Cita:
Italo, immagino che stampassi per fotoincisione. Come ti regolavi per la presensibilizzazione delle basette ? Le compravi già fatte o le facevi in casa ?
Si infatti facevo fotoincisione!
Compravo la vetronite all'ingrosso sia a semplice che a doppia faccia in fogli da 1x1,5m, usavo la vernice fotoresist (in versione negativo) della kodak in confezioni da 1gallone e lo sviluppo sempre Kodak.
Il cliente mi portava il disegno su lucido con gli autoadesivi neri della R41 che io stesso vendevo poi in base al quantitativo eseguivo in camera oscura su pellicola fotomeccanica (kodak) un clichet multiplo, ad es 5 o 10 CS da stampare contemporaneamente.
Verniciavo a pennello i pezzi di vetronite preventivamente tagliati della stessa misura del clichet multiplo, poi li disponevo al riparo in una cassettiera in attesa dell'esposizione che eseguivo con una specie di bromografo autocostruito con 2 lastre in vetro incernierate su un lato che scorrendo su un binario entravano in una specie di forno dove c'erano due lampade stradali a vapori di mercurio con il bulbo esterno asportato, una sopra e una sotto a una distanza di circa 40cm dal CS che (se necessario) esponevano allo stesso tempo le due facce.
Dopo 5 minuti un timer mi avvisava che l'esposizione era terminata, e dopo averle estratte le mettevo nella bacinella di sviluppo per asportare quello che non aveva preso luce UV.
La corrosione avveniva su una vasca in plexiglass sempre autocostruita, dove una pompa da lavatrice modificata faceva scorrere un flusso laminare di percloruro ferrico sulle lastre disposte su un piano inclinato, in ogni momento si poteva controllare lo stato della corrosione.
Dopo la corrosione le piastre venivano lavate, asciugate e tagliate in singoli PCB con una vecchia ma efficiente taglierina a ghigliottina per lamiera (a pedale).