kappotto ha scritto:
Uagliò, mi sembrava di aver posto una domanda intelligente e per-di-più in topic! Mi hanno risposto solo in due

Se ti riferisci alla valenza scientifica e al margine d'errore dell' SQM, io dalle prove fatte con la mia versione L, ti posso dire che non è esente da errore.
Soprattutto quando lo punti allo zenit e poi verso l'orizzonte troverai nella stessa serata misurazioni diverse, ma anche puntandolo semplicemente nella stessa zona di cielo ed in momenti successivi della medesima serata, i valori potranno oscillare in un determinato range. Per cui o tieni a mente un valore medio e magari utilizzi due modelli per confrontare le misurazioni, oppure la valenza scientifica è quella che è, ma comunque è uno strumento godibilissimo. Rende benissimo l'idea della qualità del cielo, e permette di fare utili confronti con la propria postazione abituale: io ad esempio da casa mia (zona sub-urbana riviera romagnola) non arrivo mai a 20.00, nelle serate migliori e di massima traparenza viaggio intorno a 19.6/19.8, insomma si vedono in visuale giusto i pianeti.
Poi quando salgo in appennino a 20/30 km di distanza da casa e mi allontano dalle luci cittadine, arrivo allo zenit a 20.70/20.80 (record misurato addirittura 21.04).
Poi nelle rare occasioni in cui sono stato davvero sotto un buon cielo (passi dolomitici), ho misurato valori intorno a 21.50, ma più che i numeri dell'SQM, ricordo la bellezza della via lattea

Un'altra cosa, tra 21.00 e 21.50 non sembra esserci teoricamente gran differenza, ma vi assicuro che sotto un 21.50 vi si accende un altro mondo, è come una rinascita a nuova vita da strofilo

, non oso pensare 21.70 e 21.80, forse in Italia c'è solo Casera Razzo in grado di restituire valori simili
