L127 ha scritto:
A parte alcune eccezioni, dettate credo dall'entusiasmo per il proprio strumento, ad ogni neofita che chiede consigli viene sempre chiesto da dove osserva e quanto è disposto a sacrificare il suo tempo per le uscite oltre che, ma questa domanda è quasi sempre tropppo precoce, cosa intenderà osservare. La chiarificazione, perlatro parziale, avviene sempre dopo due tre risposte ed è da lì in avanti che si può cominciare a ragionare
Luca
hai ragione, però sono domande che non possono avere una risposta teorica, ma solo una risposta pratica. All'inizio, in teoria, siamo tutti disposti ad imparare ad allineare una montatura equatoriale o inseguire in azimutale, anche se ci volessero 3 ore per volta, non ci spaventa il freddo minimamente, possiamo dormire 3 ore per notte, guidare ore per trovare un posto buio. Immancabilmente, siamo tutti interessati allo spazio profondo senza disdegnare il planetario, non ce ne frega niente delle foto ma che scherziamo, magari un'occhiata ai pianeti così per spirito sportivo (non so perchè, ma all'inizio il planetario sembra sembre roba di serie B)..
Allora, vai di Dobson, tanto cosa vuoi che sia cercare della roba in 5° di cercatore in una porzione di cielo completamente buia, tanto prima o poi si impara, e non farò mai una fotografia, e basta una bella torcia rossa ed un atlante.
Ecco, questa è la teoria, in pratica...siamo stanchi dopo il lavoro, fuori fa freddo, non abbiamo avuto il tempo di preparare le cartine per lo star-hopping, non sappiamo usare Cartes du Ciel, domani ci alziamo presto, poi il posto è lontano, non trovo nessuno che mi accompagni ecc. ecc...allora, quasi quasi, stasera sto a casa, sarà per un'altra volta...ed ecco che il dobson rimane in cantina.
Io, ovviamente, l'ho fatta grossa, però sono situazioni che, a meno di non essere pensionato, o ricco sfondato, e vivere in mezzo alla campagna, sono abbastanza realistiche e con le quali bisogna fare i conti.
Io all'inizio mi sentivo il profeta del Dobson (the biggest, the better), poi, dopo essere uscito qualche volta con un binocolo ed un LIDLscopio, ho scoperto ben 4 cose: 1) per fortuna, nonostante gli sbattimenti, la passione non sembra affievolirsi, ed è un gran bene 2) ho desiderio di più comodità perchè non mi piace cercare ma mi piace vedere e dopo 2 ore che osservo mi rompo. 3) magari, un domani, qualche foto mi piacerebbe provare a farla 4) il binocolo mi diverte moooolto di più del telescopio...ma pensa un po'.
Vi sembra che abbia i requisiti del dobsonista? Se fossi partito in quarta con un dobson, a quest'ora me lo sarei legato al collo e mi sarei buttato in mare. Ma sono cose che ho scoperto dopo mesi di uscite e qualche osservazione. All'inizio, ripeto, siamo tutti dei gran volenterosi onnivori, ma quello che vogliamo si scopre da soli con il tempo e l'esperienza maturata sul campo e che nessun consiglio può sostituire.
Ergo, spendere poco, prendersi il proprio tempo e lasciar maturare il tutto è il solo, grande consiglio che mi sento di dare.
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Osservo con: Dobson MEADE Lightbridge 10" per le prestazioni, Skymaster 15 x 70 per il comfort.
Il mio diario astronomico:
http://marcolongo.blogspot.com/