In questi giorni festivi ho ripreso in mano dopo molto tempo il libro "The dobsonian Telescope" di David Kriege. Ebbene mi sono soffermato sulle ultime pagine in cui c'è un capitoletto a riguardo di quella che potrebbe essere l'evoluzione dei dobson nell'immediato futuro. Ad es è indicato come il dobson del futuro
potrebbe non essere un Newton:"..immaginatevi di osservare attraverso un Panoptic da 40mm al fuoco Nasmyth di un 40'' f/8 Cassegrain con un ingrandimento di 200x e una pupilla di 5mm..."
Tenendo conto che il libro è stato scritto 10 anni fa e di quelle che sono state le "novità" degli ultimi tempi (o almeno quelle che ho visto io) vediamo di fare alcune considerazioni:
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Larghe aperture e/o forzati rapporti f/: qua mi pare che abbiamo sfondato il "muro" delle ottiche f/4 e diversi sono i casi di dobson aperti a f/3,5. Certo , a questi livelli il coma potrebbe diventare molto fastidioso ma a questo si può ovviare con correttori specifici.
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Nuovi sistemi ottici: non mi pare, correggetemi se sbaglio, che ci siano dobson in configurazione Cassegrain anche perchè tale sistema ottico richiede delle tolleranze (vedi il recent post su questo forum)che forse non sono possibili da rispettare in un telescopio smontabile. Invece sono apparsi i dobson "piegati", i cosidetti "lowrider" (vedi ad es.
http://www.biophysik.unifreiburg.de/Reiner/ATM/lowrider/lowrider_e.html) che, piegando verso il basso il percorso ottico consentono un montaggio del fuocheggiatore ad altezze più gestibili senza l'uso di lunghe scale . Un'altra versione potrebbe essere quella di piegare maggiormente il fascio ottico e di estrarlo con l'uso di un altro specchio piano: la grossa limitazione di questi schemi (una specie di astrometrico-Nasmyth) è l'ostruzione molto forte (dell'ordine del 30-40% a seconda di dove si decide di piegare il fascio ottico) ma le scale per osservare sarebbero quasi un ricordo.
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specchi "egg-crate"o "cellular" cioè con aperture vuote al loro interno. Un pioniere è stato un tal Vogt che ha costruito un 30'' f/4 , spesso 10cm, e pesante solo 18 Kg . Questa sarebbe , secondo me , una vera rivoluzione se si diffondesse in quanto il vero limite delle grandi aperture (oltre i 50 cm) è proprio il peso dello specchio.
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Miglioramento del design delle celle: in questo ambito mi pare che con l'avvento del programma Plop è difficile ipotizzare che si possa fare di meglio. Forse sugli appoggi laterali dello specchio si potrebbe invece scoprire qualcosa di nuovo.
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Montature motorizzate/computerizzate: qua da noi le tavole equatoriali stentano a decollare, ho visto la prima commerciale a forlì solo quest'anno ; mentre una altazimutale motorizzata siamo ancora al DobDriver che seppur ottimo a sentire chi ce l'ha, è "vecchiotto" e stranamente non è stato imitato da nessun altro prodotto (dobbiamo aspettare i cinesi?); in questo ambito ci sono solo soluzioni artigianali (tipo la motorizzazione di Mel Bartels) oppure tavole equatoriali (negli states) che costano una follia ma niente prodotti in grande serie a prezzi umani
che ne pensate?