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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: domenica 1 marzo 2009, 11:07 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Qualche anno fa ho realizzato una guida fuori asse di nuova concezione, che ho denominato NOAG.
Concettualmente essa e' simile ad un flip mirror, il cui specchio e' però fisso e bucato al centro.
I raggi che formano l'immagine passano indisturbati attraverso il foro, mentre quelli fuori asse sono riflessi dalla parte restante dello specchio.
E' evidente che la superficie dello specchio ispezionabile e' enormemente piu' grande dei piccoli specchietti dei tradizionali OAG, e quindi una stella di guida la si trova molto piu' facilmente.
Questo compito e' facilitato dal fatto che l'oculare o la camera di guida viene montata su un supporto che ne consente la traslazione utile ad ispezionare tutta la superficie dello specchio. Inoltre, tale ispezione la si fa senza ruotare la camera di guida o l'oculare attorno all'asse ottico, evitando così assurdi contorsionismi o complicati scambi di assi.
Non tutto e' oro quello che luce: infatti i "drawback" sono principalmente due:
1) La corsa a sensori sempre piu' grandi richiede fori adeguati alle nuove dimensioni, e quindi l'area utile dello specchio si riduce.
2) La grande dimensione dello specchio fa del NOAG uno strumento che richiede un generoso backfocus, che pochi telescopi sono in grado di fornire.

Ma tant'e', l'oggetto e' realizzato, funziona benissimo con i miei SC, pertanto penso che a qualcuno piaccia l'idea e magari voglia migliorarla.
Allego quindi una foto dell'oggetto con montate due camere Starlight ed uno schema da cui desumere le dimensioni.


Allegati:
Immagini camera Casio 284.jpg
Immagini camera Casio 284.jpg [ 8.75 KiB | Osservato 868 volte ]
NOAGcopia1.JPG
NOAGcopia1.JPG [ 120.9 KiB | Osservato 841 volte ]

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Antonio Zanardo
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 Oggetto del messaggio: Re: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: domenica 1 marzo 2009, 16:08 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:36
Messaggi: 5085
Località: Cisterna di Latina
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mi sembra un'ottima soluzione, decismente migliore di qualunque altra GfA di normale concezione.
Ottimo lavoro e magari appena potrai posta qualche altra immagine in dettaglio dell'oggetto (sopratutto il sistema di traslazione come lo hai realizzato), e qualche risultato fotografico.
Un saluto.
Gp

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 Oggetto del messaggio: Re: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: domenica 1 marzo 2009, 20:11 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Le traslazione e' realizzata con due eccentrici, uno sovrapposto all'altro.
Combinando i movimenti dei due, e' possibile ispezionare con l'oculare, o con la camera guida, tutto lo specchio.
In questo momento sono in una fase di transizione: sto facendo revisionare il C14 da un laboratorio, ed ho acquistato da qualche giorno una ST8XME+guide head, che intendo sostituire alle vecchie Starlight quando sara' pronto il C14.
Posso mandarti una ripresa fatta la scorsa estate con il vecchio setup.
Grazie per l'interessamento.


Allegati:
M57-180808-10°1500secC14.jpg
M57-180808-10°1500secC14.jpg [ 27.11 KiB | Osservato 809 volte ]

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Antonio Zanardo
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 Oggetto del messaggio: Re: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: lunedì 2 marzo 2009, 20:45 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
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Ciao, Antonio:

La soluzione è interessante, solo che dipende dal diametro del foro e dalla distanza del medesimo dal chip del CCD, nonchè dalle dimensioni di questo, al fine di non vignettare l'immagine registrata.Hai fatto, oltre all'immagine postata, qualche prova con sensori più grandi delle Starlight?
Io sto attualmente studiando una guida in asse con un beamsplitter, ma le prime prove non sono state positive per le aberrazioni derivanti dall'inclinazione del vetro del b.s., e sto cercando di utilizzare B.s. di spessore infimo e/o correttori.Ma la vedo piuttosto difficile.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: martedì 3 marzo 2009, 0:46 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
fulvio mete ha scritto:
Ciao, Antonio:

La soluzione è interessante, solo che dipende dal diametro del foro e dalla distanza del medesimo dal chip del CCD, nonchè dalle dimensioni di questo, al fine di non vignettare l'immagine registrata.Hai fatto, oltre all'immagine postata, qualche prova con sensori più grandi delle Starlight?


Fulvio, il sistema era ottimizzato per una ST516 (guida) e una 716 (imaging)
Ora dovro' provarlo con la mia nuova ST8XME+Guide Head, magari sostituendo lo specchio con uno con il foro piu' grande.
Le tue osservazioni sul diametro del foro, la distanza e la dimensione dei sensori sono piu' che lecite, e di questo ne avevo tenuto ben conto al momento della progettazione. Dopo di allora però i sensori sono cresciuti a dismisura, e sicuramente il sistema non funziona con il formato 24x36.

fulvio mete ha scritto:
Io sto attualmente studiando una guida in asse con un beamsplitter, ma le prime prove non sono state positive per le aberrazioni derivanti dall'inclinazione del vetro del b.s., e sto cercando di utilizzare B.s. di spessore infimo e/o correttori.Ma la vedo piuttosto difficile.


Io ho usato b.s. sia in lastra (70%tr. 30%rif.) sia cubici.
I primi mi producevano immagini fantasma dovute alla doppia riflessione della lastrina (oltre al coma), i secondi trasmettono luce esclusivamente al 50%, quindi si doveva raddoppiare l'esposizione.
Comune ai due sistemi e' poi una finitura delle superfici, se non ricordo male, di 1 lambda. Troppo poco.

Ci sono poi i b.s. a pellicola di cellulosa, ma mi sembrano poco pratici da utilizzare per il loro spessore di appena 2 micron. Basta un soffio, e tutto va in pallone.

Altri hanno tentato la strada dei cold mirrors, che lasciano passare l'infrarosso e riflettono il visibile (o degli hot mirrors che fanno l'inverso). In questo caso si dispone del 90% di luce visibile per l'immagine, mentre l'infrarosso si usa esclusivamente per la guida. Ma anche qui, il problema e' che le superfici sono lavorate a 1 lambda, o forse piu', e nel mercato non si trova nulla di meglio.

Per questo ho lasciato perdere i b.s. ed ho pensato al sistema con lo specchio forato.

Saluti

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Antonio Zanardo


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 Oggetto del messaggio: Re: Un nuovo OAG
MessaggioInviato: martedì 3 marzo 2009, 7:37 
Non connesso
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Antonio:

Cita:
Io ho usato b.s. sia in lastra (70%tr. 30%rif.) sia cubici.
I primi mi producevano immagini fantasma dovute alla doppia riflessione della lastrina (oltre al coma), i secondi trasmettono luce esclusivamente al 50%, quindi si doveva raddoppiare l'esposizione.
Comune ai due sistemi e' poi una finitura delle superfici, se non ricordo male, di 1 lambda. Troppo poco.

Ci sono poi i b.s. a pellicola di cellulosa, ma mi sembrano poco pratici da utilizzare per il loro spessore di appena 2 micron. Basta un soffio, e tutto va in pallone.

Altri hanno tentato la strada dei cold mirrors, che lasciano passare l'infrarosso e riflettono il visibile (o degli hot mirrors che fanno l'inverso). In questo caso si dispone del 90% di luce visibile per l'immagine, mentre l'infrarosso si usa esclusivamente per la guida. Ma anche qui, il problema e' che le superfici sono lavorate a 1 lambda, o forse piu', e nel mercato non si trova nulla di meglio
Concordo perfettamente, anche se beam splitter cubici lavorati a tolleranze ottiche se ne trovano, o si ordinano, ma il prezzo cresce troppo.Il sistema degli hot e cold mirrors mi sembra non molto praticabile, a meno di non usare camere senza protezione anti IR sul chip, o facendo sostituire il filtro anti IR.
Sarebbe forse interessante usare una lastrina in congiunzione con un prisma che corregga coma ed astigmatismo dell'immagine passante, ma non credo sia cosa facile.

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Fulvio Mete
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