1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 19:04 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 9:22
Messaggi: 36
Località: Campobello di Licata (Agrigento)
Tipo di Astrofilo: Visualista
In questo forum e in giro su internet mi e' capitato di leggere piu' volte come incoraggiamento ai neofiti che se gli oggetti deep sky le prime volte possono sembrare deludenti, col tempo anche a parita' di condizioni, si vedranno meglio perche' continuando con le osservazioni un astrofilo "vede meglio" i particolari.

Premetto che io non sono rimasto deluso dalle prime osservazioni, forse perche' sapevo cosa aspettarmi e non pensavo di vedere M42 blu e rossa come nelle immagini che si trovano su internet ;)
Tuttavia sono rimasto molto meravigliato di leggere che il training permette di apprezzare piu' dettagli e ne vorrei sapere di piu'.

Riesco ad immaginare solo tre possibili cause che possano portare ad un miglioramento della "vista astronomica":

a) L'organo visivo stimolato da moltissime ore di osservazione di oggetti bui in qualche modo si adatta, la pupilla riesce a dilatarsi di piu' o le cellule foto-sensibili diventano per qualche ragione piu' sensibili. Mi sembra molto improbabile, penserei al contrario che col passare del tempo l'occhio perde colpi ;)

b) Forzando il cervello a guardare immagini a bassa luminosita' e contrasto per molto tempo alla fine si ha un adattamento che consente di amplificare/processare meglio i deboli segnali che arrivano dal nervo ottico. Cose simili ma in contesti diversi succedono ad esempio a chi gioca molto con i videogiochi spara-spara secondo quanto ho letto in giro. Mi sembra una ipotesi non solo possibile ma anche affascinante.

c) Migliora semplicemente la capacita' cognitiva. Ovvero un astrofilo allenato vede come vedeva quando era principiante ma ora "sa dove guardare", e apprezza dettagli e sfumature su cui prima avrebbe sorvolato come se fosse stato incapace di vederli.

Penso che un mix tra 'b' e 'c' sia la cosa piu' probabile ma visto che in rete non trovo niente sarei ben felice di sentire i vostri pareri sull'argomento.

Grazie,
Salvatore


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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 19:09 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non hai considerato anche l'ipotesi d)
d) Il nostro cervello ha una propria latenza dell'immagine migliore (la memorizza nei massimi dettagli). Durante l'osservazione le condizioni del seeing variano, l'occhio si abitua meglio al buio, e così via arrivando a percepire, magari per qualche istante, un particolare che prima non si era percepito. Magari a scapito di un altro, però. Il nostro cervello però ha memorizzato il particolare che avevamo visto prima (e che ora abbiamo momentaneamente perso) e memorizza anche il nuovo dandoci l'impressione di un visione di insieme maggiormente dettagliata.
Ovviamente anche le tre ipotesi di cui hai parlato hanno una certa influenza in tutto ciò
Direi che è un mix di un po' tutto.

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Cieli sereni da Renzo
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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 19:11 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 9:22
Messaggi: 36
Località: Campobello di Licata (Agrigento)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Renzo, grazie per la risposta. Il fattore 'd', diciamo fattore-memoria mi era sfuggito infatti ed e' anch'esso molto interessante e plausibile. Grazie :)


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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 19:17 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Anche io direi che il tutto sta nel giusto mix delle ipotesi B e C di Antirez e dell'ipotesi D di Renzo :)


ciao!

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Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 19:27 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 11:24
Messaggi: 1635
Località: Cicciano (NA)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ipotesi Z
Succede anche con le donne
Da piccolo le guardi senza afferrarle, piu cresci e piu sei portato ad afferrarle senza piu guardarle :D :D


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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 22:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Mha, mi sembra una cosa banale, succede in tutte le "pratiche" della vita.
Forse che quando ascolti una canzone o leggi un componimento o osservi un quadro per la prima volta riesci a coglierne tutti gli aspetti ?
E più canzoni ascolti, più poesie leggi, più dipinti osservi... succede che l'ennesima opera la cogli meglio in tutti i suoi aspetti, anche se è per te nuova... hai imparato come/cosa/quando/dove ascoltare o guardare !

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: lunedì 12 gennaio 2009, 22:51 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
king ha scritto:
Mha, mi sembra una cosa banale, succede in tutte le "pratiche" della vita.
Forse che quando ascolti una canzone o leggi un componimento o osservi un quadro per la prima volta riesci a coglierne tutti gli aspetti ?
E più canzoni ascolti, più poesie leggi, più dipinti osservi... succede che l'ennesima opera la cogli meglio in tutti i suoi aspetti, anche se è per te nuova... hai imparato come/cosa/quando/dove ascoltare o guardare !

Cieli sereni !

Alessandro Re



Hai centrato proprio la questione Ale!

Non avresti potuto sintetizzare meglio la cosa, e quello che in fondo è anche il mio pensiero!


ciao :)

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MessaggioInviato: martedì 13 gennaio 2009, 0:44 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:58
Messaggi: 8098
Località: Cesena (Fc)
Molta gente va a sentire i concerti di musica classica col diapason. Se non è a 440 perfetto se ne va.
Ovviamente scherzo. Ma..chi ha orecchie per intendere, intenda.

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MessaggioInviato: martedì 13 gennaio 2009, 9:34 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Tutte le varie considerazioni sono giuste ma poi considera che il cervello fa il grosso del lavoro e spesso si rischia anche di prendere cantonate.
Una cosa che aumenta con il tempo e lo scoprire "trucchetti' per meglio sfruttare le capacita' osservative.
Per esempio la visione distolta, avere un panno o qualcosa introno a te per non distrarti o far entrare luce lateralmente, oppure trovare posizioni comode (quanto contano poi queste.... :D ) e stare rilassati.
Anche essere consapevoli di vedere cose deboli al suo peso nella concentrazione. all'inizio ognuno di noi, chi piu o chi meno, si apsetta di vedere cose che ha visto chissa dove e rimane, spesso, deluso perche' si aspettava chissa cosa e quindi l'occhio deve essere "rieducato".

Insomma ci sono anche delle cose che sembrano di contorno e che all'inizio uno non da peso ma che alla lunga, quando si cerca di ossevare nel modo migliore sfruttando al massimo le propire capacita' e quelle del suo strumento, sono importanti. :wink:

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MessaggioInviato: martedì 13 gennaio 2009, 11:40 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 9:22
Messaggi: 36
Località: Campobello di Licata (Agrigento)
Tipo di Astrofilo: Visualista
King, Danziger: dunque dal vostro punto di vista non c'e' alcun miglioramento fisico/celebrale nella capacita' di vedere al buio, ma e' solo una questione cognitiva.

In ogni caso c'e' un modo per capire se c'e' o no un adattamento. Se gli astrofili esperienti ci vedono meglio al buio anche quando NON guardano le stelle allora non e' solo un fattore cognitivo.


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