
FOSTER.... le viti di collimazione le hai sulla culatta e servono per collimare il PRIMARIO... ma sul secondario non puoi fare un bel niente ed è quello che da problemi....
Paolo
Riguardo alla presunta parità di lavorazione tra un C8 degli anni '70 e uno di oggi ti consiglierei, oltre a leggere ciò che scrivono sul net, ha testar fianco a fianco i due strumenti, poi mi dici, ammesso che tu sappia cogliere la differenza.
Diciamo che io su cloudynights vado quando ho tempo poiché ho amici oltreoceano con cui ci scambiamo oggetti telescopici "vintage". Inltre Cloudynights, come questo forum, raccoglie appassionati più o meno preparati, è solo più grande del forum italiano poiché conta più iscriti, questo non vuole dire che ciò che viene scritto lì sia la BIBBIA.
Io, come molti di voi, leggo le impressioni altrui ma siccome queste sono discordanti e quasi mai univoche e non conosco le condizioni in cui gli strumenti vengono provati e usati, così come non conosco esperienza e metri di valutazione altrui, gli strumenti che mi sono piaciuti li ho semplicemente acquistati, testati, e poi, per ragioni di pura ricerca, cambiati. Ho così avuto modo, in tanti anni, di provare fianco a fianco molti strumenti "posseduti" e ne o tratto impressioni non fuorviate né da altrui giudizi, né da differenti condizioni di contorno. Impressioni che possono essere influenzate dal mio singolare punto di vista ma comunque, in base a questo, assolutamente oggettive.
Sul fatto, ancora e riallacciandomi a quanto appena detto, che i C8 sono tutti uguali sono belle balle.... i criteri di lavorazione, lucidatura e alluminatura sono cambiati molto nel corso di questi 30 anni e non ci vuole un genio per capirlo, soprattutto da quando la produzione è stata dislocata fuori dagli stati uniti.
Con questo esistono ancora oggi esemplari nuovi in condizioni decenti ma la correzione sul piano ottico è molto diversa tra uno specchio lavorato 30 anni fa e lucidato allora e uno fatto oggi. E' una questione di sfumature, che nell'osservazione del cielo profondo vedi poco ma che emerge in modo enorme osservando i dettagli lunari o le superfici planetarie.
Aggiungo inoltre che un mak 18cm. f15 è superiore a un S/C 20 cm. f10 nell'osservazione planetaria SEMPRE E COMUNQUE a parità di lavorazione e collimazione. E' fisica e punto. Che poi la differenza non sia abissale su questo si può discutere e che un Mak sia uno strumento più "difficile" e limitato nelle applicazioni è altrettanto vero. Ma se il fine è guardare luna e pianeti e stelle doppie io non avrei alcun dubbio nella scelta.
Se invece posso avere uno strumento solo e non dodici allora forse il C8 o similari è un ottimo compromesso che non sfigura quasi mai. Questa è la verità.
Paolo