1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 15:24 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Perché c'è già CieloBuio. :mrgreen: Meglio una sola associazione forte e competente, no?

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 15:34 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
Parlo da neofita astrofilo, premettendo che comunque ho visto in vita mia cieli veramente buoni. Questi cieli li ho visti in montagna, oltre i 1000 metri, in zone lontane almeno 10km dai centri abitati e da cui non era possibile vedere detti paesi neanche all'orizzonte.
Infatti di per se andare in montagna non serve a niente se in cima ad un monte vedo un panorama abitato.
C'è da dire inoltre che tali cieli si distinguono in particolari condizioni che non sempre si hanno anche in montagna, in quanto proprio in tale ambiente il clima è influenzato da eventi locali. Il tempo cambia molto facilmente.

Questo per dire che non bastano i cieli bui, ma anche le opportunità per trovarli che spesso non dipendono da noi. Potrebbe essere che si parte dalla città in serata che fa bello, poi si giunge in quota e il tempo è totalmente diverso. Fare gli astrofili allora diventa addirittura rischioso per la propria salute e la propria attrezzatura, qualora non si abbia un minimo di esperienza con la montagna.

Come si dice nel libro che oggi va per la maggiore, "astrofili per passione" dei coniugi Thompson, le uscite verso cieli bui sono rare ma organizzate prima durante e dopo.

Per questa ragione occorre lo stesso fare pratica nei cieli di città, perchè se non si sa mettere a stazione uno strumento, leggere le coordinate e trovare le costellazioni (e farlo al buio), inseguire gli oggetti etc... un cielo nero e buio rischia di incasinare più che aiutare un neofita.
Senza contare che in città forse si può comunque uscire di più a osservare, anche dal balcone di casa.

Non basta solo vedere gli oggetti, ma occorre anche altro.

Per questa ragione, quando si decide di recarsi a fare deep in un cielo buio, in montagna, occorre essere preparati.
I Thompson preparano le loro uscite fin nei dettagli: per trovare ciò che hanno in programma ci mettono 2-3min al massimo. Il capitolo sulla preparazione della maratona messier è significativo: non è solo un caricare un telescopio in macchina, indossare la giacca pesante e via...

Quindi, accetto questo modo di vedere l'astrofilia solo con questa logica; se invece è solo un catalogare gli appassionati come se chi fa deep è di serie A e chi fa pianeti, luna e qualche doppia di serie B, non mi va bene.
Esiste anche l'astronomia urbana, che non è rinuncia ma a volte anche sfida. Rimanendo nella convinzione che sotto un lampione stradale a luce gialla non si può pretendere di vedere neanche la luna.

_________________
Imparo a osservare il cielo buio con:

bresser messier n-130 (newton 130/1000, f/7,7, eq 3.2), binocolo bresser hunter 10x50
oculari: ploss 25mm, 15mm e 10mm (in dotazione al bresser); William Optics Swan 20mm, TS Planetary HR 9mm, TS Planetary HR 5mm
barlow: barlow 2x, celestron OMNI barlow 2x
filtri: TS-UCF1, TS UHC



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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 15:42 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
Lead Expression ha scritto:
Perché c'è già CieloBuio. :mrgreen: Meglio una sola associazione forte e competente, no?


Infatti l'inquinamento luminoso non è un problema solo di osservazione astronomica, ma soprattutto di spreco di risorse energetiche.
Se il 40-45% della luce se ne va in cielo, vuol dire che il 40-45% del petrolio usato per fare quella corrente elettrica se ne va in fumo... poi c'è la valenza socioculturale per cui occorre chiedersi che senso ha illuminare a giorno dei posti deserti alle 3 di notte...

Allora che tenessero l'ora solare tutto l'anno e invece cambiassero almeno le lampade in giro per i posti pubblici.

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oculari: ploss 25mm, 15mm e 10mm (in dotazione al bresser); William Optics Swan 20mm, TS Planetary HR 9mm, TS Planetary HR 5mm
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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 15:56 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
spok, in montagna a 10 km dai centri abitati il cielo è 20-20.5 e non può essere altrimenti. Anche se tu non vedi le luci, l'aria sopra di te è illuminata. Prova a pensare di alzarti con un pallone sopra la verticale: appena sei sopra le creste vedi le luci a 10 km!!.

La verità è che in piano occorre almeno 100-200 km per essere tranquilli. Serve che la curvatura della Terra ci protegga dalle luci e che le luci non possano colpire l'aria sopra di noi.
In mezzo alle montagne la distanza che serve è di meno, perchè le montagne fanno la stessa funzione di schermo della curvatura della terra. Ma fino alla altezza delle creste. E' per questo che Emberger Alm (che consiglio a chi non può andare fuori Europa) è Bortle 2.

Aprite una lista di sottoscrizione "salviamo il nostro cielo". Quando avrà raggiunto almeno 2000 firme si potrà cominciare a mostrarla a qualche politico...


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 16:01 
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Messaggi: 27066
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Tipo di Astrofilo: Visualista
xenomorfo ha scritto:
spok, in montagna a 10 km dai centri abitati il cielo è 20-20.5 e non può essere altrimenti. Anche se tu non vedi le luci, l'aria sopra di te è illuminata. Prova a pensare di alzarti con un pallone sopra la verticale: appena sei sopra le creste vedi le luci a 10 km!!.

La verità è che in piano occorre almeno 100-200 km per essere tranquilli. Serve che la curvatura della Terra ci protegga dalle luci e che le luci non possano colpire l'aria sopra di noi.
In mezzo alle montagne la distanza che serve è di meno, perchè le montagne fanno la stessa funzione di schermo della curvatura della terra. Ma fino alla altezza delle creste.


Sacrosanto

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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 16:24 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
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xenomorfo ha scritto:
spok, in montagna a 10 km dai centri abitati il cielo è 20-20.5 e non può essere altrimenti. Anche se tu non vedi le luci, l'aria sopra di te è illuminata. Prova a pensare di alzarti con un pallone sopra la verticale: appena sei sopra le creste vedi le luci a 10 km!!.

La verità è che in piano occorre almeno 100-200 km per essere tranquilli. Serve che la curvatura della Terra ci protegga dalle luci e che le luci non possano colpire l'aria sopra di noi.
In mezzo alle montagne la distanza che serve è di meno, perchè le montagne fanno la stessa funzione di schermo della curvatura della terra. Ma fino alla altezza delle creste. E' per questo che Emberger Alm (che consiglio a chi non può andare fuori Europa) è Bortle 2.

Aprite una lista di sottoscrizione "salviamo il nostro cielo". Quando avrà raggiunto almeno 2000 firme si potrà cominciare a mostrarla a qualche politico...

Ok, proponi un testo. Io non sarei capace di scriverlo. Però magari si può prender spunto e ampiarlo e migliorarlo.
Altra cosa: valgono le raccolte di firme in internet? Oppure devono essere firmate di pugno?

Si potrebbe organizzare sì in questo caso una mega raccolta firme.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 16:27 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
Si sacrosanto.

Spesso si confonde l'inquinamento luminoso con l'abbagliamento. Se ho un lampione vicino magari posso essere abbagliato, ma un lampione in mezzo al nulla non illumina il cielo. Allo stesso modo se sono riparato da colline magari non sono abbagliato, ma tutto quello che sta intorno e che non vedo illumina il cielo.

E' per questo che 10 metri fuori di un villaggio turistico spesso il cielo è meraviglioso, mentre sul Matajur (una montagna del Friuli) non è la stessa cosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 16:58 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
kappotto ha scritto:
Ok, proponi un testo. Io non sarei capace di scriverlo. Però magari si può prender spunto e ampiarlo e migliorarlo.
Altra cosa: valgono le raccolte di firme in internet? Oppure devono essere firmate di pugno?

Si potrebbe organizzare sì in questo caso una mega raccolta firme.


Bella idea, io direi di provarci sul serio! :)

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Tanta voglia e passione di ammirare l'universo che ci circonda!

Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 17:05 
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kappotto ha scritto:
theGranz ha scritto:
Altra cosa che non capisco è quando in una discussione del tipo "ho cercato M37 ma non l'ho trovata... Ho visto M31, tutto qui??" (ho scelto apposta due oggetti facili, quasi dei "fari" nel cielo), al malcapitato di turno si risponde dicendo che il tele non è a posto, che l'oculare non è indicato... che deve mettersi una coperta sulla testa...


Scusa ma sta cosa non l'ho mai letta.


Eccola viewtopic.php?f=17&t=37610&start=70
Il mio consiglio come chiunque può leggere nel mio secondo intervento della pagina e negli altri di risposta (che pregherei di leggere TUTTI) era dovuto al fatto che se una persona, malauguratamente, per una sera, in ciabatte e dopo che il cielo si è magicamente aperto e col vincolo di doversi svegliare presto all'alba (leggete "quella sera non può andare alla ricerca di cieli bui") dovesse avere l'irrefrenabile tentazione di voler osservare un ammasso aperto tutto sommato luminoso come M37, anzichè buttare giù dal balcone il telescopio, arderlo su un'ara sacrificale, imprecare contro le case costruttrici di telescopi accusandole di menzogne, o cospargere le lenti di cenere, può provare a OTTIMIZZARE le proprie sfortunate condizioni di osservazione riducendo le fonti di luce dirette all'occhio e adattandosi all'oscurità artificiale ottenuta.
Precisato questo (erano le ipotesi di quella "sfortunata" osservazione, come si ricorderà).
- Vedrà qualcosa? Probabilmente sì!
(ricordo che stiamo parlando di un ammasso aperto relativamente luminoso come M37, per cui molto più facile all'occhio di nebulose o galassie sotto un cielo inquinato)
- Vedrà l'oggetto come da un cielo mediamente inquinato o un cielo buio? Assolutamente NO!
- Ho consigliato di fare deep sky dal balcone cittadino? Assolutamente NO!
Come si può leggere l'ho sconsigliato più volte (io raramente faccio deep distando da piazzale Loreto 5 minuti di macchina e avendo il Sud completamente coperto dal palazzo) ripiegando sull'hi-res visuale lunare.
Ma ciò non toglie che se capita lo faccio volentieri, cercando di spremere al meglio strumento e i miei occhi e trovandolo molto più divertente della TV.
- Vado in giro come Riccardino Fuffolo? http://www.youtube.com/watch?v=gtPRvWYY-c0 ? Assolutamente NO e non lo consiglio. ;)

Chiarito per sempre (mi auguro) questo punto, e tornando in topic mi sento di approvare ogni singola parola di Xenomorfo e mi metto a disposizione qualora si volesse decidere di stendere un testo, da firmare e da presentare alle autorità competenti.
Infine, sto cominciando la mia piccola personale battaglia con l'amministratore del condominio in cui abito ad Arona per far rimuovere i lampioni (assolutamente non a norma, delle palle di vetro) dal giardino.
Seguo con interesse l'evolversi del topic.

Cieli Sereni

Mat

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In un mondo perfetto Mark Chapman avrebbe sparato a Yoko Ono..


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 Oggetto del messaggio: Re: La cosa più importante.
MessaggioInviato: lunedì 20 aprile 2009, 17:21 
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Iscritto il: mercoledì 3 dicembre 2008, 10:36
Messaggi: 80
Località: Pescara
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mi aggiungo anche io con il sostenere l'idea che avere un buon cielo è molto importante, ma come si dice "non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca" per cui cerco di accontentarmi di quello che ho pur sapendo che esiste sicuramente di meglio. Nella val Pescara l'IL è fortissimo e questo ve lo può confermare anche Guido alias Blackmore.

Per la raccolta delle firme mi è venuta in mente una petizione on-line http://firmiamo.it/. Potrebbe andare l'idea?

Saluti,
Filippo.

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Da quando l'uomo ha acceso la luce, ha spento il rispetto verso la Terra e verso Dio.


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