buone osservazioni a chi desidera "bissare"
Paolo
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