1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 18:09 
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Iscritto il: venerdì 7 luglio 2006, 17:36
Messaggi: 277
Località: Milano
sbab ha scritto:
Per l'osservazione deepsky non c'è santo che tenga.
Le condizioni necessarie sono 2 e in quest'ordine di importanza:

1- cielo buio
2- diametro dello strumento

Con un rifrattorino sei già "tarpato" in partenza per quanto riguarda il punto 2, figuriamoci se ci piazzi sopra una torretta binoculare...
Con il mio 80ino in binoculare al massimo ci osservo luna, pianeti e qualche ammasso aperto tra quelli molto estesi che nel dobson non rendono per via della focale troppo elevata (che riduce il campo inquadrato).

Cieli sereni
Fabio


D'accordissimo.

fabio


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 20:51 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Su certi oggetti (non troppo deboli) la visione binoculare soprattutto con la torretta e la potenza del telescopio e' qualcosa di indescrivibile e nn c'e' ethos che tenga (dove ha la rivincita sul quintetto di stephan per esempio, troppo debole per essere sdoppiato in 2 occhi).

A parte la M42 che sembra letteralmente volarti in faccia, le altre nebulose (e ammassi ovviamente) "sono li' " sospese appena fuori dal telescopio e sembra di poterle afferrare.

Ricordo l'ultima osservazione della variabile di hubble che sembrava veramente volare come una cometina tra le stelle tutt'attorno......


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 22:22 
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Iscritto il: martedì 8 maggio 2007, 11:52
Messaggi: 2860
Località: Mola di Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Quindi mi state dicendo che devo prima comprarmi un dobson e poi potrò pensare ad una torretta binoculare? Voi quale consigliereste, come miglior rapporto qualità prezzo?
Mi scuso per l'ot..ma questo post ha richiamato la mia attenzione..e mi son detto perchè non guardare anch'io in tridimensionale?

_________________
Luciano Nicola Scaramuzzi

C'è chi ama osservare gli oggetti celesti e chi invece gli anelli di diffrazione, ma tutte le passioni sono legittime..[cit Marcopie]

Il mio blog: http://astrolucius.wordpress.com/


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 22:49 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3511
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
il tema della tridimensionalità è molto complesso: personalmente non sono mai riuscito a mettere bene a fuoco la questione.
Tecnicamente quanto descritto da anto59 è la base ottico-matematica del fenomeno a cui bisogna aggiungere un altro fattore che è l'ingrandimento: infatti è uso dire che un 10x aumenta di 20 volte rispetto all'occhio la tridimensionalità perchè ingrandisce 10 volte di più con obiettivi posti fra loro al doppio della distanza degli occhi (W.Ferreri).
Sul campo però le cose cambiano.....ho trovato binocoli della stessa serie e stessi prismi che a 12x erano meno tridimensionali dell' 8x (nikon SE); forse in tal senso poteva giocare la focale dell'obiettivo.
Poi c'è il ruolo dei prismi, sempre difficile da valutare.
Alcuni binocoli (miyauchi e fujinon) hanno la particolare caratteristica di "proiettare sulla scena" l'osservatore con la spiccata sensazione di essere lì: quanto conta l'oculare? quanto il prisma? un miyauchi ha i classici prismi di porro tipo 2 accoppiati a un semi-penta prisma per l'angolazione a 45° (i 90° hanno un penta) mentre il fujinon ha solo dei porro classici. Perchè alcuni binocoli sono più tridimensionali di altri? Perchè alcuni binocoli appena li inforchi ti trovi subito bene e con altri meno? Perchè alcuni hanno un effetto più tridimensonale di altri?
Non credo sia facile rispondere, anche perchè nessuno di noi è un ingegnere ottico e non conosce a fondo tutte le caratteristiche delle lenti e del progetto.
Il complesso cervello-occhi-binocolo è una catena straordinariamente complessa e stupefacente su cui incidono molte variabili, alcune individuali e difficilmente indentificabili, altre che potrebbero essere determinate solo se un ottico si mettesse lì a fare l'autopsia del binocolo con precise misurazioni di ogni elemento.
Io credo che il binocolo sia uno strumento molto complesso che racchiuda dei misteri che difficilmente un utilizzatore può svelare. In parte il bello del binocolo sta anche in questo: rimanere sorpresi con sensazioni visive inaspettate senza saper dire perchè.

30-1-09:correzione refusi

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osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


Ultima modifica di Piero Pignatta il venerdì 30 gennaio 2009, 17:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 30 gennaio 2009, 9:09 
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Iscritto il: venerdì 7 luglio 2006, 17:36
Messaggi: 277
Località: Milano
Concordo con l'analisi di Piero. Fino a questo momento non avevo osato intervenire nel topic proprio perchè, pure io, che ho osservato attraverso un buon numero di binocoli, non sono mai riuscito a razionalizzare la questione della tridimensionalità posto che, come rilevato da Piero, la sensazione di questa cambia a seconda del binocolo...inoltre, credo, vi possa altresì essere una certa componente di soggettività, come nel caso del cromatismo, dove, cioè, ci sono persone più sensibili di altre al cromatismo rivelato da strumenti ottici (a lenti ovviamente).

fabio


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MessaggioInviato: venerdì 30 gennaio 2009, 9:19 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Nepa ha scritto:
Quindi mi state dicendo che devo prima comprarmi un dobson e poi potrò pensare ad una torretta binoculare? Voi quale consigliereste, come miglior rapporto qualità prezzo?
Mi scuso per l'ot..ma questo post ha richiamato la mia attenzione..e mi son detto perchè non guardare anch'io in tridimensionale?


Non è questione di dobson.
Il fatto è che semplicemente la torretta binoculare divide in due il fascio ottico raccolto dal telescopio, e anche se il cervello riesce a colmare in parte la differenza di luce rispetto alla visione mono, il risultato finale sarà sempre un'immagine meno luminosa in binoculare rispetto a quella in mono.
Quindi, se parti con un telescopio di diametro ridotto, che già di per se non è in grado di farti apprezzare gli oggetti deboli per via della scarsa raccolta di luce, mettendoci una torretta non fai che peggiorare la visione.
Considera che osservare con un rifrattore da 80mm + torretta binoculare NON è come osservare in un binocolo da 80mm, a livello di luminosità intendo.

Tornando al discorso della tridimensionalità, penso che Piero abbia centrato in pieno la questione. E alla fine quello che conta è la prova diretta sul campo di diversi binocoli...

Cieli sereni
Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
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MessaggioInviato: venerdì 30 gennaio 2009, 10:17 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Come dice Deneb ci sono troppe variabili in gioco per capire cosa e perche' uno "senta" la tridimensionalita'.
Una mia impressione, molto personale e da uno che ha usato pochi binocoli, e' legata al perfetto allineamento delle due ottiche per formare una immagine unica. Secondo me basta un poco di differenza (che forse non non vediamo o notiamo perche' l'occhio pensa subito a compensare il difetto se e' soprattutto molto ridotto) che questo possa dare l'effetto di tridimensionalita'. Ovviamente ogni persona, sullo stesso binoclo, avra' una sensazione diversa perche' ognuno di noi compensera' in modo diverso (intendo come "sforzo").
Non so se mi sono spiegato! :mrgreen:

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MessaggioInviato: venerdì 30 gennaio 2009, 10:32 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quando si parla di sensi e di percezioni sensoriali, siano essi la vista, l'udito, l'olfatto, ecc...è chiaro che la componente soggettiva gioca un ruolo notevole.
Solo noi sappiamo cosa realmente percepiamo; la tipica domanda dell'oculista che deve calibrare gli occhiali da vista del suo paziente è: "vedi meglio così o così?" mentre gli fa provare varie lenti.
Nessuno strumento di misurazione esterna sarebbe in grado di dare la risposta.

Detto questo, mi pare comunque si possa stabilire che i binocoli a prismi di porro sono potenzialmente in grado di fornire un'apprezzabile maggiore tridimensionalità, nell'uso terrestre, anche a distanze di molte centinaia di metri, rispetto a quelli con prisma a tetto. Si tratta di un dato oggettivamente quantificabile matematicamente con una piccola formula.
Poi ovviamente, nella pratica, sta a noi essere in grado di sfruttare più o meno questa cosa, in funzione delle nostre soggettive capacità di elaborazione visiva.
Io ad esempio, non sono in grado di farlo.

Nell'osservazione astronomica invece, l'effetto parallasse non c'è più, e quindi il beneficio della visione binoculare, la sensazione di un miglior risalto dell'oggetto osservato, è solo una elaborazione costruita dal nostro cervello, probabilmente aiutata dal fatto che due singole immagini non sono mai perfettamente identiche per luminosità (come avviene soprattutto nelle torrette) né tanto meno sovrapponibili al millesimo di mm.
In questo caso si tratta solo di una sensazione puramente soggettiva.

_________________
Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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