Ciao Nicola, ho letto solo ora il tuo post e tutta la discussione che ne e' seguita ed ho trovato parecchi falsi miti che credo sia il caso di chiarire:
1) Il rapporto f/ dello strumento non e' rilevante ai fini del s/n finale
lo so che suona strano per chi, arrivando dal mondo della pellicola, e' abituato a pensare che l'esposizione e' proporzionale al quadrato del rapporto focale (un f/5 e' circa il doppio piu' luminoso di un f/7).
La sola cosa che conta del telescopio e' l'apertura. In soldoni un 20cm f/10 con un sensore da 2 cm di lato ed un 20cm f/5 con un sensore da 1 cm di lato riprenderanno lo stesso campo e con lo stesso rapporto s/n a pari esposizione (ovvero non devi esporre 4 volte di piu' come tu immagini dal semplice rapporto f/). Una spiegazione matematica molto precisa e' visibile qui:
http://www.stanmooreastro.com/f_ratio_myth.htmLa foto a fondo articolo vale piu' di mille parole

2) L'efficienza quantica non e' il solo sinonimo di capacita' di raccolta luce
Il QE indica semplicemente la percentuale dei fotoni "catturati" rispetto a quelli non rilevati MA un pixel di da 5 um di lato con una QE del 60% catturera' circa lo stesso quantitativo totale di fotoni di un pixel da 7 um di lato che ha il 30% di efficienza. Questo semplicemente perche' ha un'area doppia ma raccoglie la meta' e quindi alla fine il risultato non cambia! In compenso un sensore piu' grande ha una fullweel normalmente molto piu' alta che significa a parita' di rumore di lettura una quantizzazione molto piu' elevata e quindi una dinamica piu' elevata disponibile all'elaborazione. E questo e' molto importante per l'astrofotografia.
3) Il seeing medio e' fondamentale
Mi stupisce la tua affermazione sul seeing di 1,5" del tuo posto di osservazione, se e' vero allora sei molto fortunato perche' il seeing medio in Italia e' normalmente ben oltre i 3 secondi d'arco. Per tua curiosita' ero a Siding Spring in Australia due settimane fa e parlando con il responsabile del 4.2 metri angloaustraliano lamentava che il seeing medio li e' tra 1.3 ed 1.7. Qualche anno fa parlavo con personale dell'osservatorio di Asiago che mi dicevano che le serate con seeing sotto i 2" le segnavano sul calendario..
Io non considererei un seeing inferiore ai 2 arcsec e campionerei tra 2 ed i 3 pixel (ovvero al massimo tra 0,7 e 0,9 arcsec per pixel, non di piu').
4) Pixel inferiori ai 6/7 um sono utilizzabili con pochissimi strumenti
Questo perche’ ci sono ben pochi strumenti in grado di contenere le aberrazioni extra assiali entro i 14/15 um di diametro. In particolare quando si considera il notevole spettro di sensibilita’ di un CCD. Da cio’ deriva che un 20cm f/10 con un CCD con pixel di 11 um ha la stessa scala di immagine di un 20cm f/5 con pixel da 5,5 um e’ una cosa vera solo sulla carta. Nella vita reale mentre ci sono diverse configurazioni amatoriali in grado di contenere la luce su un’area di 20 um ben poche (se alcuna) la contiene entro i 9 um.
Fatti questi chiarimenti che credo possano essere utili eccoti il mio parere per il tuo caso

1) Il Visac (che ho posseduto) ha un fuocheggiatore non e’ in grado di sostenere adeguatamente pesi elevati senza flettere, per intenderci e’ al limite gia’ con la STL/11K (che ho posseduto ed usato in abbinata). Quindi sconsiglio di prendere le camere dell’ultima generazione che pesano uno sproposito (come sai ho la PL16803 che puo’ mettere in crisi anche un fuocheggiatore robusto come quello del TEC).
2) Il Visac e’ uno strumento molto “lento”, credo abbia ancora le alluminature tradizionali e non quelle moderne ad alta efficienza. Dimenticati di avere un segnale s/n elevato anche con lunghe esposizioni Quindi evita sensori con pixel troppo piccoli.
3) Dovrai probabilmente dotarti di guida fuori asse, perche’ flessioni ce ne saranno (e ti suggerisco comunque di montare il tubo con i due anelli vixen da 232 se nn l’hai gia’ fatto).
4) I chip non antiblooming (ho avuto ed usato per un po’ una camera che montava il KAF6303) sono una discreta rottura se il tuo interesse e’ quello di riprendere belle immagini da stampare, la correzione del blooming ti richiede un bel po’ di tempo in piu’ ed in alcuni casi (stelle molto luminose, esempio M45 eccetera) con un risultato mediocre.
Viste tutte le considerazioni di cui sopra, sei io fossi al posto tuo opterei per la QSI540 con l’opzione guida fuori asse integrata o, se accetti il blooming e come seconda opzione, la QSI532 (sempre con la guida fuori asse).
Cieli sereni
Marco