Qualche esempio, anche se solo indicativo, di cosa significhi fare osservazioni urbane.
Considerate un telescopio riflettore da 200mm di diametro e 1200mm di focale (un classico 8" f/6), con un oculare in grado di sfornare circa 100x.
Questo è M37 dal cielo cittadino:
Allegato:
ST_M37_Urban_200mm_94x.jpg [ 33.68 KiB | Osservato 1925 volte ]
Questo invece da un cielo buio (anche se non troppo, diciamo da mag. limite 6 ad occhio nudo):
Allegato:
ST_M37_Rural_200mm_94x.jpg [ 45.57 KiB | Osservato 1805 volte ]
E' ovvio che l'osservazione urbana diventa più che altro una sfida, coem giustamente dicevi tu Spok, almeno per quanto riguarda gli oggetti deepsky, dove il fatto di riuscire a puntarli e individuarli è lo scopo dell'osservazione, non tanto quello di "ammirarli".
Se invece ci si dedica all'osservazione di stelle doppie, luna e pianeti allora il discorso cambia.
Ma anche in questo caso non è da sottovalutare il luogo osservativo, visto che spesso in città il seeing è deteriorato a causa della presenza di comignoli, pavimentazioni, asfalto, ecc. ecc.
Insomma, l'osservazione dal balcone non è il massimo, neppure se ci si vuole godere giove o saturno....

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Fabio
Edit dopo il messaggio di Lead: io parlo esclusivamente di "osservazioni" perché quello è ciò che mi piace fare. Ma giustamente le attività astronomiche urbane si possono ampliare se si considera anche l'astrofotografia, ma qui si entra in un campo minato.