Alla ricerca di nuove terre!
Eccovi l'articolo tratto da
www.orione.it, secondo me davvero molto interessante!!
Il satellite “Kepler” della Nasa (foto), dotato di un telescopio dal diametro di 95 centimetri, verrà lanciato il 5 marzo da Cape Canaveral con il compito di scoprire pianeti simili alla Terra per dimensioni, clima e ambiente, ma in orbita intorno ad altre stelle.
“Kepler” passerà in rassegna centomila stelle non troppo diverse dal Sole. Per agevolare questo lavoro, il campo del telescopio “Kepler” è molto grande: 105 gradi quadrati di cielo. La missione durerà almeno tre anni e mezzo.
Oggi si conoscono 340 pianeti intorno ad altre stelle e il loro numero cresce quasi a ritmo settimanale. Le scoperte sono iniziate nel 1995 con un oggetto planetario individuato da Mayor e Queloz dell’Osservatorio di Ginevra intorno alla stella 51 Pegasi. Gli strumenti attuali però non sono capaci di stanare pianeti piccoli come la Terra. “Kepler” è il primo satellite che potrebbe riuscire nell’impresa, dopo che il satellite francese “Corot” è giunto a individuare un pianeta appena due volte più massiccio del nostro e dopo i tentativi del satellite canadese “Most”.
Se un pianeta come la Terra transitasse davanti al Sole e lo osservassimo da una stella vicina, impiegherebbe 13 giorni ad attraversare il disco solare e produrrebbe una diminuzione di luminosità della stella di circa 20 parti per milione. “Kepler” dovrebbe essere in grado di rilevare questo minuscolo oscuramento: si calcola che in tre anni e mezzo dovrebbe individuare circa 50 pianeti come il nostro e un migliaio con massa doppia.
Osservando i sistemi planetari di 100 mila stelle, “Kepler” farà un “catalogo” completo dei vari tipi di pianeti (gassosi, rocciosi, più o meno massicci, più o meno vicini alle loro stelle, tipo di orbita), ci darà una statistica dei pianeti che si trovano in una zona di “abitabilità” dal punto di vista della loro temperatura, studierà le proprietà degli eso-pianeti e delle loro stelle.
Intanto la Nasa sta già progettando un satellite ancora più raffinato, “Terrestrial Finder Planet”, caso mai “Kepler” non fosse ancora abbastanza sensibile per portare a termine il suo difficile compito.
Per altre informazioni:
http://kepler.nasa.gov/
Cieli sereni!