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Il più grande enigma posto dal pianeta Venere – come abbia perso la sua acqua, che probabilmente ha avuto in quantità paragonabile a quella della Terra – è stato forse risolto almeno in parte grazie ai dati trasmessi dalla sonda “Venus Express” dell’Agenzia spaziale europea. Il magnetometro MAG a bordo della navicella ha infatti rilevato la provo sicura dell’esistenza di idrogeno nella “coda” di plasma che il vento solare ingloba sul versante al buio del pianeta (vedi disegno; animazione disponibile nel sito: http://www.esa.int/SPECIALS/Venus_Expre ... GOF_2.html ). Un altro strumento (Aspera, Analyser Plasma and Energetic Atoms ) ha potuto confrontare la quantità di idrogeno che in questo modo Venere disperde nello spazio, circa 20 milioni di miliardi di miliardi di atomi al secondo, con la quantità di atomi di ossigeno, e poiché l’idrogeno risulta circa il doppio dell’ossigeno si ha un ottimo indizio che all’origine ci sia la scissione di molecole di acqua.
Attualmente Venere ha appena un centomillesimo dell’acqua esistente sulla Terra. Ciò si deve alla scissione della molecola di acqua nelle proibitive condizioni ambientali del pianeta e al fatto che Venere non possiede un campo magnetico, per cui il vento solare non viene schermato e, urtando gli atomi dell’alta atmosfera venusiana può facilmente strapparli e disperderli nello spazio.
Rimane in ogni caso un problema: nell’alta atmosfera di Venere gli scienziati dell’Esa hanno riscontrato una quantità di atomi di idrogeno doppia rispetto a quella attesa. L’origine di questo idrogeno non è spiegabile con la scissione di molecole di acqua e rimane per adesso senza spiegazione.
I dati sono stati raccolti un anno fa e analizzati dall’austriaca Magda Delva. L’Esa li ha resi noti il 18 dicembre.
Buon Natale!
Andrea