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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per stelle doppie
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 18:38 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16151
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ma con la lastra a chiudere il tubo, ti ritrovi con il problema acclimatamento, esattamente come in uno S-C o Mak, a questo punto non sarebbe meglio orientarsi sul classico Mak-Cass, magari un Intes, la qualità generalmente è buona e benché costoso, penso lo sia meno di un prodotto "custom".

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per stelle doppie
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 19:08 
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Iscritto il: venerdì 19 settembre 2008, 13:12
Messaggi: 185
cherubino ha scritto:
nell'osservazione di stelle doppie è MEGLIO avere le 3 razze che non la lastra piana. DECISAMENTE meglio...


Paolo


Punti di vista......possiamo discutere sull'aspetto costo/beneficio ma operativamente, sempre per quanto mi riguarda, la cosa mi disturba.
Mi infastidisce ruotare il tubo, ed altrettanto quando cerco di allineare i fili del micrometro, sarà pure che ho l'occhio assuefatto dall'ostruzione zero e debba farci l'abitudine.


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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per stelle doppie
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 19:58 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1413
Località: Veneto
dico anch'io la mia: Intes micro alter 815.
Anche a me danno fastidio le diffrazioni prodotte dalle razze del secondario e nell'osservazione delle doppie "infastidiscono".
Ho confrontato con molta cura il mio 715 sulle doppie con un newton da 17cm di eccezzionale qualità ottica e alla fine preferivo sempre l'immagine del mak....ma potrebbe essere questione di gusti.
Per l'acclimatamento gli intes micro hanno, oltere alla ventolina, dei fori sulla cella del menisco che , secondo me, aiutano ad abbreviare tale fase.
Se poi ci aggiungi anche un estrattore alla fine tale tempo potrebbe diventare assolutamente ragionevole.

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per stelle doppie
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 21:29 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
gli spikes (soprattutto se sono 6) aiutano la percezione delle compagne dei sistemi sbilanciati.
Chiunque sia rifrattorista per le doppie sa che, a volte, si usano fili di diffrazione anteposti all'obiettivo per cogliere le secondarie molto deboli e vicine a primarie luminose.
Stessa cosa fa chi usa compound optics (tipo S/C o MAK): una maschera esagonale che crea 6 spikes tozzi e corti.

Un Intes 715 non regge il confronto con un parimenti qualitativo newton di pari dimensione a f8 (avuti, testati entrambi) così come non regge il confronto con il suo fratello MN78 o 76. Detto questo è comodo e più gestibile e ha il fuoco posteriore (comodissimo).

Detto questo le lastre correttrici hanno dei vantaggi e degli svantaggi che riassumerei così:

pos) corregge aberrazioni extrassiali geometriche e offre un campo più piano (lastra correttrice, appunto...)

neg) costa tanto
neg) rende molto meno veloce l'acclimatamento del telescopio (e le ventoline non sempre risolvono TUTTO il problema)
neg) introducono aberrazione cromatica (poca, ma c'è)
neg) i loro trattamenti antiriflesso introducono una dominante cromatica (limitata ma presente)
neg) rendono più pesante lo strumento
neg) rendono lo strumento più sensibile alla condensa.

Questo non significa che le lastre sia da aborrire... però non sono il massimo nelle osservazioni di oggetti piccoli, rendono meglio sui campi estesi.

Paolo

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