Domanda da molto neofita in termini di ottica. Se io "scalo" un'ottica, questa funziona ancora? Mi spiego meglio, và...
Supponiamo di prendere un progetto ottico di una certa ottica, se ne moltiplico tutte le dimensioni per due, il progetto è ancora valido e mantiene le stesse caratteristiche? A prescindere dalla meccanica, ovviamente, e anche dalle deformazioni (ho presente la differenza tra un newton da 15 e uno da 30 cm

) e dalla qualità di lavorazione, parliamo sempre di "teoria", ben distinta dalla "pratica"
Corollari alla domanda:
1) Il principio vale per le ottiche a rifrazione? (a naso direi di no)
2) e per quelle a riflessione? (a naso direi di si)
3) e i catadiottrici? (sempre a naso, direi di no, perché c'è di mezzo comunque rifrazione)
La cosa mi interessa con riferimento alla progettazione di ottiche di rifrattori, di cui sto cercando di capirne qualcosa. Giusto per fare un esempio pratico, brevetti a parte: se io prendo un Taka FS-60C, e sono molto bravo, e mi rilevo tutte le misure e tutti i raggi di curvatura di tutte le superfici, e tutti gli spessori, moltiplico tutto per tre e faccio un Indigo FS-180C... ...funge? E che caratteristiche avrebbe (aberrazioni)? Parlo sempre di teoria, eh...