Bene, sulla parte osservativa di sabato scorso ne ho già ampiamente illustrato i particolari
qui. Inizio invece in questa sezione con la parte fotografica della serata, per la verità piuttosto scarsa e di qualità discutibile; nonchè pervasa da soliti 1.000 problemi. Era da novembre scorso che non mettevo la fotocamera sotto un cielo di montagna e nel frattempo avevo "ampliato" il mio corredo. Cercavo da tempo un tele per foto a largo campo sui 200mm, dopo aver provato il Canon EF L 200mm f/2.8 e il nikon 200mm IF ED f/3,5 e scartato l'ipotesi del nuovo riduttore Takahashi per l'FS-60C che mi avrebbe comunque dato una focale un po' troppo lunga, la scelta ballava tra due opzioni, il Nikon AF IF ED 180mm f/2.8 e un vecchio sogno di quando ero piccolo: il Leica R Apo 180mm f/3.4. Ovviamente tra gli aspetti essenziali vi era la possibilità di utilizzarli indistintamente sui corpi Canon e Nikon; alla fine, dopo qualche confronto con il disponibile
Sunblack che ringrazio, ho optato per il teleobiettivo tedesco che vanta una correzione apocromatico, da 400nm a 900nm. La foto l'ho realizzata a fine serata, quando lo Scorpione era ormai ben evidente in cielo, seppur non molto alto per le nostre latitudini. E' diversi anni che cerco di ottenere qualcosa su Antares & Co., ma qualcosa va sempre storto, l'ultima mia prova risale a questo
post, decisamente deludente.
A sera ormai conclusa, punto il cuore dello Scorpione con il teleobiettivo. Opto per la massima apertura (f/3,4) dato che dovrebbe essere ottimizzato proprio per questo diaframma e così evito anche gli spikes intorno alle stelle. Imposto il telecomando per pose da 10 minuti a 400 ISO con la Canon Eos 300D modificata. Per la guida mi affido al piccolo cercatore
Stellarvue a cui ho applicato la Magzero, ma mentre con il Borg è filato tutto liscio (era comunque la prima volta che utilizzavo questo sistema), con in parallelo il teleobiettivo, agganciato con un solo punto di ancoraggio sotto la fotocamera, qualcosa non ha funzionato, e sotto il peso dell'obiettivo, si deve essere spostato un po' durante le pose con il risultato di avere le stelle tutte un po' leggermente mosse. Per i dark ho utilizzato quelli che avevo già realizzato alla stessa temperatura nelle precedenti uscite mentre per i flat, gli ho fatti a casa un attimo prima di elaborare; e anche questi non hanno dato i risultati sperati...dovrò rimetterci mano. Ho usato Iris con il solito tutorial di Solomon e poi una ritoccatina in Photoshop. Il risultato, seppur un bel passo avanti rispetto alla mia ultima prova su questo soggetto, risente ancora di flat poco corretti e di un bilanciamento colore perfettibile, per non parlare delle stelle allungate aggiustate un po' in postproduzione. Sono 9 scatti da 10 minuti l'uno, in cui in uno è rovinato anche dal passaggio di un satellite. Graditi commenti e critiche su come migliorare.
Ecco la foto:
Allegato:
Scorpione_Leica 180mm Apo TA 9x600s 400ISO Canon 300D 19dark 9flat.jpg [ 407.68 KiB | Osservato 732 volte ]
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