cherubino ha scritto:
comino a dirvi ciò che so:
all'nterno del paraluce lungo cui scorre lo specchio primario c'è un complesso di lenti (dovrebbero essere 3) che hanno due funzioni:
1) estrarre il fuoco poiché, per progetto, questi è interno al tubo ottico (con il risultato che l'immagine è raddrizzata

)
2) correggere le distorsioni extrassiali e avere quindi un campo perfettamente piano.
Io purtroppo non mi occupo di fotografia quindi non so dirvi (e non lo saprò nemmeno dopo) come funziona in questo campo. Potrò semplicemente dirvi come è lo star test e come è il campo corretto all'oculare.
Ammetto di essere io stesso molto curioso poiché non esistono (non so se ci sono in lingua giapponese a dire il vero) dei test in giro di questo strumento. probabilmente è così raro che nessuno si è messo a farli, all'epoca.. non so.
So solo che in questi due anni non sono stato capace di reperire nessuna informazione se non quelle relative allo schema Dillworth e alle varianti introdotte teoricamente da Rilay. Ed ero così ansioso di possedere uno che, occasione alla mano, non me la sono fatta sfuggire.
Esiste uno strumento più grande su schema solamente Dillworth (che NON prevede il correttore a tre lenti) costruito da un americano (credo).
Non so... attendiamo il responso delle stelline.
Paolo
P.S.: Emiliano, di euro terrorizzati mi sa che ne sono rimasti davvero pochi....

Cherubino rimango esterrefatta da quanto scrivi. Rilay non e' un progettista ottico che ha introdotto varianti teoriche al Dilworth, ma e' semplicemente la parola "relay" (o "relais" o "relé") traslitterata da qualche giapponese. L'ottica rifrattiva in questo tipo di schemi lavora da "relay", "ritrasmette" l'immagine, come e' richiesto dal fatto che il fuoco si trova profondamente "infilato dentro" al tubo ottico e non si ha modo di farlo funzionare normalmente perche il backfocus e' inadeguato a qualunque oculare e tanto piu' a sistemi di ripresa. La collimazione di questo tipo di strumenti e' impossibile con strumenti amatoriali (compresi quelli proposti da Takahashi e compreso il costoso cannocchialino di collimazione) proprio a causa della presenza della lente di relay. Naturalmente Takahashi una ditta serissima ti collimera' no problem il tutto se lo spedisci in Giappone, pero', visto che abbiamo un tubo che monta uno specchio da 150mm e tutta la baracca pesa solo 4Kg, e' intuitivo che si trattera' di una meccanica in linea con i vari specchi "piccolini" di casa Takahashi (che, pero', l'utente puo' collimare ogni volta che serve) e non certo della meccanica di un Mewlon 300 o altri signori strumenti della prestigiosa casa giapponese. D'altra parte, se questo strumento lo ho visto in vendita su astromart a un prezzo molto popolare (600$ trattabili, incluso cercatore e un oculare zoom, e spedizione intercontinentale compresa), certamente si dovrebbe dire: "Grazie progettisti Takahashi che ci avete proposto uno strumento gradevole e diverso dal solito a un prezzo estremamente interessante", ma non per questo dobbiamo raccontarci frottole su questa presunta meraviglia, la cui produzione, come sapete, Takahashi (saranno degli sciocchi? be puo' darsi, ma ho i miei dubbi...) ha interrotto senza tante smancerie. Uno strumento di cui il venditore ha tanto onestamente quanto impietosamente scritto:
Cita:
nice spotter, but not well suited to astronomy.
http://www.astromart.com/classifieds/de ... _id=615253 Spero comunque che ti divertirai con questo strumento per tantissimi anni e che ti dara' delle soddisfazioni e che non lo dovremo vedere presto su astrosell perche te ne sei stancato, questo sarebbe un vero peccato dopo un paio d'anni che ne insegui un esemplare.
Ciao
Daniela