1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 17:36 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
matteo.dibella ha scritto:
kappotto ha scritto:
theGranz ha scritto:
Altra cosa che non capisco è quando in una discussione del tipo "ho cercato M37 ma non l'ho trovata... Ho visto M31, tutto qui??" (ho scelto apposta due oggetti facili, quasi dei "fari" nel cielo), al malcapitato di turno si risponde dicendo che il tele non è a posto, che l'oculare non è indicato... che deve mettersi una coperta sulla testa...


Scusa ma sta cosa non l'ho mai letta.


Eccola viewtopic.php?f=17&t=37610&start=70
Il mio consiglio come chiunque può leggere nel mio secondo intervento della pagina e negli altri di risposta (che pregherei di leggere TUTTI) era dovuto al fatto che se una persona, malauguratamente, per una sera, in ciabatte e dopo che il cielo si è magicamente aperto e col vincolo di doversi svegliare presto all'alba (leggete "quella sera non può andare alla ricerca di cieli bui") dovesse avere l'irrefrenabile tentazione di voler osservare un ammasso aperto tutto sommato luminoso come M37, anzichè buttare giù dal balcone il telescopio, arderlo su un'ara sacrificale, imprecare contro le case costruttrici di telescopi accusandole di menzogne, o cospargere le lenti di cenere, può provare a OTTIMIZZARE le proprie sfortunate condizioni di osservazione riducendo le fonti di luce dirette all'occhio e adattandosi all'oscurità artificiale ottenuta.
Precisato questo (erano le ipotesi di quella "sfortunata" osservazione, come si ricorderà).
- Vedrà qualcosa? Probabilmente sì!
(ricordo che stiamo parlando di un ammasso aperto relativamente luminoso come M37, per cui molto più facile all'occhio di nebulose o galassie sotto un cielo inquinato)
- Vedrà l'oggetto come da un cielo mediamente inquinato o un cielo buio? Assolutamente NO!
- Ho consigliato di fare deep sky dal balcone cittadino? Assolutamente NO!
Come si può leggere l'ho sconsigliato più volte (io raramente faccio deep distando da piazzale Loreto 5 minuti di macchina e avendo il Sud completamente coperto dal palazzo) ripiegando sull'hi-res visuale lunare.
Ma ciò non toglie che se capita lo faccio volentieri, cercando di spremere al meglio strumento e i miei occhi e trovandolo molto più divertente della TV.
- Vado in giro come Riccardino Fuffolo? http://www.youtube.com/watch?v=gtPRvWYY-c0 ? Assolutamente NO e non lo consiglio. ;)

Chiarito per sempre (mi auguro) questo punto, e tornando in topic mi sento di approvare ogni singola parola di Xenomorfo e mi metto a disposizione qualora si volesse decidere di stendere un testo, da firmare e da presentare alle autorità competenti.
Infine, sto cominciando la mia piccola personale battaglia con l'amministratore del condominio in cui abito ad Arona per far rimuovere i lampioni (assolutamente non a norma, delle palle di vetro) dal giardino.
Seguo con interesse l'evolversi del topic.

Cieli Sereni

Mat


Totalmente d'accordo

Penso di saper giudicare la qualità di un cielo (sono stato varie volte in Ogliastra, e ricordo il cielo di una isoletta semideserta dell'Egeo che, secondo me, poteva essere tranquillamente un Bortle 2). Ma venerdì sera ero impaziente di provare il nuovo dobson, appena portato in Umbria, e l'ho provato sotto un cielo tutt'altro che buono. Alla fine ci ho guardato anche qualche galassia, e non ho sensi di colpa per questo. Quando potrò e quando mi andrà porterò il tubone sotto cieli migliori e sarò più esigente.

_________________
Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 18:09 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
xenomorfo ha scritto:
spok, in montagna a 10 km dai centri abitati il cielo è 20-20.5 e non può essere altrimenti. Anche se tu non vedi le luci, l'aria sopra di te è illuminata. Prova a pensare di alzarti con un pallone sopra la verticale: appena sei sopra le creste vedi le luci a 10 km!!.

La verità è che in piano occorre almeno 100-200 km per essere tranquilli. Serve che la curvatura della Terra ci protegga dalle luci e che le luci non possano colpire l'aria sopra di noi.
In mezzo alle montagne la distanza che serve è di meno, perchè le montagne fanno la stessa funzione di schermo della curvatura della terra. Ma fino alla altezza delle creste. E' per questo che Emberger Alm (che consiglio a chi non può andare fuori Europa) è Bortle 2.

Aprite una lista di sottoscrizione "salviamo il nostro cielo". Quando avrà raggiunto almeno 2000 firme si potrà cominciare a mostrarla a qualche politico...


Non discuto questa risposta, dato che mi è capitato per motivi professionali di studiare topografia (dove si studiano anche cenni di geodesia) e posso confermare che quello che dici è giusto. Però poi dici questo:

xenomorfo ha scritto:
Si sacrosanto.

Spesso si confonde l'inquinamento luminoso con l'abbagliamento. Se ho un lampione vicino magari posso essere abbagliato, ma un lampione in mezzo al nulla non illumina il cielo. Allo stesso modo se sono riparato da colline magari non sono abbagliato, ma tutto quello che sta intorno e che non vedo illumina il cielo.

E' per questo che 10 metri fuori di un villaggio turistico spesso il cielo è meraviglioso, mentre sul Matajur (una montagna del Friuli) non è la stessa cosa.


Ho sentito che il meglio sulle Alpi lo si ritrova nelle dolomiti, in posti tipo passo Falzarego o simili. Quello che però con il mio intervento volevo sottolineare è che a questo punto non si tratta più di astrofilia e basta, ma occorre anche essere buoni escursionisti di montagna, con tutto quello che comporta in esperienze e attrezzature.
E' ormai noto che molti astrofotografi si scelgono gli strumenti in funzione dei loro zaini.

Un'altra ipotesi è quella di recarsi in qualche isola del mediterraneo, come qualcuno ha detto.

Se siamo persone incontentabili mi pare di aver letto in una rivista tedesca di questo posto:

http://www.tivoli-astrofarm.de/e_tivoli_astrofarm.htm

Là di sicuro il cielo è ottimo, e vi danno anche un osservatorio staccato da terra così gli animali non vi predano di notte, mentre osservate i Messier.

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Imparo a osservare il cielo buio con:

bresser messier n-130 (newton 130/1000, f/7,7, eq 3.2), binocolo bresser hunter 10x50
oculari: ploss 25mm, 15mm e 10mm (in dotazione al bresser); William Optics Swan 20mm, TS Planetary HR 9mm, TS Planetary HR 5mm
barlow: barlow 2x, celestron OMNI barlow 2x
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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 18:13 
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spok ha scritto:
Se siamo persone incontentabili mi pare di aver letto in una rivista tedesca di questo posto:

http://www.tivoli-astrofarm.de/e_tivoli_astrofarm.htm

Là di sicuro il cielo è ottimo, e vi danno anche un osservatorio staccato da terra così gli animali non vi predano di notte, mentre osservate i Messier.


Senza scomodare riviste tedesche.. ;)

viewtopic.php?f=7&t=37944&start=0

Sono appena arrivati, puoi seguire le loro avventure visto che ci terranno aggiornati! ;)

Mat

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In un mondo perfetto Mark Chapman avrebbe sparato a Yoko Ono..


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 18:49 
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Diciamo che non è necessario andare a Caprera per far un po' d'osservazione... come ho detto prima cieli di 5,5 si trovano già in aperta campagna, e permettono di osservare più che bene tutti i Messier e un buon numero dei restanti oggetti.
E costa certamente meno andare almeno una volta a osservare sotto un cielo almeno decente, piuttosto che rimanere aggrappati al balcone, cambiando e ricambiando oculari in cerca del setup migliore.
Mi scuso con Matteo se si è sentito tirato in causa, tra l'altro il discorso nell'altro thread non fa una piega; quel che non capisco è l'abitudine diffusa, in caso di osservazioni deludenti, di addossare le colpe allo strumento piuttosto che al cielo.
Cieli sereni! :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 18:54 
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theGranz ha scritto:
Diciamo che non è necessario andare a Caprera per far un po' d'osservazione... come ho detto prima cieli di 5,5 si trovano già in aperta campagna, e permettono di osservare più che bene tutti i Messier e un buon numero dei restanti oggetti.
E costa certamente meno andare almeno una volta a osservare sotto un cielo almeno decente, piuttosto che rimanere aggrappati al balcone, cambiando e ricambiando oculari in cerca del setup migliore.
Mi scuso con Matteo se si è sentito tirato in causa, tra l'altro il discorso nell'altro thread non fa una piega; quel che non capisco è l'abitudine diffusa, in caso di osservazioni deludenti, di addossare le colpe allo strumento piuttosto che al cielo.
Cieli sereni! :wink:


Su questo siamo totalmente d'accordo!
Figurati, non c'è bisogno di scuse nè da una parte nè dall'altra, ho capito l'ironia che hai messo nella tua affermazione ma ne ho voluto sottolineare anche la parte seria col mio intervento. :)
La tua ultima frase ha poi la mia incondizionata approvazione e, suppongo, anche quella di Xenomorfo che ha aperto il topic, visto che era esattamente questo lo scopo del suo messaggio. :)

Cieli Sereni!

Mat

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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: martedì 21 aprile 2009, 9:50 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
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theGranz ha scritto:
Mi scuso con Matteo se si è sentito tirato in causa, tra l'altro il discorso nell'altro thread non fa una piega; quel che non capisco è l'abitudine diffusa, in caso di osservazioni deludenti, di addossare le colpe allo strumento piuttosto che al cielo.


E' per questa ragione che ho comprato, come primo telescopio, il massimo del minimo necessario per osservare degnamente anche da casa mia.
Quando ho scelto il mio telescopio ho ragionato appunto sul tipo di cielo in cui avrei osservato maggiormente e sulla mia disponibilità a muovermi in generale per cercare cieli migliori. E' emerso che, nonostante sia corretto dire che un 150 è meglio di un 130, passando per valutazioni tipo "dobson si o dobson no", alla fine il migliore risultato era ottenibile con il telescopio che poi ho scelto: il bresser 130/1000, un newton su eq.

E' evidente che in senso assoluto tale scelta è sbagliata se valutata alla luce di questa discussione sul cielo e sul deep. Un dobson da 8" in su, in un cielo come quello che cerca l'autore di questo 3d, batte tutto e tutti.

Ribadisco di nuovo che, anche in questo caso, se una cosa si può fare (es. osservare oggetti deep con un 114/900 sotto cieli urbani) non significa che si DEVE fare. Per cui, prima di cambiare il 114, il buonsenso suggerisce di provarlo in cielo buio.

Ci sono comunque molti altri fattori da valutare, ad esempio la visione notturna. Venerdì scorso io riuscivo a vedere M37 ma mio padre, che ho chiamato da dentro casa, assolutamente no. Poi neanche io...perchè forse togliendo l'occhio dal ploss ho perduto visione notturna...basta solo osservare della luce bianca qualsiasi...

Poi come dicevo c'è la meteorologia e l'inesperienza: a volte non troviamo niente perchè il cercatore non è allineato o perchè il newton non è collimato a dovere etc...

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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: giovedì 30 aprile 2009, 23:02 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io "purtroppo" ho fatto un salto che mi ha portato a un gradino ancora più esigente. Adesso per me la cosa più importante per vedere bene il deep sky non è il cielo buio ma il cielo australe! Serve a poco avere il buio se si vedono solo 4 globularetti di cacca e la parte più sbiadita e insulsa della via lattea. :(
Se potessi baratterei senza esitazione un cielo di 46°N e qualità 21,7 con uno di 23°S e qualità 21,3.
Mi avevano avvisato della pericolosità dell'africa, e ora assumendo la prima dose mi sono ficcato in un tunnel peggiore della cocaina! Dopo 4 giorni di astinenza sto già male.
A parte gli scherzi, cercherò di tornare il prima e il più spesso possibile, e anche se ci vogliono molti soldi per l'aereo ne vale troppo la pena.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: giovedì 30 aprile 2009, 23:14 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3443
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mars, certo che sei proprio incontentabile! :wink:
La parte più insulsa della Via Lattea è comunque meravigliosa, e i nei 4 globularetti di cacca ci sono ancher M13 e M3, che non sono proprio da buttare via.
E poi sai bene che l'erba del vicino è sempre più bella.

La soluzione finale sarebbe inserirsi in una bella bolla di vetro sparata nello spazio ... ma credo che quel volo costi ancora di più che quello per la Namibia.
Complimenti ancora per il viaggio e per i report.

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Massimo Alessandria
Dobson 16" "self-tuned" - Paracorr, Meade UWA 24, Pentax XW 20, 14, 7, Zoom Nagler 3-6, Supermono TMB 6

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Inquinamento Luminoso: astrofilo, hai fatto la tua parte?


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: giovedì 30 aprile 2009, 23:16 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4614
Località: Padova
puspo ha scritto:
E poi sai bene che l'erba del vicino è sempre più bella.

Basta non fumarsela! :D

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: venerdì 1 maggio 2009, 8:01 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Accontentiamoci ragazzi, accontentiamoci!

Poi cercare di meglio è sempre possibile...ma direi di accontentarci, spesso, di quello che si ha o che si trova nei paraggi di dove si vive...

Poi certo qualche mattata e viaggetto lo farò pure io...ma è ovvio che quella non è la norma, ma l'eccezione :)


cieli sereni!

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Tanta voglia e passione di ammirare l'universo che ci circonda!

Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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