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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 10:08 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
A rigore di logica, se ipotizziamo che entrambi gli specchi siano stati lavorati con una determinata tolleranza ottica in tutta la loro superficie, e che la lastra correttrice sia ottenuta tramite un trattamento con una macchina "vacuum", che opportunamente regolata riesca a produrre lastre praticamente identiche tra loro, le ipotesi che mi vengono sono le seguenti:

A) Se le lastre correttrici sono praticamente identiche, che senso ha ruotarle per "cercare la posizione che fornisca l'immagine migliore?

B) Se la lastra avesse un qualche errore di lavorazione, non servirebbe a niente ruotarla, l’errore rimarrebbe comunque..

C)Se primario e secondario avessero qualche errore zonale, per quanto ci si diverta a ruotarli tra loro, l'errore rimarrebbe comunque, e si potrebbero ruotare all'infinito fino a scoprire che comunque o si inviano a Zen, a Marcon, a Toscano per farli rilavorare, oppure si tengono così come sono.

D) Mi viene da pensare che sia molto più importante l'ortogonalità e il centraggio della lastra correttrice con il primario e il secondario del telescopio, ai fini del contenimento della sferica. Dato che il primario degli SC, ad ogni minimo movimento della messa a fuoco, si inclina quel tanto che basta per introdurre importanti aberrazioni nel percorso ottico, o lo si blocca nella sua sede, oppure ogni tentativo di regolazione della lastra correttrice a mio avviso è inutile...

In conclusione, a mio modesto parere, ruotare la lastra correttrice per cercare chissà quale incremento delle prestazioni dovrebbe essere inutile (ma forse mi sbaglio, e mi piacerebbe che qualcuno mi facesse notare se e dove sbaglio nel ragionamento).

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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 11:22 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
Elettrico ha scritto:
Per quello che può valere la pubblicità.....mi sembra di ricordare che negli anni 90 la Celestron diceva che ogni lastra era "accordata" con il primario...bohhh


esatto alla fine non si puo concludere nulla, o si sa se la lastra è costruita in funzione del primario o se la lastra è fatta in serie non fa differenza girarla.
comunque su i c5 arancione e la lastra è segnata, mentre in quelli blu presumo cinesi la lastra non è piu segnata.


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 18:29 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sono d'accordo al 100 % con Roberto Coleschi. Se il primario ha un difetto e la lastra correttrice ha un difetto si avranno 2 difetti e non zero! E' impensabile costruire una lastra correttrice ad hoc per compensare difetti di un primario in un prodotto commerciale. Per quello che mi consta è stata fatta una operazione di questo tipo sul telescopio Hubble... (naturalmente non nella lastra correttrice perchè non ce l'ha).
Saluti,

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 20:28 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
un po di brevetti su come fanno la lastra ...
http://rapidshare.de/files/46418842/MET ... S.pdf.html
http://rapidshare.de/files/46418843/MET ... T.pdf.html
http://rapidshare.de/files/46418844/Met ... s.pdf.html
http://rapidshare.de/files/46418845/Met ... s.pdf.html


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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 9:23 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3443
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Una delle cose più sagge che ho sentito dire su questo forum sulla bontà delle ottiche è che un telescopio perfetto deriva, oltre che da un buon progetto, anche dalla somma algebrica di più difetti che si annullano l'un l'altro.

Lo specchio sferico degli SC introduce, naturalmente, aberrazione sferica.
La lastra degli SC ha un altro difetto, un'aberrazione sferica nel senso opposto.
E i due difetti dovrebbero (dovrebbero) annullarsi l'un l'altro.
Dovrebbe ... se tutto fosse perfetto ... ma perfetto non è!
Infatti ogni SC ha una sferica diversa, più o meno accentuata, e questo l'ho proprio testato su esemplari identici.

Ora, non mi stupisce che ogni specchio, soprattutto se con lavorazione in serie, abbia gradi di sferica diversa, così come ogni lastra, nel senso opposto.
Ogni specchio e ogni lastra sono marchiati, e credo che, in fase di montaggio, venga in qualche modo testato il risultato finale. Quindi non è così difficile che venga scelta una lastra diversa, se la somma dei due difetti non rimane all'interno di un certo margine di tolleranza. D'altronde, è il loro lavoro, diamine!

Sulla rotazione io farei (ma magari sarò smentito da chi più è ferrato di me in materia) un discorso simile.
Non è detto che le lastre siano uguali lungo tutta la superficie. Può essere che in alcune zone il profilo sia micrometricamente più accentuato, rispetto che su altre zone, con conseguente impronta digitale specifica di ogni singola lastra.
Una volta scelta la lastra migliore, credo non ci voglia molto, al banco ottico, per scegliere una posizione e marchiarla con un UNI POSKA, tanto per dare quel tocco di artigianalità in più.

Quindi, se c'è un segno, io continuerei a utilizzarlo, o per lo meno cercherei di fare dei test in posizioni differenti, anche se mi rendo conto che senza un banco non è così agevole ...

P.S. Grazie per i brevetti, molto interessanti, lo leggerò con calma ...

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Massimo Alessandria
Dobson 16" "self-tuned" - Paracorr, Meade UWA 24, Pentax XW 20, 14, 7, Zoom Nagler 3-6, Supermono TMB 6

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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 11:05 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
No, Puspo, forse non mi sono spiegato bene. E' normale che nel progetto di uno strumento ottico si cerchi di compensare determinate caratteristiche ottiche, tipo l'aberrazione sferica di uno specchio sferico con una di segno opposto introdotta in un altro dispositivo (lastra correttrice). D'altra parte in tutti gli obiettivi costruiti con lenti ed in tutti gli oculari si cercano di compensare le differenze nell'indice di rifrazione alle varie lunghezze d'onda che ciascun vetro possiede accoppiando lenti fabbricate con tipi di vetro diversi, in modo che l'aberrazione cromatica di una lente sia compensata il più possibile con quella della lente o delle lenti successive (ad es. con i cosiddetti vetri flint o crown). Tutti i doppietti ed i tripletti sono progettati così. Se uno specchio ha un difetto zonale è difficile che una lastra con un altro difetto zonale opposto possa però correggere il problema! Nei prodotti commerciali di serie non si fa così, al massimo se una delle parti non rientra negli standard che ciascuna parte deve rispettare, la si scarta; non si cerca di accoppiarla con un'altra che possa correggerne i difetti, altrimenti si produrrebbe a costi altissimi prodotti alla fine scadenti. La rivoluzione fatta da Henry Ford con la famosa Ford T era anche in questo, si poteva smontare due macchine e rimontarle mescolando i pezzi dell'una e dell'altra.
Ciao!

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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 11:23 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3443
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quindi il segnetto veniva e viene (?) messo solo per fingere un certo "tuning"?

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Massimo Alessandria
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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 11:27 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non credo, credo che sia messo per sapere quale è il lato da mettere verso l'esterno e quale verso l'interno del tubo, nel caso si smontasse anche il secondario.
Saluti,

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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 11:37 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Max, onestamente la cosa non credo abbia molto senso. Perché fare uno specchio con difetti e poi dover fare delle correzioni zonali (molto difficili) sulla lastra? Si farebbe molto prima a correggere direttamente lo specchio (che oltretutto è più facile da lavorare).

Non so, io rimango dell'idea che, su un prodotto commerciale, fare dei pesanti test ottici e progettare interamente una lente per ogni singolo strumento non sia rapportato al prezzo. Questa cosa la farebbe "forse" un artigiano, con tanto di banco e possibilità di riprogettare il sistema ottico.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2009, 12:42 
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Iscritto il: domenica 18 gennaio 2009, 12:31
Messaggi: 163
Ho infilato la discussione anche su "Cloudy", ma l'argomento da quelle parti è praticamente un classico...
Allora, sostanzialmente, se c'è solo il numero di serie, come nel mio caso, questo si pone alle ore 3.00. C'è anche uno schema che gira per il forum. Eccolo:
Immagine

Come vedete anche il secondario ha un suo senso di montaggio. In effetti sul secondario c'e un tratto di uniposka con una freccia...


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