Danziger ha scritto:
Ma infatti credo proprio che vada a snaturare la natura stessa del Dobson, che è naturalmente la comodità e la semplicità di utilizzo, dovuta all'assenza di una montatura equatoriale....
Quindi concordo....vade retro!!

Io invece non sono d'accordo, almeno non del tutto.
D'accordo sul fatto che il bello di un dobson è proprio la facilità d'uso, la facilità nello star-hopping, il fatto di muoverlo con le mani ecc. ecc.
Ma un sistema di puntamento passivo su un dobson in certi casi "semplifica" ulteriormente.
Ad esempio per l'uso in condizioni di inquinamento luminoso. In quel caso non puoi fare lo star-hopping perché mancano i riferimenti visivi al cercatore.
Ma anche quando si porta il telescopio sotto un cielo buio, quando hai completato tutto il catalogo di Messier e hai già osservato anche gli NGC/IC classici, quelli più luminosi e facili, e magari vuoi dedicarti ad oggetti più ostici e difficili.
Ecco, in questo caso sicuramente il puntamento assistito
può tornare utile. Sottolineo quel "può", perché non è detto che sia vero per tutti (molti continuano a preferire il classico star-hopping ed hanno i loro validi motivi).
Infine, quoto anche l'intervento di Tuvok, che forse è un po' ironico, ma non più di tanto secondo me.
Chi l'ha detto che chi si compra un dobson lo fa perché vuole osservare secondo il luogo comune della "filosofia dobson"?
Non è mica un'obbligo quello, è una scelta.
Quando io acquistai il mio lightbridge 12" a suo tempo feci una considerazione molto semplice:
ho un budget di 1000 euro (più o meno), lo spendo in una montatura equatoriale degna di questo nome, montandoci sopra il mio tubetto di allora (mak127) in attesa di piazzarci in futuro un newton da 20cm o un c8, oppure vado direttamente su un 30cm?
Ho scelto i cm, e finora non me ne sono pentito

....
Cieli sereni
Fabio