Cresce la parte di universo che dobbiamo ancora esplorare. Sappiamo da qualche anno che l’universo che emette luce è solo il 5 per cento dell’esistente, mentre il resto è materia ed energia oscure. Ora una ricerca anche italiana ci fa sapere che, di tutti i fotoni luminosi, la metà sfugge all’osservazione ottica perché la polvere interstellare la degrada a radiazione infrarossa. Grazie ai dati raccolti dal telescopio per l’infrarosso imbarcato su di un pallone stratosferico BLAST (Balloon-borne Large Aperture Sub-millimeter Telescope), si è infatti ottenuta la conferma che circa metà della luce stellare che permea l’Universo è prodotta da galassie molto distanti, ed è una luce invisibile ai nostri occhi. Per rilevarla, il telescopio BLAST, ideato e realizzato da un team guidato da Mark Devlin dell’Università della Pennsylvania (Usa), ha utilizzato bolometri sensibili alle onde del «lontano infrarosso», cioè la regione dello spettro elettromagnetico tra l’infrarosso e le microonde.
Questa radiazione è assorbita dall’atmosfera e in particolare dal vapore acqueo: per questo BLAST ha dovuto volare appeso a un pallone fino a 35 chilometri di altezza, nella stratosfera, dove la pressione è di pochi millibar.
Durante il secondo e ultimo volo, effettuato in Antartide nel dicembre 2006 e durato 11 giorni, BLAST ha collezionato una tale quantità di dati che sono stati necessari due anni di analisi per interpretarli. Un articolo uscito giovedì scorso su Nature ne è il coronamento, e spiega finalmente l’origine della radiazione di fondo nel lontano infrarosso. Ora si ha la conferma che a produrla è una miriade di galassie, molto distanti dalla Terra (tra i 7 e i 10 miliardi di anni luce) e pullulanti di stelle in formazione. La luce prodotta da queste stelle, riscaldando le nubi di polvere che le avvolgono e le nascondono dentro le loro galassie, viene assorbita e riemessa sotto forma di radiazione infrarossa. Lo specchio di BLAST ha un diametro di due metri: un primato per l’uso a bordo di un pallone stratosferico.
Per altre informazioni:
http://www.media.inaf.it/press/blast/ http://www.blastthemovie.com/trailer.html