lead, il mio parere e' molto vicino a quello di zandor, nel senso che un 150 lo diaframmi come vuoi e lo riporti a tutta apertura, avendo le 2 opzioni, con un diametro minore non puoi fare l'operazione di allargarlo

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esempio, molte volte mi e' stato detto che il 120 f8 (cina) e' gia' il limite per avere un cromatismo accettabile. bene, io ho un 150 f8 (con chromacorr, ma ora non interessa). se lo diaframmo a 120 ottengo un f10, ragionando in termini cromatici dovrei avere (a parita' di lavorazione ottica) dei ventaggi rispetto al 120 nativo. vantaggi che si traducono pure nell'eliminare la parte periferica della lente che spesso è quella lavorata peggio o comunque con maggiori problemi. in qualunque momento lo riporto a 150 e ho 3 cm in piu' di ottica da sfruttare. lo scotto da pagare e' il peso, un 120 e' molto piu' leggero della locomotiva che mi ritrovo, ma non si puo' avere la botte piena e la moglie ciucca

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comunque per le stelle doppie, e' interessante cio' che scrive il Ferreri nel suo manuale dell'astrofilo (p. 29) dove sostiene che si puo' ridurre la focale di un doppietto acro fino ad un terzo di quella minima necessaria (focale = al quadrato del diametro) per avere uno spettro secondario irrilevnate, senza essere troppo disturbati nell'osservazione di sistemi doppi.
comunque se lo leggete capite meglio cio' che vuole dire.