cherubino ha scritto:
io credo che un DK ben fatto da 24/25 cm. a f12 (ma melio sarebbe a f15 o su) sia uno strumento praticamente "definitivo" per l'osservazine hi-res.
Offre moltissimi vantaggi rispetto agli S-C "classici". Dico "classici" perché normalmente gli S-C (proprio perché vogliono essere strumenti universali) offrono un campo di piena luce ampio e pagano questa caratteristica con una ostruzione importante (tipicamente intorno a 0,35).
E' indubbio che un sifatto DK sia uno strumento "delicato" nel senso che è enormemente sensibile a piccoli errori di collimazione (ecco perché si tende ad averli in postazione fissa). Quando sono collimati (vedi esperienze varie con gli ottimi Mewlon takahashi) sono davvero strumenti di rilievo, appena la collimazione non è perfetta nvece il decadimento prestazionale è notevole, più di quanto non avvenga con gli S-C commerciali ad esempio.
Ricordiamo poi che, oltre certi valori, le differenze prestazionali si fanno sottili e non è sempre così facile sfruttarle.
Restano comunque strumenti che, a me personalmente, piacciono molto anche se preferisco il cassegrain tradizionale che ha il solo difetto di costare un po' di più e di essere meno "aperto" nel rapporto focale.
I pur ottimi Mewlon ad esempio sono anch'essi strumenti di compromesso (la loro apertura a f. 12,4 circa lo testimonia: focale relativamente corta, maggiore versatilità di utilizzo ma, al tempo stesso, maggiori aberrazioni geometriche extrassiali). Questo comporta che anche la loro collimazione non sia così semplice. La stella di riferimento va sempre tenuta bene al centro del campo inquadrato e conviene che sia effettuata nella configurazione di "treno ottico" che verrà poi utilizzata per osservare o fotografare.
Ad esempio: il mio ex Mewlon 180 se lo collimavo perfettamente senza diagonale ottenevo immagine ottima. Poi gli mettevo il diagonale e andava tutto a carte "48". Così finiva che lo collimavo con il diagonale (io osservo solamente del resto).
Sono però problemi ben conosciuti da chi utilizza i "bidoni del dixan" (come chiamo bonariamente gli S-C, Mak, Dk, Cassegrain e derivati...).
Direi che uno dei grandi vantaggi che le soluzioni classiche offrono (DK, Cassegrain) risiede nella mancanza delle lastre correttrici. Se è ero che questo non corregge le aberrazioni geometriche extrassiali è anche vero che i tempi di acclimatamento sono molto più brevi e la restituzione dei "bianchi" è pura, cosa che le lastre correttrici non consentono (vedi trattamenti antiriflesso e livi, ma cmunque presenti, effetti di diffrazione della luce con conseguenti lievi aberrazioni cromatiche).
Sono, tutto sommato, aspetti secondari ma credo sia giusto conoscerli e tenerne presente quando si sceglie di passare da un'ottica di "grossa diffusione" ad uno strumento più particolare e votato maggiormente ad un impiego preciso.
Paolo
Ciao Paolo, non credevo avessi posseduto anche un Mewlon 180mm. Sul discorso che hai fatto della collimazione dei Takahashi sono pienamente daccordo, non è così semplice raggiungere la perfetta collimazione, anche in considerazione del fatto che il disturbo atmosferico ci mette di suo.
Sul discorso della focale, ritengo che la Takahashi anche in questo caso abbia fatto una scelta perfetta per l'hi-res: con una barlow 2,5X il mewlon 250 arriva a f/30, che è il rapporto ottimale per il planetario; con il riduttore dedicato (costa una cifra però) il rapporto d'apertura passa a f/9 ma vengono completamente eliminate le distorsioni di campo, sembra incredibile eppure questo strumento spiana davvero il campo (almeno per i sensori a formato ridotto, esperienza personale, sul full-frame non ho mai provato). Mettici che lo strumento è leggerissimo rispetto ad altri DK realizzati anche artigianalmente, insomma ottieni davvero uno strumento dalle elevate prestazioni che funziona in tutti i campi.
Io sono davvero un grande fan del Mewlon 250, ma costa davvero una cifra, forse troppo. I suoi fratelli minori non arrivano di certo al suo livello, anche se comunque danno notevoli soddisfazioni e l'acclimatamento veloce depone comunque a loro favore, così come la qualità ottica.
Non conosco esperienze di DK Zen utilizzati per immagini a lunga posa sul deep, penso che comunque soffrano dei problemi di cui dicevo prima.
Salutissimi