Mi sto avvicinando alla fotometria e leggendo vari documenti (specie dall'AAVSO) credo di aver capito che , anche facendo fotometria differenziale, occore seguire una procedura di calibrazione per arrivare alla magnitudine standard. Questo annullerebbe le piccole differenze di sensibilità del sensore e taglio dei filtri usati. In questo modo, quindi, le stime di vari osservatori potrebbero essere utilizzate nella costruzione della curva di luce. Di solito viene consigliato di utilizzare M67 per il processo di calibrazione, in quanto questo ammasso contiene stelle di vari indici di colore per le quali sono disponibili stime fotometriche molto precise.
Fino qui tutto bene, quello che non ho capito è: 1. se il processo di calibrazione sia realmente indispensabile 2. come diavolo si effetua IN PRATICA questa calibrazione
Qualcuno può darmi una mano? Grazie Ps: utilizzo Maxim DL4
_________________ Alessandro ------------------------------------------ DOBSON GSO 12" WO ZenithStar ED 66 f5,9
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